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The Roman theatre of Mevaniola (location Pianetto near Galeata, FC), excavated between 1960 and 1962 by the Archaeological Superintendence of Emilia-Romagna, is still today, more than forty years since its discovery, little known and studied, both for the paucity of the preserved remains and for its special architectural form. With this work we sorted out the scanty documentation concerning the theatre, retracing the steps of the excavation and of the restoration works, and we arrived at an innovative historical reconstruction of the theatre complex through a careful analysis of its parts and accurate work based on architectural comparisons. The Mevaniola theatre is a unicum, in terms of planimetry, among the ancient theatres in Italy, and is the last and the most northern of the peninsula to be built according to mixed architectural models, both Greek and Roman, that developed in central Italy in the early 2nd century BC.
in: G. Urso (a cura di), Hispania terris omnibus felicior. Premesse ed esiti di un processo di integrazione, Atti del convegno internazionale, Cividale del Friuli, 27-29 settembre 2001, Pisa 2002, pp. 255-270
Le voci dell'oratore. Oratoria e spettacolo nell'excursus quintilianeo De pronuntiatione [I.O. XI,3], in Scena e spettacolo nell'antichità, Atti del Convegno Internazionale di Studio (Trento, 28-30 marzo 1988), Firenze 1989, pp. 253-267; L. PÉREZ GÓMEZ, Quintiliano y la semiótica del teatro, «Emerita» 58,1990, 99-111. Qualcosa anche in S. GASTALDI, Il teatro delle passioni. Pathos nella retorica antica, in Il concetto di pav qo" nella cultura antica, Atti del Convegno tenuto a Taormina dal 1 al 4 giugno 1994 = «Elenchos» 16,1995, pp. 57-82 (part. p. 81 s. con riferimento al VI libro della Institutio).
Studi Romani, 2008
Nel descrivere le «Argutie della Natura», ovvero nell'individuare quegli aspetti del mondo naturale, talmente ingegnosi, da sembrare generati piuttosto dall'arte umana,Tesauro si sofferma anche su quelle che classifica come creature mostruose. Nella definizione di argutezza, il trattatista aveva del resto insistito sullo stupore indotto dalle immagini argute nello spettatore, attirato da quello che interpreta come «un pellegrino miracolo». 1 L'elemento meraviglioso è il fulcro del concetto tesauriano di argutezza, in cui convivono una realtà e un'apparenza contrastanti. La sorpresa conoscitiva deriva proprio dallo scioglimento di questa ambivalenza, dalla scomposizione dell'immagine o dalla percezione del contrasto, dalla consapevolezza che sia la natura e non l'arte a stimolare l'ingegno.
Boiardo e il teatro a Ferrara nel XV secolo.
Convegno Internazionale di Studi (Padova 3-5 giugno 2021) Terra, legno e materiali deperibili nell’architettura antica - Clay, Timber and Perischable Materials in Ancient Architecture , 2021
Campo Marzio NUOVE RICERCHE Atti del Seminario di Studi sul Campo Marzio Roma, Museo Nazionale Romano a Palazzo Altemps, 18-19 marzo 2013 a cura di Fedora Filippi
2017
In Italia non c’e accordo, sintonia, nel rapporto tra sala e scena, tra la lingua parlata fuori del teatro e quella pronunciata in palcoscenico, tanto che gli autori devono inventare una propria lingua. Infatti, il palcoscenico italiano s’e privato altresi di un codice preciso di tradizioni che costituivano quasi i fondamenti organici per la stessa recitazione. Questi questioni permettono diverse riflessioni in torno alla lingua teatrale, sia nel caso della compagnia veneta che mette in scena i Consigli a un giovane scrittore di Danilo Kis, sia la revisione, tra altre, del sincretico esperanto linguistico di Eugenio Barba.
Sintesi Il contributo offre una rassegna ragionata degli studi critici pubblicati negli anni 2005-2015 sulle due tragedie manzoniane. I vari saggi presi in esame sono stati predisposti secondo alcuni principali filoni di ricerca, fra cui quello dello studio delle fonti, quello della ricaduta degli eventi storici contemporanei sul plot drammatico e quello degli apporti all'esegesi della critica delle varianti, senza tralasciare campi ora in ripresa negli interessi degli studiosi, come le indagini sulla rappresentabilità delle tragedie sulle scene o i loro echi nel panorama drammatico europeo. Abstract This inquiry offers a critical overview of the studies (published in the years from 2005 to 2015) of Manzoni's two Tragedies. The articles are examined following the main research topics, taking into account the sources, the repercussion of contemporary historical events on the dramatic plotting, and the contribution of the criticism of variants. Specific attention is paid also on issues scholars are recently dealing with, such as surveys on the staging of tragedies or their echoes in the European dramatic landscape.
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F. Camia, L. Del Monaco, M. Nocita (edd.), Munus Laetitiae, 2018
Il prisma di Proteo. Riscritture, ricodificazioni, traduzioni fra Italia e Spagna (sec. XVI-XVIII), a cura di Valentina Nider, Trento, Universitá degli Studi-Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Filologici, 2012
Puglia Mitica, a cura di Francesco De Martino, 2012
MEFRA 122/2, 2010, pp. 549-584
Marmora, 2019
Scuola Archeologica Italiana di Atene, 2012
Uno sguardo extra moenia. Riflessioni su identità culturale e circolazione di idee tra Oriente e Occidente, 2012
RAMALLO ASENSIO S. E., RÖRING N. (eds.), La scaenae frons en la arquitectura teatral romana, pp. 372-412. ISBN 9788483719954, 2010
Articolo su rivista ("Mimesis Journal"), 2014
Il teatro romano di Albintimilium, 2021
La letteratura italiana e le arti, Atti del XX Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti (Napoli, 7-10 settembre 2016), a cura di L. Battistini, V. Caputo, M. De Blasi, G. A. Liberti, P. Palomba, V. Panarella, A. Stabile, Roma, Adi editore, 2018