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2024, Attraversare il margine Su smarginature e marginalità del presente, a cura di E. Porciani e F. Sielo
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Quando l’identico è investito dal sospetto di essere il mero effetto di una serie di dispositivi di esclusione della differenza, il risultato dell’azione omologante esercitata da una struttura di dominio, si apre un diverso scenario per il pensiero contemporaneo. Il margine diventa la categoria privilegiata di una prospettiva volta a decostruire l’identico, a sondare le vie vi fuga che lo riportano all’alterità dell’origine o alla differenza degli esiti. Il margine diventa il laboratorio che produce l’identico e che lo mette costantemente in questione in virtù del più originario diritto della differenza. Ciò vale tanto in sede logica, quanto in ambito culturale e interculturale. Sono proprio i fenomeni della cultura contemporanea, difficilmente inquadrabili tramite strutture identitarie gerarchizzanti, a dover essere pensati mediante quel fluire di identità e differenza che costantemente si determina e riconfigura nella feconda regione del margine. Forse il pensatore che ha espresso in maniera più compiuta questo slancio verso la marginalità culturale propria del pensiero contemporaneo è Michael Foucault. Di tale slancio foucaultiano le pagine che seguono intendono fornire una breve ricognizione.
Tesi di laurea magistrale / MA Thesis, 2007
Questo libro è la fedele riproposizione della mia tesi di laurea specialistica. Ho modificato soltanto il titolo: dal pesantemente accademico "Una prospettiva di etica dell'ambiente per la lettura dei movimenti ecologisti: il caso del Movimento NO Tav in Valle di Susa" al più evocativo "Foucault in Valle di Susa". Sono passati oltre quindici anni dalla scrittura di queste pagine: quelle più legate alla cronaca appariranno forse datate, mentre quelle di ricerca teorica scontano la giovane età e l'avvicinamento alla filosofia da autodidatta. Tuttavia, credo che i materiali qui raccolti rimangano interessanti e per questo li ripropongo attraverso academia.edu.
In occasione del trentesimo anniversario della morte di Foucault, questo volume raccoglie i contributi alla giornata di studi organizzata da “materiali foucaultiani” all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales sulla genealogia foucaultiana del dir-vero e sull'emergere della soggettività nelle forme giuridiche e penali nelle società occidentali. I contributi presentati in questo volume si addensano intorno a una delle fasi ancora meno studiate dell'opera di Foucault, quella tra il 1980 e il 1981, e si concentrano sul ruolo strategico giocato dall'ingiunzione a “dire il vero” nei meccanismi governamentali contemporanei. Foucault mostra, infatti, la rilevanza politica delle pratiche di veridizione all'interno delle procedure (giuridiche, economiche, medico-psichiatriche, ecc.) del governo degli uomini, ma apre anche uno spazio fondamentale di riflessione sulle forme eticopolitiche di resistenza che, oggi, è possibile opporre loro.
Interventi, colloqui, interviste è una vasta scelta degli scritti inediti di Michel Foucault pubblicati in Dits et Écrits, a cura di François Ewald e Daniel Defert, Gallimard, Paris 1994. L'opera si articola in tre volumi strutturati in forma cronologica e tematica, curati rispettivamente da Judith Revel, Alessandro Dal Lago e Alessandro Pandolfi. L'edizione italiana esce con il contributo del Ministero degli esteri francese.
Alcuni recenti contributi su Foucault: la leggenda della "svolta neo-liberale", il complesso rapporto con Marx, la ricezione italiana negli anni Settanta. Non si tratta di elevare la diagnostica del presente foucauldiana a un insieme di consegne che il filosofo-maestro di verità donerebbe ai suoi discepoli, ma di usare, nella concreta prassi delle lotte, la critica per mostrare il potenziale dirompente e le trappole che minacciano la pratica delle lotte, senza reintrodurre la figura dell’intellettuale che pretende di sottomettere le lotte alle ingiunzioni di verità.
Signa: Revista de la Asociación Española de Semiótica, 2021
Riassunto: Il rapporto tra il Medesimo e l’Altro rappresenta un leit motiv lungo l’intero arco della ricerca di Foucault. Negli anni Sessanta egli ha certamente tematizzato il problema, affrontandolo da due prospettive. L’altro è tutta la storia della follia dalla fine del Medioevo fino al limite dei primi studi di Freud. L’altro è la scrittura letteraria di Sade, Hölderlin, Nietzsche, Artaud, Bataille, Roussell, Blanchot, Klossowski, tutti insieme convocati su uno scenario filosofico, che si muove ad elastico tra teorie surrealiste della scrittura e dell’opera d’arte e prime forme di uno strutturalismo in pieno svolgimento.: The relationship between the Self and the Other represents a leitmotiv throughout Foucault’s research. In the sixties, he certainly addressed the issue from two perspectives. The Other is the whole history of madness from the end of the Middle Ages to the limits of Freud’s early studies. The Other is in the literary writings by Sade, Hölderlin, Nietzsche, Artau...
Areté-International Journal of Philosophy, Human & Social Sciences, Volume 5 Year, 2020
This study intends to deal with the work of Raymond Roussel in the light of the studies of Michel Foucault. Among the main themes, we define the concept of the labyrinth linked to that of interpretation in order to understand how Roussel constantly seeks a plural truth. Secondly, we tried to define the role of language as a founding threshold between the simulacrum and reality; the reference to thresholds that are always cyclical, indicates that true and false are mobile categories and the language has the task of digging both in depth and horizontally along the surface of things.
Filosofia, 2021
L'articolo propone un'interpretazione dell'istituzione dell’asile nella Storia della follia di Foucault come il culmine di una narrazione in cui il folle appare come personaggio in varie scene e ambientazioni teatrali. Secondo questa lettura, l’asilo è il luogo dove viene messa in scena la rappresentazione della liberazione del folle. La liberazione ha un aspetto paradossale in quanto la sua contropartita è la perdita dell'identità e della "verità" autonoma della follia. Tuttavia, nell'ambiente surreale dell’asilo emerge anche la possibilità di interrogare l'"alterità" con una nuova consapevolezza. Sullo sfondo di questa interpretazione, viene proposta una lettura speculativa dell'opera di Foucault che evidenzia gli aspetti di continuità con la filosofia hegeliana.
Stultiferanavis.it, 2024
Il problema della follia, con cui la ricerca di Michel Foucault è iniziata, assume la valenza di un problema etico nel momento in cui è parte di quella cornice più ampia che è la relazione con sé e con gli altri, che culmina nella questione della cura: dalla cura medica del folle a quella rieducativa del carcerato, la cura come presa in carico dallo Stato.
AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica
In Les mots et les choses Foucault presenta il personaggio di Don Chisciotte come limite epistemico tra Rinascimento e Âge classique. Nell’articolo proposto ci si incarica di descrivere in questi stessi termini l’evoluzione del genere epico nella forma romanzo, avvicinando la lettura foucaultiana a quella fornita dalla Teoria del romanzo di Lukács, dove il Don Chisciotte viene presentato come primo romanzo moderno. Si farà dunque richiamo alla descrizione del Seicento come momento di transizione epistemica e sociale, per individuare tanto nell’emergenza della forma romanzo, quanto nella follia di Don Chisciotte, il sintomo della crisi del sistema simbolico, sociale e politico che aveva giustificato il genere epico. Tale paradigma di lettura verrà applicato all’analisi dei frammenti del Don Chisciotte dedicati all’episodio del teatrino del Mastro Pedro (II, cap. XXV-XXVI).
2023
Un percorso negli ultimi otto anni di Foucault, guidato dall'ipotesi di ricerca tracciata da Manlio Iofrida nel suo Per un paradigma del corpo (2019). Partendo dal primo volume della storia della sessualità, si proporrà una critica del modello "microfisico" attraverso la svolta governamentale del corso del '78 (Sicurezza, territorio e popolazione). Si commenteranno infine gli ultimi due corsi tenuti al Collége de France - quelli del Governo di sé e degli altri - per osservare continuità e discontinuità tra il cosiddetto "ultimo Foucault" e quello degli anni Settanta. In conclusione si commenteranno gli scritti sull'illuminismo.
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Ticontre. Teoria, Testo, Traduzione, 2018
Laboratorio Archeologia filosofica, 2022
"Lo Sguardo - Rivista di filosofia", n.11, 2013 (I), Vite dai filosofi. Filosofia e autobiografia, a cura di L. Pisano, M. Carassai, S. Guidi, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2013
Luciano Nuzzo, Il mostro di Foucault.Limite, legge, eccedenza. Meltemi, Milano, 2018
Studi kantiani, XX, 2007, p. 73-97, 2007
Materiali foucaultiani, 2018
G. Fava, "Per un'ontologia della soglia. Note su natura e cultura in Philippe Descola", Areté, Vol.5, 2020, pp. 293-308, 2020