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Atlas of the Odonata of Piemonte and Valle d'Aosta
2011
Alla fine degli anni Novanta gli scriventi, all'interno di un ampio gruppo 2 con il coordinamento della carissima amica e collega Anna Segre, hanno partecipato all'ideazione e alla realizzazione del primo-e finora unico-Atlante dell'ambiente del Piemonte (d'ora in poi per brevità: AaP) (SEGRE, 2003). fig. 1 Obiettivo di questo scritto, attraverso la ricostruzione del lungo lavoro preparatorio che ha portato all'AaP, è quello di proseguire una riflessione critica sul senso di un Atlante e in generale della cartografia tematica ambientale, dei dati e degli indicatori alla base, alla luce degli enormi cambiamenti che l'attività di informazione e comunicazione ambientale ha conosciuto negli anni recenti, soprattutto attraverso il web e i suoi utilizzi più innovativi (DANSERO, SEGRE, 2000; DAVICO, 1999). Pertanto dapprima presenteremo brevemente il senso e la logica del percorso che ha portato alla realizzazione dell'AaP, per sviluppare successivamente una riflessione sugli attuali senso, limiti e possibilità di un atlante tematico ambientale regionale, alla luce dei notevoli cambiamenti intercorsi in questo decennio nelle tecnologie di informazione e comunicazione ambientale. Perché l'Atlante dell'ambiente in Piemonte? L'AaP è stato pensato alla fine degli anni Novanta, a partire da una proposta che Anna Segre, allora consigliere regionale nella lista dei Verdi,
Odonata of the Friuli Venezia Giulia region: results of a triennial survey. During the period 2009-2011, a survey was carried out on the occurrence and distribution of Odonata in the Friuli Venezia Giulia region (north-eastern Italy). The aim of this study is to provide a regional Atlas of the Odonata at the end of 2013. Fifty-one species of Odonata have been found. This number agrees with the previous checklists of Kiauta (1969; 52 species) and Pecile (1984; 55 species). The occurrence of the Zygopteran Nehalennia speciosa, a threatened species, and of the Anisopteran Cordulegaster heros, a species widespread in the Balkan area and included in the Annexes II and IV of the Habitat Directive (Dir. 92/43/CEE) is extremley important from a naturalistic point of view. Both species are present in Italy only in Friuli Venezia Giulia. Further survey is expected to be planned in the next years, that will lead to the detection in the region of about ten new species.
2000
Ornithological report for the year 1997 in Piedmont and Aosta Valley (NW Italy).
2003
Ornithological report for the year 1997 in Piedmont and Aosta Valley (NW Italy).
Les grands officiers dans les territoires angevins - I grandi ufficiali nei territori angioini, études reunies par Riccardo Rao, Ecole Française de Rome, 2016
La présente contribution se propose d’examiner les grands officiers en poste dans le Piémont et en Lombardie, tout en vérifiant la mise en place d’une circonscription angevine dans la région dont les caractères originaux sont l’imparfaite définition institutionnelle qui se révèle notamment de deux façons : d’un côté, il y a une forte dépendance du système administratif des communes soumises et de l’autre, on note l’intégration des obligations envers les sénéchaux de Provence. Les sénéchaux angevins en Italie du Nord, qui n’ont pas une véritable capitale, se déplacent ainsi d’une ville à l’autre. L’analyse prosopographique des sénéchaux de Lombardie confirme par ailleurs l’emploi de figures de premier plan parmi les collaborateurs des Anjou, avec une préférence pour les Français et les Provençaux sous Charles Ier et un accès aux habitants du Royaume de Sicile sous les souverains suivants. Les compétences exigées sont d’abord de nature militaire et cela explique que certains hommes d’armes de second plan, connus dans l’armée angevine en Italie du Nord, ont été en mesure d’accéder à des fonctions de gouvernement de la région.
Géolinguistique, 2022
In Tirabassi, I., Macellari, R. & Rossi, G.A. (eds), L’Atlante di Paletnologia del reggiano di don Gaetano Chierici: 21-33, 2023
Questo capitolo si pone l’obiettivo di collocare nella storia dello sviluppo dell’illustrazione archeologica in Europa nei secoli XVIII e XIX il progetto di Gaetano Chierici di pubblicare un Atlante paletnologico, e di contestualizzarlo tra le pubblicazioni coeve di materiali pre-protostorici.
Studi Piemontesi, 2019
(a cura di) Livio Tonso 611 Perché si dice Turin e non Torin? Armonie vocaliche e simili fenomeni del piemontese Ritratti e ricordi Giovanni Tesio 619 Nuto Revelli, uno scrittore "a parte" Marco Debenedetti 631 Per il decennale di Nico Orengo Andreina Griseri 635 Specchio emblematico e memoria illuminata. Dedicato a Sergio Mamino Documenti e inediti Giosuè Pier Carlo Bronzino 641 Un santuario mariano nella pianura vercellese. Dalle fonti d'archivio all'interpretazione del cantiere storico della Beata Vergine del Trompone in Moncrivello Simonetta Tombaccini 659 Una stagione a Torino nel 1819, dall'epistolario della contessa Flore de L'Escarène
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Il Piemonte delle Autonomie, 2021
Rivista del Collegio Araldico, 2020
Atlante storico dell'Alessandrino (a cura di), 2013
Atti 8° Convegno Faunisti Veneti, Boll. Mus. St. Nat. Venezia, suppl. 69, 2019