Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2013, Palazzo Sagramoso
…
65 pages
1 file
Il libro analizza le vicende che portarono nei secoli alla realizzazione del palazzo grazie a un lavoro documentario volto a delineare il profilo delle famiglie che vi si succedettero e la loro influenza sulle trasformazioni dell'edificio. Anche le decorazioni pittoriche sono studiate nelle loro componenti iconografiche e stilistiche con l'attribuzione di un inedito ciclo di affreschi al pittore veronese Battista del Moro
Una memoria identitaria, quella di San Gervasio, nobilitata dal legame che questo territorio e il suo edificio fortificato hanno avuto con le straordinarie figure di Imperatori e Re, iniziato con i Duchi normanni, proseguito e sviluppatosi con Federico II e, in seguito, con il figlio di questi Manfredi e l’angioino Carlo, che hanno perpetuato quell’attenzione iniziata con i loro predecessori, facendolo diventare un centro di prim’ordine per la cura e l’allevamento dei cavalli di corte, oltre a renderlo un luogo di riposo e di villeggiatura per i diversi regnanti che si sono succeduti tra XIII e XV secolo nel Mezzogiorno italiano.
A seguito della positiva esperienza, acquisita nel corso degli anni, in partecipazioni a progetti europei nell'ambito del programma Cultura 2000, il comitato Pro Arsenale ONLUS ha accettato volentieri l'invito pervenuto dalla Comunità Valenciana a rivestire il ruolo di unico partner italiano nell'ambito del progetto GOTHICmed. Oltre a realizzare un museo virtuale, il cui sito è denominato www.gothicmed.com, è stato anche possibile realizzare i modelli, in scala 1:50, della chiesa di S. Maria della Catena e della Cocca "Panormita" che fanno parte della mostra itinerante per tutta l'Europa. È stata così evidenziata la piena titolarità della Sicilia e di Palermo a presenziare in un progetto europeo che prevede la valorizzazione dei monumenti di stile gotico mediterraneo. Fortunatamente ancora oggi a Palermo è possibile visitare molti monumenti appartenenti al predetto stile architettonico, ben evidenziati e raccontati nel presente volume, ma l'attenzione del Museo del Mare si è concentrata sugli elementi storici legati al mare quali, ad esempio, la storia della catena che chiudeva il porto di Palermo, tanto importante da dare anche alla chiesa lo stesso nome, e dei traffici marittimi che collegavano la Spagna meridionale alla Sicilia per il trasporto delle maestranze specializzate nella costruzione delle parti più difficili dei predetti monumenti. Ciò è stato dimostrato dal recupero della nave del XV secolo, avvenuto negli anni '80, presso la costa cagliaritana. I famosi architetti Matteo Carnilivari e Pere Compte erano i maestri di una scuola che annoverava numerosi allievi in ambito Mediterraneo e che si muovevano con l'unico mezzo di trasporto costituito all'epoca dalle navi a vela. La realizzazione di alcuni itinerari turistico culturali legati alla storia marittima ed architettonica della città di Palermo è fra gli obiettivi che il Comitato persegue al fine di valorizzare il patrimonio marittimo palermitano.
Nuove scoperte. Metodo geografico e sue influenze. Mondi nuovi e viaggi visivi «come la scoperta del Nuovo Mondo […] abbia imposto all'Europa, nonostante le contese dinastiche e le guerre di religione, un'altra forma di rapporti e di attività […] Non possiamo fare un sol passo senza che ci rendiamo conto del mutamento intervenuto dopo di allora, nel mondo» (Voltaire, 1742).
La villa è un modello architettonico che subisce importanti trasformazioni a partire proprio dai primi tre decenni del XVI secolo, poi nel corso del Cinquecento. Nella Roma degli inizi del Cinquecento, la villa si presenta come un nuovo fenomeno artistico perché è pensata in relazione alle esigenze non solo abitative, ma anche simboliche dei committenti, come nelle soluzioni messe a punto da Baldassarre Peruzzi per la la Farnesina. La dimora del ricchissimo banchiere Agostino Chigi, che sorge in un sito naturalistico sulla sponda del Tevere, pur mantenendo forme sobrie e armoniose della tradizione, diventa un "nuovo" modello di villa romana cinquecentesca destinata ai ricevimenti, alla poesia, al teatro e alla musica. Proprio in questi primi decenni del Cinquecento vengono messe a punto importanti invenzioni architettoniche, capaci di dialogare con spazio e natura attraverso forme innovative, come nel Ninfeo di Genazzano presso Palestrina di Bramante e la stessa Villa Madama, progettata da Raffaello per papa Leone X. Bramante, Raffaello e Peruzzi, nel loro lavoro, fanno riferimento alla tradizione classica, alla villa romana di Vitruvio, ma cercano anche nuove forme dall'antico; non è escluso, infatti, che visitassero personalmente le rovine antiche di Roma e provincia, come la Basilica di Massenzio, i palazzi imperiali o le terme, traendone suggestioni. Le ville romane del Cinquecento hanno una nuova connotazione funzionale e simbolica; infatti, se nella villa quattrocentesca della famiglia dei Medici, la costruzione risponde sempre a funzioni legate al controllo sui campi e al dominio dei committenti, nelle ville romane affiora una dimensione di maggiore complessità culturale. Non è solo il prestigio, ma anche la difesa della cultura e delle arti deve essere dichiarata attraverso un'architettura che comunichi con grandi finestre e sistemi di sale-gallerie-affreschi-porticati-giardini, creando relazioni tra interno ed esterno. Il recupero dell'antico è trattato in modo aperto, articolato e dialettico. I modelli romani diventano un esempio basilare per gli artisti legati a Raffaello, come Giulio Romano nella villa suburbana di Mantova, Palazzo Te. Giulio riflette e interpreta gli spazi vitruviani (l'antico) attraverso questo complesso architettonico che sorge su un isolotto fluviale e che deve essere/diventare classico luogo dell'otium, trasformandolo comunque in un articolato e raffinato palazzo di pubblica rappresentanza.
Librosdelacorte.es
La definizione dell'immagine militare della corte dei Savoia si realizzò compiutamente a seguito di alcune riforme avviate alla fine del regno del re Carlo Alberto, trovando applicazione nel corso dei decenni successivi. Tali riforme investirono non solo nominalmente la corte torinese, successivamente corte del Regno d'Italia, ma agirono sul profilo dei suoi organigrammi. Si trattò di un fenomeno, dunque, con effetti sociali e culturali, verificabile attraverso lo studio prosopografico dei soggeti coinvolti. La nuova "Casa militare" accolse, in tal senso, non solo la contrattazione, ma una più stretta commistione, di quanto non fosse stato nei secoli precedenti, fra dimensione curiale e governo dello Stato. Così, almeno, sino all'inizio del XX secolo, quando un regio decreto, che non aveva avuto precedenti, decise che la scelta delle figure chiamate a ricoprire le tre principali cariche di corte (ministro della Real Casa, prefetto di Palazzo e primo aiutante di...
Fermarmi qui! Mirare anch'io questa natura un poco. Del mare mattutino e del limpido cielo smaglianti azzurri, e gialla riva: tutto s'abbella nella grande luce effusa (….) K. Kavafis
1 Il Palazzo Celestri di Santa Croce - 2 Lumen de Lumine - Dalla Casa Grande Imbarbàra a Palazzo Santa Croce, 2014
Il Palazzo Celestri di Santa Croce e Trigona di Sant’Elia, oggi di proprietà provinciale, si colloca nel ramo meridionale della via Maqueda, la “Strada Nuova” che dal 1600 iniziò a suddividere il centro storico di Palermo lungo la mediana da nord a sud ortogonalmente al primitivo Cassaro, oggi Corso Vittorio Emanuele. Essa diede avvio ad uno sviluppo edilizio di grande importanza che maturò soprattutto nel secolo successivo alla sua apertura con la costruzione di tanti edifici civili e religiosi architettonicamente rilevanti, tra cui il Palazzo Santa Croce, della cui dinamica urbanistica è un esito emblematico. Il tema centrale di questo volume è il nuovo studio originale dei documenti d’archivio riguardanti la sua realizzazione, condotto da Paolo Mattina, in relazione anche ai ritrovamenti avvenuti durante i lavori di restauro, del medesimo autore assieme a Maurizio Rotolo e Luigi Guzzo.
Paragone Arte, 2016
A New sketch by the Florentine artist Sagrestani, preparatory work for his altarpiece in the church of San Lorenzo in Castelfiorentino.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Impremix Edizioni Visual Grafika, 2017
Annali di Storia e Archeologia Sulcitana - 2011, 2011
Sul lago di Garda tra passato e futuro. Le Arti, 2018
Le residenze viscontee, ed. S.Romano e M. Rossi, 2023
"Iacopo Sannazaro. La cultura napoletana nell'Europa del Rinascimento", 2009
“Römisches Jahrbuch der Bibliotheca Hertziana”, vol. 43, 2017-2018 (2020), 2020
in Musei Capitolini. Le sculture di Palazzo Nuovo 2, a cura di E. La Rocca, C. Parisi Presicce, Roma 2017:, 2017