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1994, «Rinascimento». Seconda serie
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Il saggio mette in discussione l'attribuzione, fatta da Bernard Weinberg, del volgarizzamento manoscritto della "Poetica" di Aristotele (1573) a Lorenzo Giacomini. L'esecuzione della traduzione, conservata nel codice Ashb 531 della Biblioteca Medicea Laurenziana, viene ora assegnata al fonetista fiorentino, Giorgio Bartoli, che per quasi vent'anni aveva accompagnato e guidato negli studi il giovane Giacomini, stendendo materialmente anche sotto dettatura di questi i suoi lavori di traduttore di opere greche. Il testo volgarizzato della "Poetica", senza firma, è di mano del Bartoli e fa parte del codice che raccoglie i suoi scritti autografi, compresa la trascrizione delle lezioni accademiche di Agnolo Segni e il volgarizzamento del trattato di Demetrio (pseudo)Falereo del Giacomini (1572ca), ma questi due ultimi, debitamente firmati dallo stesso Bartoli a loro nome. Nel saggio si espongono diversi argomenti a sostegno della paternità di Giorgio Bartoli, che all'epoca studiava l'opera aristotelica, fonte basilare anche per i suoi studi di fonetica; e l'elemento considerato decisivo per l'attribuzione è la datazione segnata in calce al testo ashburnhamiano, il 28 agosto 1573, in considerazione del fatto che Giacomini, impegnato negli affari della casa mercantile di famiglia ad Ancona, non era tornato a Firenze dal 1572.
in «Nel cantiere degli umanisti». Per Mariangela Regoliosi, a cura di L. Bertolini, D. Coppini e C. Marsico, Firenze, Polistampa, 2014
Si tratta della prima edizione del volgarizzamento della «Poetica» aristotelica, approntato da Giorgio Bartoli (1534-1583), l’accademico fiorentino e l’autore del trattato di fonetica “Degli elementi del parlar toscano”, edito postumo nel 1584 a cura dell’amico Lorenzo Giacomini. Il testo qui edito è tratto dal codice Ashb. 531 (II, ff. 1r-38r) della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze. Dal confronto della traduzione di Giorgio Bartoli con la versione latina della «Poetica» eseguita da Piero Vettori e con quelle volgari coeve di Ludovico Castelvetro e Alessandro Piccolomini emergono, da un lato, una notevole autonomia del fonetista fiorentino quanto all’adattamento in volgare dei termini specifici greci e, dall’altro, una sua fedele adesione al metodo seguito da Piero Vettori nella resa dell’ordito sintattico dell’opera originale.
in "Ludovico Castelvetro. Letterati e grammatici nella crisi religiosa del Cinquecento", a cura di M. Firpo e G. Mongini, Firenze, Olschki, 2008
Si mettono a confronto il volgarizzamento della «Poetica» di Lodovico Castelvetro (Vienna, 1570) e i «Petri Victorii Commentarii in primum librum Arsitotelis De Arte Poetarum», un'opera di riferimento per chi traduceva o commentava il trattato aristotelico nella seconda metà del Cinquecento. Alla «Poetica vulgarizzata e sposta» del filologo modenese, inoltre, si affianca «Il libro della Poetica tradotto di greco da Alessandro Piccolomini» (Siena, 1572), la prima traduzione eseguita dal senese, il quale di solito ricorreva ai compendi o alle parafrasi nella resa volgare dei trattati filosofici antichi. S'ipotizza, quindi, che la traduzione piccolominiana fosse pensata come una risposta critica e nel contempo costruttiva all'opera del Castelvetro.
Schede Umanistiche» è una rivista internazionale e pubblica articoli in italiano, inglese, francese e spagnolo. Ogni testo inviato alla Redazione è reso anonimo e sottoposto al processo di peer-review, che consiste nell'esame di almeno due valutatori anonimi (uno interno, uno esterno alla rivista), il cui parere motivato scritto verrà comunicato dal direttore all'autore, insieme al giudizio finale favorevole o sfavorevole alla pubblicazione. I documenti della valutazione sono archiviati presso la Redazione.
Schede Umanistiche» è una rivista internazionale e pubblica articoli in italiano, inglese, francese e spagnolo. Ogni testo inviato alla Redazione è reso anonimo e sottoposto al processo di peer-review, che consiste nell'esame di almeno due valutatori anonimi (uno interno, uno esterno alla rivista), il cui parere motivato scritto verrà comunicato dal direttore all'autore, insieme al giudizio finale favorevole o sfavorevole alla pubblicazione. I documenti della valutazione sono archiviati presso la Redazione.
Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2015
Il fiorentino Bernardo Segni (1504-1558), traduttore in volgare di Aristotele, è più e meglio conosciuto come autore delle Storie della sua città, rimaste inedite fino al 1723. Le sue quattro traduzioni aristoteliche (della Retorica e della Poetica, della Politica e dell’Etica) furono invece pubblicate tutte a Firenze vivente l’autore, tra il 1549 e il 1550, da Lorenzo Torrentino tipografo ducale. In particolare la Poetica, uscita in volume con la Retorica nel 1549 (e poi a Venezia nel 1551), può vantare di essere stata la prima traduzione del fondamentale trattato non solo in italiano ma in una lingua moderna. Questo importante volgarizzamento viene ora proposto per la prima volta in edizione critica, con un ampio commento a piè di pagina che dà conto delle sue fonti latino-umanistiche (in primo luogo Alessandro Pazzi e Francesco Robortello), nonché delle tangenze con i contemporanei trattati di poetica in italiano di impianto aristotelico (su tutti quelli di Giovan Battista Giraldi Cinzio e Gian Giorgio Trissino). Il testo è inoltre preceduto da un’introduzione storico-filologica che ne ricostruisce la genesi e che mette a fuoco i rapporti tra il suo autore e il maggior filologo dell’epoca, Piero Vettori.
2017
Nel contesto del censimento delle edizioni e commenti cinquecenteschi della Poetica di Aristotele, si presenta la scheda relativa alla "Poetica d’Aristotile tradotta di greco in lingua vulgare fiorentina da Bernardo Segni". In the context of the census of sixteenth century Aristotele’s Poetica editions and commentaries, we publish the record of Bernardo Segni’s "Poetica d’Aristotile tradotta di greco in lingua vulgare fiorentina".
Tre note alla Poetica di Aristotele * 1. Po. 2, 1448a 16s. (e 6, 1449b 34s.) ej n auj th/ de; th/ diafora/ kai; hJ tragw/ div a pro; th; n kwmw/ div an diev sthken: hJ me; n ga; r ceiv rou~ hJ de; beltiv ou~ mimeisqai bouv letai twǹ nuǹ. auj th/ de; th/ P, edd. pl. : th/ auj th/ de; Vettori, rec. Graefenhan, Hermann, Susemihl, Butcher, Hardy, García Bacca : tauv th/ de; th/ Casaubon, rec. Bywater, Christ, Gudeman, Montmollin : auj th/ de; <tauv th/ > th/ dub. Kassel, rec. Janko Al termine del capitolo dedicato ai diversi oggetti della mimesis (1448a 8 e{ tera mimeisqai), Aristotele sottolinea il tratto differenziale che distingue la tragedia dalla commedia, opposte l'una all'altra ej n auj th/ de; th/ diafora/ . Il ramo occidentale è qui unanime (Guglielmo di Moerbeke ha in ipsa autem differentia, che conferma la lezione del Parigino [A]; per questa parte ancora non soccorre il Riccardiano [B]); pieno riscontro a tale testo dà la traduzione araba, che suffraga la presenza di auj th/ (et in hac differentia ipsa (est) oppositio, Tkatsch I 223 1 ). L'espressione ej n * Il testo di riferimento sarà quello di R. Kassel (Oxford 1965), di cui si riprendono apparato (qui arricchito) e sigla. Con il semplice nome dell'autore, seguito eventualmente dal numero della pagina, si indicheranno le edizioni o i commenti di G. ). Tutte le citazioni dalla traduzione di Guglielmo di Moerbeke sono tratte dall'edizione di L. Minio-Paluello (Bruxelles-Paris 1968). Per la traduzione araba di Abȗ Bišr Matta dipendo dall'edizione e dalla versione latina di J. Tkatsch (Wien 1928(Wien -1932.
«Reliquie di antica filosofia»: i proverbi in Aristotele, «Philologia antiqua» 2 (2009), pp. 163-214.
Méthexis, 1996
Recentemente sono stati pubblicati due importanti contributi allo studio della Metafisica aristotelica. Nel 1993 e apparsa una nuova edizione della traduzione
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Rhetorica-a Journal of The History of Rhetoric, 2005
Spazi e contesti teatrali. Antico e moderno, 2017
«Giornale Storico della Letteratura Italiana», 2020
in «Rationes Rerum», 3, pp. 73-93, 2014
Ritmo, parole e musica: Ettore Romagnoli traduttore dei poeti, a cura di Patricia Salomoni, 2021
Materiali e discussioni per l'analisi dei testi classici, 2007
«Studi giraldiani», 2021
Petrarchesca, 2018
Quaderni Urbinati Di Cultura Classica, 2007
"Arte Cristiana", CVIII, 917, 2020, 2020
Paper, Epekeina, 2020
Acta Philosophica, 2005
Italiano Linguadue, 2012