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2025, "Pisanis agris pollicentibus" (Livio XXI)
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La deportazione nel Sannio e i suoi perché
2016
Il Levante ligure nella Tabula Peutingeriana
Il fronte si trova ancora sul fiume e mai non si muovono e noi non ne possiamo più forse saranno tutti contro di noi perché tutti ci vogliono amazzare 1 Si diceva quando finirà questa guerra tremenda [...] Non si sapeva più da che parte stare, non si sapeva più chi era che ti aiutava, chi era che ti danneggiava; non si capiva più niente. Una gran confusione tra gli alleati, i partigiani, i tedeschi 2. Sin dai riferimenti cronologici che si leggono nel titolo di questo contributo è facile riconoscere i motivi che conferiscono alla vicenda bellica nella provincia di Ravenna i tratti corposi di un'esperienza per molti versi singolare. Infatti, l'ottobre 1944 e l'aprile 1945 delimitano temporalmente lo scenario di "guerra in casa" che scaturì dalla geografia delle operazioni militari, anche se all'interno di questi estremi le conseguenze del protrarsi della guerra furono sopportate in misura difforme dai singoli comuni. Le speranze che la popolazione riponeva sul passaggio rapido del fronte si infransero contro la realtà di un'avanzata estremamente lenta e incerta, come si può verificare osservando lo scarto temporale tra la data della liberazione di Rimini (21 settembre 1944) e quelle di Ravenna e Faenza (4 e 17 dicembre) 3. Alla fine dell'anno il territorio provinciale venne di fatto tagliato a metà dalla stabilizzazione del fronte all'altezza del Senio, un modesto corso d'acqua che scende dall'Appennino e confluisce nel fiume Reno nei pressi delle valli di Comacchio 4 : la decisione alleata di rinviare la ripresa dell'offensiva alla stagione primaverile, affidando nel frattempo ai bombardamenti e al tiro incessante delle artiglierie il compito di logorare la resistenza del nemico, espose la popolazione dei comuni situati alla sinistra del fiume a un calvario supplementare di disagi materiali e di contraccolpi psicologici 5. 1 La frase è tratta dal diario di Liliana Corelli di Fusignano, alla data del 30 dicembre 1944: il manoscritto reca come titolo Famiglia Corelli in Le triste Avventure del passaggio del Fronte, ora in I giorni della guerra. Il passaggio del fronte a Fusignano nei diari di Quirino Majorana e Liliana Corelli (1944-1945), a cura di A. Belletti e M. Baioni, con la collaborazione di G. Bellosi, Ravenna, Longo, 1995. 2 Testimonianza di Wanda Bertoni (1920), Alfonsine, 23 novembre 1995. 3 Per quanto concerne le operazioni militari del versante adriatico della penisola si vedano G. A quel momento, oltre a Ravenna e Faenza, erano stati liberati i seguenti comuni: Cervia (22 ottobre), Russi (3 dicembre), Casola Valsenio (4 dicembre), Brisighella (5 dicembre), Bagnacavallo (21 dicembre). 5 Con la cosiddetta battaglia del Senio, iniziata il 9 aprile 1945, alleati e partigiani liberarono nel giro di pochi giorni il territorio degli 11 comuni ancora occupato da tedeschi e fascisti repubblicani: Cotignola, Alfonsine, Fusignano e Lugo (10 aprile), Riolo Terme, Solarolo e Bagnara (11 aprile), Castelbolognese e Sant'Agata sul Santerno (12 aprile), Massalombarda (13 aprile), Conselice (14 aprile).
Raggiungibile dal Passo dell’Oppio, il piccolo paese di Gavinana si erge poco sopra San Marcello Pistoiese e domina l’intera vallata. Si pone a mezza costa sul monte Crocicchio, tenendo di fronte il monte Fagliola; dal paese è addirittura possibile vedere la provincia di Lucca, con la splendida irta della Penna di Lucchio.
E' vietato l'utilizzo di testi ed immagini tratti dal presente volume salvo autorizzazione scritta della Società Savonese di Storia Patria. FEDERICO FRASSON ADDITA AUXILIA, LIGURUM DUO MILLA..
Nuovi Studi Livornesi, 2015
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Le diciture della storia. Testi e studi offerti ad Angelo Stella dagli allievi, a cura di Giovanni Battista Boccardo, Franco Pierno, Mirko Volpi, Roma, Salerno , 2018
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I Liguri e Roma. Un popolo tra archeologia e storia, 2021
Le Guerre d'Italia di messer Loyso Gonzaga, 2021
Histos, 2023