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Autoritratto con Varrone, 2020
Divina natura dedit agros, ars humana aedificavit urbes : questo pensiero condensa l’impegno di Varrone e Vitruvio - vissuti nel I sec. a.C. - nello stabilire regole per edificare. Vitruvio ha in mente Varrone in più di un modo scrive Wallace-Hadrill . Nonostante la necessaria cautela imposta dallo stato estremamente lacunoso della produzione varroniana, si può affermare che, nei passi riportati, con ogni probabilità Vitruvio dipende direttamente da quello che, per sua esplicita dichiarazione, considerava uno dei suoi ‘auctores’. Proprio alla produzione linguistica di Varrone egli fa riferimento nella praefatio al IX libro (praef. 17), immaginando che « ancora molte generazioni future dialogheranno con lui sulla lingua latina (multi posterorum cum Varrone conferent sermonem de lingua latina) ». Ma se la presenza di Varrone in Vitruvio è certa, molto meno sicura è l’identificazione dei passi di ascendenza varroniana, a causa dell’impossibilità di verifica, dato il quasi totale naufragio degli scritti varroniani.
2020
STATUS DI FIGLIO: AUTORESPONSABILITÀ E VERITÀ SOMMARIO: 1. Un nuovo centro di gravità tra i punti cardinali della filiazione. -2. Filiazione senza procreazione e procreazione senza filiazione. -3. Effetti della derivazione genetica là dove la filiazione è preclusa: i figli incestuosi. -4. Figli di coppie same sex? L'adozione in casi particolari come mezzo per salvaguardare la continuità della relazione affettiva. -5. Interesse del minore e verità nel riconoscimento del figlio nato fuori dal matrimonio e nel disconoscimento di paternità. -6. Riflessi sul piano penale e sulle modalità dell'attribuzione dello status: bilanciamento delle asimmetrie e vuoti normativi. -7. Interesse del figlio maggiorenne. -8. La contestazione dello stato di figlio.
È ben noto che autorevoli umanisti e uomini di cultura del Quattro-Cinquecento, come il Porcellio (Giannantonio Pandoni) e Leandro Alberti, hanno espresso giudizi molto positivi sull'operato degli Sforza pesaresi. E i due citati non sono stati i soli perché pure altri studiosi, cosiddetti "minori", hanno contribuito a tracciare un bilancio positivo del Settantennio di dominio sforzesco sulla città adriatica.
Cippo funerario con iscrizione punica, Tharros, 2022
Una nuova lettura di un cippo funerario rinvenuto a Tharros. Si presentano i confronti con le trascrizioni e le traduzioni già esistenti ed un esaustivo commento del lavoro del sottoscritto.
LA PITTURA PARIETALE ROMANA di IV STILE A POMPEI E NEL VESUVIANO, 2024
A throughout analysis of the techniques, the workshops' organization and the stylistic features pf the IV style wall-painting production in Pompei and the Vesuvian Area, with a chapter dedicated to the Somma Augustean Villa and two critical interpretative chapters dedicated to the Vectii Domestic Pinacoteca and the "Ethiopian" theme in Pompei
SOMMARIO: 1. Premessa. -2. La situazione giuridica facente capo al legittimario prima dell'apertura della successione: aspettativa di fatto o aspettativa di diritto? -3. Sulla possibilità per i terzi creditori del legittimario di impugnare le disposizioni testamentarie che eludano in qualche maniera il diritto alla quota di riserva. Prospettazione del problema. -4. Prevalenza della libertà del testatore e della esigenza di tutela dell'interesse della famiglia rispetto agli interessi dei creditori dei legittimari.
Panorama Numismatico nr. 381, 2022
Unico esemplare finora noto dei 4 quattrini 1791 per i Reali Presidi che presenta sotto il busto di Ferdinando IV la sigla D.P. al posto della usuale P. La sigla D.P. era fino a oggi conosciuta nei quattrini per i Reali Presidi solo nel taglio da 2 quattrini 1791.
Articolo in Rivista Scientifica Internazionale (Classe A), 2010
Tra i problemi che ancora rimangono irrisolti circa il controverso processo a Gesù di Nazareth, assume un aspetto centrale, anche ai fini di una maggiore conoscenza del diritto penale romano delle province, la concessione della salma del condannato da parte del Procuratore della Giudea, Ponzio Pilato, a Giuseppe di Arimatea affinché lo seppellisse in un suo sepolcro privato. L’A. ritiene che un’attenta analisi delle fonti a disposizione, porti a ritenere che nei primi tempi dell’impero, non esistesse un divieto di sepoltura dei condannati a pena capitale. La concessione dei corpi per la sepoltura non era da considerarsi come un’eccezione alla regola ma l’eccezione era proprio quella di non permettere le esequie: solo in tal caso ciò doveva considerarsi come l’esecuzione di una severissima pena accessoria. Ai fini di una più ponderata riflessione, l’A. sottopone a verifica sia qualche testo in materia del diritto ebraico sia qualche altro del diritto romano.
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Pro merito laborum. Miscellanea epigrafica per Gianfranco Paci, a cura di S. Antolini e S.M. Marengo, 2021
Folder Italy, 2023
La nozione di Paese sicuro tra "onere di allegazione rinforzato" e "jus superveniens", 2020
Periodico della Comunità di Gesù - Quadrimestrale, Giugno -Ottobre 2005
Quaderni Norensi, 2022
Ollus leto datus est, 2018
La Biblioteca di ClassicoContemporaneo, 2022
Kairòs – La Sindone e la sepoltura ebraica – 4° puntata – morte apparente e peccato (ASCOLTO + TRASCRIZIONE), 2025
in Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, 27, 2012, pp. 278-281.