Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
31 pages
1 file
Le dimensioni delTemigrazione subsahariana sono di difficile quantificazione. Si tratta di un fenómeno di vasta portata, continuamente alimentato dalla disgregazione económica e sociale del continente. Alla fine degli anni '80 si contavano circa 30 milioni di persone emigrate da uno stato alTaltro. Si tratta delia meta degli emigrati internazionali di tutto il mondo, mentre la popolazione delT Africa subsahariana è pari solo al 10 per cento di quella mondiale 0). Se, considerando anche le migrazioni interne, si andasse ad una analisi délie persone residenti nelle aree urbane africane, si troverebbero scarti rilevanti tra luoghi di residenza e luoghi di nascita, ehe porterebbero a valori molto alti; e, andando indietro solo di qualche generazione, si ricostruirebbe il grande sommovimento prodotto in questo secolo dal capitalismo: dagli iniziali reclutamenti forzosi, alTemigrazione dovuta alla disgregazione délie relazioni produttive di autosussistenza, alla crisi delTagricoltura, fino al recente crollo delTeconomia complessiva, agrícola ed urbana. L'esame delia situazione africana, dalToccupazione coloniale alTattuale générale crisi, consente di dimostrare ehe i movimenti migratori sono determinati dalla ricerca di condizioni di esistenza ehe vengono negate, per diverse ragioni, nei luoghi di origine; ehe questa negazione provoca una resistenza alTemarginazione sociale ehe si esprime non solo ne-
Le dimensioni delTemigrazione subsahariana sono di difficile quantificazione. Si tratta di un fenómeno di vasta portata, continuamente alimentato dalla disgregazione económica e sociale del continente. Alla fine degli anni '80 si contavano circa 30 milioni di persone emigrate da uno stato alTaltro. Si tratta delia meta degli emigrati internazionali di tutto il mondo, mentre la popolazione delT Africa subsahariana è pari solo al 10 per cento di quella mondiale 0). Se, considerando anche le migrazioni interne, si andasse ad una analisi délie persone residenti nelle aree urbane africane, si troverebbero scarti rilevanti tra luoghi di residenza e luoghi di nascita, ehe porterebbero a valori molto alti; e, andando indietro solo di qualche generazione, si ricostruirebbe il grande sommovimento prodotto in questo secolo dal capitalismo: dagli iniziali reclutamenti forzosi, alTemigrazione dovuta alla disgregazione délie relazioni produttive di autosussistenza, alla crisi delTagricoltura, fino al recente crollo delTeconomia complessiva, agrícola ed urbana. L'esame delia situazione africana, dalToccupazione coloniale alTattuale générale crisi, consente di dimostrare ehe i movimenti migratori sono determinati dalla ricerca di condizioni di esistenza ehe vengono negate, per diverse ragioni, nei luoghi di origine; ehe questa negazione provoca una resistenza alTemarginazione sociale ehe si esprime non solo ne-
Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente
Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente
Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente
2011
R Ri ic ce er rc ca a b bi ib bl li io og gr ra af fi ic ca a d di i s st tu ud di i e em mp pi ir ri ic ci i s su ul ll le e d di is su ug gu ua ag gl li ia an nz ze e s so oc ci ia al li i i in n s sa al lu ut te e S Sp pe ec ci if fi ic co o r ri if fe er ri im me en nt to o a al l m ma al la at to o o on nc co ol lo og gi ic co o A cura di Alberto Ardissone, Paola Canestrini, Alessia Manca, Raffaele Mosca, Renato Carletti, Antonio Maturo 13 gennaio 2011
Oggi molti giovani faticano a sviluppare un progetto di vita, vivono schiacciati sul presente, passando da un'esperienza frammentaria all'altra, senza riuscire a costruire un senso comune per la loro esistenza. In più, nella società moderna i giovani sono sempre di più oggetto e soggetti di un eccesso di consumo, e destinatari di una quantità di messaggi davvero preoccupante. Un ulteriore fattore di rischio è il crescente uso ed abuso di sostanze che creano dipendenza (fumo, alcool, cocaina…), a fronte di politiche preventive e informative inadeguate o inesistenti. Vanno inoltre ricordate le difficoltà che molti ragazzi incontrano lungo il percorso scolastico. Sono numerosi infatti i ragazzi che abbandonano la scuola precocemente, e molti di più coloro che, soprattutto nei primi anni delle scuole secondarie, vengono bocciati anche più di una volta, rischiando una precoce esclusione sociale. Infine, va ricordata, come evidenziato da ricerche e studi, la fragilità della famiglia e, accanto ad essa, la frammentazione della comunità locale. Sembrano infatti rarefatte se non scomparse le relazioni "di buon vicinato", di mutuo aiuto, grazie alle quali i problemi del singolo venivano condivisi dalla comunità e questo contribuiva, se non a risolverli, quanto meno a renderli meno drammatici. Tutto questo porta di frequente ad un enorme e a volte drammatico bisogno di ascolto, e di trovare figure adulte significative a cui rivolgersi. Disattendere questo bisogno può condurre, nei casi più gravi, a disagi di tipo patologico (suicidio, tossicodipendenza, alcolismo, disturbi alimentari, bullismo, violenza tra minori); nei casi meno gravi impedisce comunque la piena consapevolezza delle proprie potenzialità in ambito familiare, scolastico e professionale, creando le premesse per la comparsa di situazioni di disagio.
The purpose of the essay is to outline the situation in Sardinia in terms of unemployment and emigration of young people. The time bound framed in the research is 2004 – 2017. The 2004 has been the starting year of “Master and Back”, a program financed by the Sardinian Regional Government and the European Social Fund. The program had two phases: the first concerned postgraduate’s studies, internships or PHDs in prestigious universities abroad or outside the Island for the regional residents; the second stage was back in Sardinia where the students had the possibility to apply their competences in the local enterprises (which benefited as well from a financial contribution). However has been claimed that this program has fostered the Brain Drain phenomena. According to the available data around the 55% of its beneficiaries has done just the first phase, finding difficult to match the new knowledge acquired with the local economic environment. The mismatch along with the progressive ageing of the population and the lack of a developed industrial sector makes even more difficult for youths to stay in Sardinia. The paper inquiries into a bigger prospective including the South of Italy and the South of Europe, presenting other cases in which local government have invested regional or European funds in the human capital aiming to stem youth unemployment and emigration. Furthermore has been observed that Sardinia and other southern regions of Europe have in common some economic and social dynamics that has not been tackled by the European and Italian political reforms. The study is far beyond from being comprehensive of the overall problem. Statistics and both economical and sociological analysis have been particularly useful to understand the situation; however, it is not possible to have all the data required. Certainly, Sardinian is facing the brain drain and youth unemployment to a large-scale level. The numbers do not include all those citizens actually living abroad or in the Italian peninsula, or those beneficiaries of the Master and Back who had the possibility to come back to Sardinia, but were forced to leave once the public livelihood was over. A large number of high qualified and high skilled young people are using their knowledge to increase the wellbeing of other economies.
In questo lavoro vogliamo approfondire il tema della partecipazione delle donne sposate al mercato del lavoro e dell’influenza del reddito familiare in tale scelta. In accordo con diversi studi sul tema (Pampel e Tanaka, 1986; Goldin, 1994; Juhn e Murphy, 1997) e partendo da uno studio già condotto (Giaimo, Corso e Lo Magno, 2009), stimiamo attraverso un modello probit la probabilità che ha una donna di essere lavorativamente attiva, in funzione del reddito familiare equivalente al netto del reddito da lavoro da essa stessa prodotto. Nella nostra analisi inseriamo anche altre variabili di contesto familiare come l’esistenza di una rete sociale su cui la donna può contare in caso di bisogno. Le stime sono effettuate separatamente per le tre macro aree territoriali italiane. L'ipotesi che vogliamo verificare è se la relazione funzionale tra la nostra misura di reddito familiare e la probabilità di partecipare al mercato del lavoro possa assumere un forma ad "U". Le stime appaiono evidenziare una relazione ad U, ma il tratto crescente si presenta per redditi molto elevati.
O amici, io dico, e nessuno la divulghi, che bisogna che noi ricerchiamo, innanzitutto per noi che ne abbiamo bisogno, poi per i ragazzi, il maestro migliore possibile, senza risparmiare né denaro, né altro mezzo. Platone-Lachete 201A 1.1-Crisi dell'educazione e delle famiglie Occuparsi dell'educazione dei giovani è oggi una necessità sentita sia in famiglia che a scuola, perché insieme a quella che sembra essere diventata una crisi economica endemica, ci troviamo nel bel mezzo di una vera e propria crisi educativa. Come sempre avviene, ogni mutamento sociale, inteso come trasformazione delle strutture sociali e culturali di base, che determinano l'ambiente
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Cesare Siviglia , 1917
Le attuali conoscenze sul carsismo in Sicilia, 2007
fonurgia.unito.it
Le epigrafi della Valle di Comino. Atti dell’ottavo convegno epigrafico cominese. Atina, Palazzo Ducale 28/29 maggio 2011. A cura di Heikki Solin, Cassino 2012, 137-146
Esquilino, Esquilini. Un luogo plurale - Sez. prima, 2020
LIBERTÀ DI DISPORRE E PIANIFICAZIONE EREDITARIA Atti dell’11° Convegno Nazionale 5-6-7 maggio 2016 Grand Hotel Vesuvio - Napoli, 2017