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La Eande chiesa medievale di Treuso, ognl la luce che entra dalle vetrate ed illumina particolari figure di sanf,
Solstizio d'inverno La porta degli Dei nella Tradizione UNA, 2019
Devayāna देवयान e Pitṛyāna पितृयान nella Sanātana Dharmā 1 Devayāna देवयान,la porta degli dei nell’insegnamento di Śrī Svāmī Sivanandaji Maharaj 2 Etimologia di Devayāna e Pitṛyāna 3 Riferimenti vedici 4 Ṛgveda ऋग्वेद 5 Ṛgveda 10.2.7 5 Ṛgveda 10.2.7 5 Ṛgveda 10.18.1 5 Śatapatha Brāhmaṇa शतपथ ब्राह्मण 6 Upaniṣad उपनिषद् 7 Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad बृहदारण्यक उपनिषद् 7 Chāndogya Upaniṣad छान्दोग्य उपनिषद् 10 Muṇḍaka Upaniṣad मुण्डक-उपनिषदत् 12 Praśna Upaniṣad प्रश्न उपनिषद् 13 Mahābhārata महाभारत 14 Bhagavadgītā भगवद्गीता 16 Brahmasūtra ब्रह्मसूत्र 20 Surendranath Dasgupta, trasmigrazione ed escatologia nei Veda 22 Le porte solstiziali nella Tradizione Occidentale 24 Porfirio, L’antro delle ninfe (De Antro Nympharum) 25 Macrobio Commento al sogno di Scipione 27 René Guénon, Simboli della Scienza sacra. 28
Silloge Latomistica (tra editi e inediti), 2008
Nonostante il cristianesimo abbia tentato in tutti i modi di cancellare la Tradizione pagana 1 , sovrapponendo i suoi riti a quelli preesistenti, non ha potuto -malgrado scomuniche e i soliti roghi -cancellarla del tutto. Emblematica è l'affermazione del De Maistre: "[…] le tradizioni antiche sono tutte vere", ma da buon cristiano quale era, continuava "l'intero paganesimo non è altro che un sistema di verità corrotte e spostate; ed è sufficiente, per così dire, ripulirle e sistemarle al loro posto per vederle risplendere in piena luce. * Tratto da G. GIGLIUTO, Silloge latomistica (tra editi e inediti), Catania 2008, pp. 161-168. 1 Dal lat. PAGANUS = abitatore di un PAGUS. Il nome di pagus fu dato al villaggio e al distretto che stava tutto intorno, cosicché pagani era la popolazione rurale sparsa sopra di esso. Sopravvenuto il cristianesimo, si chiamarono Pagani gli idolatri, perché appunto gli abitatori dei villaggi furono i più restii alle nuove credenze ad abbandonare il culto dei falsi Dei. O. PIANIGIANI, Vocabolario etimologico della lingua italiana, Firenze 1907.
Il Solstizio d'inverno Devayāna देवयान La Via degli dei nella Tradizione UNA, 2018
https://www.mondadoristore.it/Solstizio-d-inverno-Devayna-Fabio-milioni/eai978882786479/ Il Solstizio d'inverno Devayāna देवयान La Via degli dei nella Tradizione UNA Il corpus della Rivelazione e Tradizione vedica, parti costituenti la Sanātana Dharmā सनातन धर्मा (“Ciò che sostiene e protegge eternamente la creazione”), tratta diffusamente il tema delle due porte solstiziali, quella degli dei (Devayāna) e quella degli uomini (Pitṛyāna). La comprensione completa di tali Significati è possibile solo attraverso un’assimilazione interiore, direttamente sperimentata. Normalmente, per il ricercatore occidentale, ciò costituisce una difficoltà quasi insormontabile. Nel caso specifico esiste un parallelismo notevole con il simbolo delle ‘porte solstiziali’ della Tradizione Occidentale, che ha le sue radici nel pensiero pitagorico e platonico. La porta degli uomini e la porta degli dei. Al di là del tempo e dello spazio. Al di là delle dimensioni dei nomi e delle forme. La Tradizione è una. Escludendo ogni forma di sincretismo possiamo ricercare come viandanti la source gente comune. Come liberi ricercatori della via iniziatica tradizionale c’è concesso di ricercare le fonti e ritrasmetterle incontaminate nella loro purezza. Siamo viandanti ma anche giardinieri. Come viandanti ricerchiamo i semi. Come giardinieri riponiamo i semi, così come sono, sperando che siano messi a dimora nella terra che gli è propria. Il solstizio d'inverno fa parte dell'armonia universale che trascende ogni dimensione. Nella tradizione occidentale il solstizio d'inverno ha il profondo significato rappresentato dal simbolo della "porta degli dei". Il solstizio d'inverno fa parte dell'armonia universale che trascende ogni dimensione. Ci limitiamo a richiamare i Significati delle porte solstiziali nella Tradizione occidentale, specificatamente quella pitagorica e neoplatonica: L’antro delle Ninfe di Porfirio e Il commento al sogno di Scipione di Macrobio. Al tempo in cui scrivevano, la Porta degli Uomini era situata in Cancro mentre la Porta degli Dei era situata in Capricorno. Va rammentato che sia Pitagora sia Platone, nonché i loro epigoni, avevano teorizzato la reincarnazione. Siamo di fronte ad una linea tradizionale ancora viva e pulsante, che pratica, oltre a teorizzarla, la non nocività verso gli esseri viventi. Tornando al significato delle Porte solstiziali, va anche ricordato il culto del dio solare: il solstizio d'inverno, il giorno più corto dell'anno nell'emisfero settentrionale, rappresenta la rinascita del Sole (“Sol Invictus”), che conduce, attraverso le tenebre, alla Luce. Ed è la Luce che ricercano i viandanti, con il loro procedere operoso. Il solstizio d'inverno è un momento particolarmente potente per qualsiasi pratica operativa di tipo spirituale. I sinceri ricercatori, i viandanti, i giardinieri, sapranno riconoscere nei testi sapienziali i Significati del percorso operativo. I simboli che ci sono stati lasciati in eredità non sono pure speculazioni teoriche o sofismi astrusi: sono indicazioni operative, come tali vanno comprese, penetrate, dopo un lungo paziente, incessante sforzo di lettura, lettura, rilettura, e meditazione. ISBN 9788827864791
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Antico monastero benedettino fondato nel XII secolo all'esterno della cinta muraria della fiorente città di San Marco D'Alunzio.
Cieli dipinti. Soffitti lignei nell'Europa meridionale fra Medioevo e Rinascimento, 2022
Convegno organizzato da La pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali Con il contributo di In collaborazione con
Festa Internazionale della Storia-Parma, Atti della VI e VII edizione, 2018-2019, pp. 285-292., 2024
Le croci di consacrazione incise nelle arenarie del portale centrale e i riti di consacrazione del 1207, .
Il 24 dicembre 1974, durante la campagna di scavi effettuata nel kôm 2 della Necropoli Nord di Antinoe, il ritrovamento più rilevante riguardò un contenitore in terracotta contenente 171 monete auree.
http://www.ub.edu/claustra/Monestirs/view/697, 2013
monastero benedettino fondato su antiche strutture bizantine nei primi anni del XVI secolo. Scavi archeologici hanno riportato alla luce edifici molto antichi con affreschi di pregio
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Aleph Null, 2019
Cantantibus organis. Il palinsesto decorativo della cripta di S. Cecilia nelle catacombe di S. Callisto. Studi e restauri, 2024
«Annali di storia e archeologia sulcitana», 2014
in "Tutto il lume de la spera nostra. Studi per Marco Ariani", a cura di G. Crimi e L. Marcozzi, Roma, Salerno, 2018
Omelie sul Natale e sull'Anticristo, 2021
Teora (AV) - La Chiesa Madre San Nicola di Mira, 2016