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Lineamenti del Diritto Amministrativo (Ed. 2010) Pagina1 Riassunto de: Lineamenti del Diritto Amministrativo (Ed. 2010) Pagina2 Amministrazione Pubblica e Diritto Amministrativo [capitolo 1]
in U. Pomarici (cur.), Filosofia del diritto. Concetti fondamentali, 2007
1 L'utilità teorica della categoria generale del procedimento è autorevolmente sottolineata da M. TARUFFO, Giudizio: processo, decisione, in ID., Sui confini -Scritti sulla giustizia civile, Il Mulino, Bologna, 2002, p. 159. PROCEDIMENTO Gaetano Carlizzi SOMMARIO: Premessa. -1. Breve storia della dottrina italiana del procedimento giuridico. -2. I caratteri essenziali del procedimento nella dottrina italiana. -3. Riesame critico-intrasistematico delle teorie esposte: preparazione. -4. (Segue) Svolgimento. -5. Riesame criticoextrasistematico delle teorie esposte: preparazione. -6. (Segue) Svolgimento. -7. Il fondamento logico dell'ordine procedimentale. -8. (Segue) Corollarî del fondamento logico dell'ordine procedimentale. -9. L'influsso del fattore politico sulla specificazione della teleologia procedimentale.
Introduzione Nel continuum temporale non è possibile tracciare una netta linea di demarcazione fra ciò che accade e ciò che è. Noi ci muoviamo sempre in una zona di transito, che comporta il continuo riadattamento tra il nostro personalissimo mondo interno e la realtà oggettiva. Valutiamo, correggiamo, ci preoccupiamo di far sì che quello che è stato preventivamente progettato rifletta e colpisca il bersaglio. Se ciò riesce vuol dire che è stata fatta una corretta valutazione del percorso, che le minime difformità sono state assorbite. Ma può anche accadere che qualcosa d'improvviso scuota la struttura su cui ci stiamo muovendo, che ci si trovi costretti nostro malgrado ad anticipare un evento oppure a rimandarlo, che si debba fare o assumere un ruolo che non è il nostro. Quando l'imprevisto irrompe non ci rimane che un'unica possibilità: improvvisare. È qui che ci rendiamo conto che non è possibile tracciare, nel tempo, una netta linea di demarcazione tra ciò che accade e ciò che è. Il tempo ci tira, incalza, noi non possiamo fare altro che adeguarci, liberarci dalla struttura colpita dall'imprevisto, dal modello preformato e partecipare al libero gioco che ci sta innanzi e che ci trascina con sé. In un certo qual modo l'imprevisto ci libera dal " conosciuto " , riattualizza in un botto il nostro mondo, svincolandoci dal percorso che sapevamo di dover fare. La nostra indagine si propone di osservare e riflettere proprio su quella linea di confine tra ciò che accade e ciò che è, dove l'imprevisto è di casa e dove possiamo dire che si genera, in senso proprio, l'improvvisazione. Per far questo, essendo l'improvvisazione un atto immanente nel tempo, ci rivolgeremo alle pratiche in cui essa assume una specializzazione. Sappiamo esserci degli ambiti che hanno esperienza della pratica improvvisativa: primariamente nella musica, dove l'accadimento istantaneo, la creazione sull'estro del momento subisce una forte rivalutazione e acquista significati particolari. A questi noi ci rivolgeremo. Precisiamo che la particolarità di questa ricerca è proprio il campo d'indagine che si propone. L'improvvisazione per sua natura costitutiva, come abbiamo accennato, è qualcosa che principalmente accade e che poco si presta ad una classificazione. Oltremodo l'atto improvvisativo in sé è qualcosa d'evanescente, effimero e transitorio, che possiamo ben dire antitetico a una rigorosa teoria scientifica che, invece, è tanto più valida quanto più riesce a predire con esattezza l'evento oggetto d'indagine.
numero considerevole di lettori ci chiede informazioni sull'anglismo report: dalla pronuncia al genere grammaticale no alla sinonimia con altre parole italiane tra cui rapporto. Altri lettori ci domandano inoltre se siano in uso i derivati reportare e reportistica. In ne ci viene chiesto quale sia la differenza tra bollettazione e report di magazzino.
Rivista giuridica di urbanistica, 2020
Viene esaminato il procedimento di pianificazione nella legge urbanistica dell'Emilia-Romagna n.24/2017. SOMMARIO: 1. La semplificazione del procedimento, e i principi di partecipazione, integrazione e atto complesso.-2. La consultazione preliminare.-3. La formazione.-4. L'approvazione.-5. Il Comitato urbanistico.
Il processo di fulfillment, definito come l'insieme di attività che ha inizio nel momento dell'invio dell'ordine, integra flussi di prodotto, come la movimentazione e la spedizione, con servizi di cura (customer care) e di supporto al cliente. Al fine di migliorare l'esecuzione e il controllo del processo di fulfillment, partendo da un'analisi della supply chain, si proporrà un modello in grado di mettere in evidenza le fasi che lo costituiscono. Tale modello diviene necessario soprattutto nel momento in cui si devono definire i parametri necessari per la misurazione delle prestazioni. Le più grandi aziende stanno scoprendo un nuovo modo di gestire i processi per aumentare il proprio vantaggio competitivo. Tale gestione viene denominata supply chain management e comprende tutte quelle attività che portano il prodotto in modo efficiente al mercato e generano la soddisfazione nei clienti. Nel tempo la nozione di supply chain ha progressivamente richiamato semp...
Fundición , ingeniería,materiales,metal, vaciado, ingeniería en innovación y diseño, procesos de manufactura
Il processo di cognizione davanti al tribunale • 107 ✃ Capitolo 10 iL ProCesso di Cognizione davanti aL tribunaLe SEzIONE PRIMA La Fase introduttiva 1 il processo di cognizione Principi generali C C Per disciplinare il processo di cognizione, ossia il processo nel quale il giu-dice è chiamato ad accertare la situazione di fatto esistente tra le parti, a indi-viduare le norme giuridiche da applicare e a decidere con sentenza, il legisla-tore ha dettato una disciplina-tipo valida per ogni processo di cognizione da-vanti a ciascun giudice in tutti i gradi, integrata con le regole specifiche richie-ste dalle particolarità proprie dei singoli tipi di giudice o del singolo grado di giudizio. C C Per la disciplina tipica del processo di cognizione il legislatore ha scelto il giudizio di gran lunga più frequente, che si svolge davanti al giudice la cui sfera di competenza è più ampia, ossia il giudizio di primo grado davanti al tribunale. C C A questo giudizio è dedicato il Primo Titolo del secondo Libro del Codice. C C Al primo Titolo segue un titolo secondo dedicato al procedimento davanti giu-dice di pace (artt. 311-322 c.p.c.). Tale procedimento, «per tutto ciò che non è regolato nel presente Titolo o in altre espresse disposizioni, è retto dalle nor-me relative al procedimento davanti al tribunale in composizione monocrati-ca, in quanto applicabili» (art. 311 c.p.c.). C C Pertanto, il procedimento davanti al giudice di pace è retto dalle norme che di-sciplinano il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, se il singolo istituto non è regolato espressamente da una disposizione ad hoc dettata per il processo davanti al giudice di pace, oppure se la disciplina del singolo istituto, in quanto contrastante con le caratteristiche generali della di-sciplina o della funzione del giudice di pace, risulti inapplicabile. C C Anche la disciplina dell'appello è limitata alle particolarità proprie di questa fase di giudizio ed è integrata da una norma di richiamo generale (art. 359 c.p.c.) che dispone testualmente così: «Nei procedimenti d'appello davanti alla Corte o al tribunale si osservano, in quanto applicabili, le norme dettate per il procedimento in primo grado davanti al tribunale, se non sono incompatibili con le disposizioni del presente capo». La tecnica è la stessa di cui il legisla-tore si è servito per i giudizi innanzi al giudice di pace e al tribunale in compo-sizione monocratica: la disciplina (paradigmatica) del procedimento innanzi al tribunale in primo grado si applica in quanto non incompatibile con le disposi-zioni previste dalla disciplina specifica dell'appello e in quanto applicabile, os-sia non in contrasto con la struttura e la funzione dell'istituto.
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Procedimento, processo e giustizia procedurale nell'esercizio dell'autonomia privata, a cura di F. Ricci, 2024
in ΆΝΑΓΚΗ, quadrimestrale di cultura, storie e tecniche della conservazione per il progetto, n.69, 2013
Materiali per una storia della cultura giuridica Preprint, 2020