Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2023, Alle origini dell’Odissea deradiana (II parte)
…
34 pages
1 file
To the origin of the De Radian odyssey and the pre-Milosaic phase «in Italian» (part II
Alle origini dell’Odissea deradiana I parte Shejzat , 2022
(prima parte) Ad Arshi Pipa (1997-2017) In memoriam To the origin of the De Radian odyssey and the pre-Milosaic phase «in italian», part i.
ERGA-LOGOI - Rivista di storia, letteratura, diritto e culture dell’antichità, 2015
The text inquires into the meaning of Polybius' references to Odysseus advancing the hypothesis of reconstructive mediation. The text's two aims are first to delimit Polybius' concept of mediation, then to use it to discuss possible meanings from the explicit association between Polybius himself and Odysseus in the Histories. § § 2. and 3. analyze two sets of Polybius' snippets through complementary approaches (M. Jay's intellectual history, C. Romano's hermeneutics, J. Thornton's diplomatic perspective): the first one, on history's mediative function, is discussed in the light of Polybius' own theoretical statements in book XII; the second one, centered on his explicit mentions to Odysseus, advances the hypothesis of political mediation perceptible in Polybius' mediative attitudes. The conclusions (§ 4.) argue the coherence between discoursive and political mediations in two ways: reconstructive (by investigating a Polibian meaning about writing history) and historiographical (by drawing a topical comparison with Thucydides).
... seconda parte dell'excursus sulla Destra radicale italiana
Terra Insubre n°36 / 37, 2005
Delle vicende storiche di un maestoso castello di cui poco si conosce e di come l’incuria dei contemporanei ne abbiano permesso la completa rovina. Le fonti. La riscoperta. Le chiese. I Sassoni in Insubria. L’abbandono. L’importante maniero medievale giace in rovina nell’indifferenza generale, minacciato da una vicina cava.
... un breve excursus sui testi prodotti dalla pubblicistica scientifica e non (1945-1999) su uomini e idee della destra radicale italiana.
il mitico convegno centenario del 1960 organizzato dalla commissione per i testi di lingua su Studi e problemi di critica testuale ebbe luogo in un momento particolarmente felice per gli studi filologici italiani e in particolare due-e trecenteschi. fu constatazione del tutto oggettiva e per nulla autoelogiativa, anzi avanzata con un certo understatement, quella che raffaele Spongano premise al volume degli atti, divenuto nel corso del tempo un punto di riferimento ineludibile, un vero e proprio 'classico', oggetto, come tutti i classici, anche di tentativi di imitazione: e non accenneremo agli altri pregi, singoli e generali, sotto cui si raccolgono questi saggi. Diremo solo che il libro che essi compongono è tempestivo, perché viene in un buon momento. La sorte lo ha voluto così, ossia il favorevole concorso delle circostanze in cui oggi si svolgono questi studi: e il merito che ne dànno i colleghi, di averlo quasi preordinato al disegno a cui è riuscito, in realtà non è che un merito del loro buon volere e un frutto del loro ingegno 1 .
Il folle volo in Occidente. La tragicommedia di Ulisse (II parte) Gennaro Scala (www.gennaroscala.it) L'Ulisse dantesco è una figura della cupidigia, quindi è necessario un esame del significato della cupidigia nella Commedia. L'intero cammino, dall'Inferno, dall'iniziale incontro con le Tre Fiere fino al Paradiso, fino alla confessione a Beatrice della propria cupidigia, è un percorso verso la liberazione di Dante, e, con lui, dell'intera umanità, dalla cupidigia. All'uscita dalla selva, il primo incontro sono le Tre Fiere. Nel corso dei secoli si è scritto tantissimo sull'identificazione di queste tre allegorie, qui ci limiteremo a quanto è necessario. Esse sono una parodia della trinità come Lucifero e altre figure dell'Inferno 1 , sono una e trine, ma trine nel senso di molteplice, l'insieme dei vizi sono rappresentati dalle fiere. La principale è la lupa, la cui identificazione con la cupidigia è abbastanza fuori discussione. Il mistero della Trinità, pur nella sua parodia infernale, si trasforma in una dialettica tra l'uno e i molti, in quanto se la radice del peccato è una, molteplici sono le sue manifestazioni. Le fiere rappresentano un diverso modo di intendere i vizi capitali (espressione anche questa della natura profetica della Commedia), ma per il solo Inferno, nel Purgatorio si torna ad una visione più canonica. Giovanni Pascoli, tra i commentatori da me consultati, è uno dei pochi che aiuta a districarsi in questa complessa allegoria dantesca: «Se la lupa è l'avarizia divenuta malizia, quest'avarizia maliziosa è raffigurata anche nel leone; e dunque il leone è la lupa. Così può dire alcuno. E rispondo: sì: in vero assomigliano. Famelico il leone, famelica la lupa; terribile in vista il leone, terribile dalla vista la lupa. E rispondo: sì: in vero il leone è dentro la lupa» 2. La lupa dovrà essere cacciata dal veltro, ovvero il programma della Monarchia secondo cui l'imperatore dovrà porre fine alla cupidigia di potere. Il leone è la lupa, se è vero che il leone rappresenta la superbia e quindi la brama di potere, ma essendo senza limiti, il leone viene a sovrapporsi alla lupa. Una sola fiera non rappresenta un vizio specifico, ma più di uno. La lupa è la brama senza fine, è la cupidigia in quanto tale («di tutte brame parea carca») ma che può manifestarsi in diversi ambiti, nella brama delle ricchezze, del potere, della conoscenza e in generale di tutte le cose terrene. Tuttavia la lupa ha una relazione speciale con l'avarizia (intesa come desiderio smisurato di accumulare ricchezze). Dopo aver incontrato la lupa, Dante ricorre ad una similitudine con l'avaro («E qual è quei che volentieri acquista»), poiché l'analisi aristotelica della crematistica rappresenta un elemento centrale nella delineazione della cupidigia (Teniamo presente che nell'italiano di Dante l'avaro non è solo il tirchio, ma principalmente colui che è bramoso di denaro)
Giugno 2011 – Per spiegare le origini e la natura del divario economico fra il Nord e il Sud d'Italia, sono state richiamate differenze storiche remote tra le due aree: nella struttura genetica, nei comportamenti sociali, nell'evolu-zione istituzionale 1 . Noi non ci proponiamo di risalire così indietro nel tempo. A nostro avviso il divario fra le due parti del paese ha origini rela-tivamente recenti. Si profila alla fine dell'Ottocento, quando inizia la cre-scita moderna dell'Italia, e costituisce una delle caratteristiche del pro-cesso di sviluppo che si è verificato nell'ultimo secolo e mezzo. Su que-sto periodo sono oggi disponibili nuove conoscenze che consentono di riesaminare in maniera diversa un tema così dibattuto e così importante nella storia d'Italia. Nelle pagine successive esamineremo diversi indicatori relativi al periodo fra l'Unità e la fine dell'Ottocento. Ci soffermeremo, innanzitutto su alcuni indicatori sociali (par. 1). Passerem...
Amedit n. 11 – Giugno 2012., 2012
È tra noi. È dentro di noi. Si insinua nei pensieri, nei desideri, nelle ambizioni e attecchisce in ogni angolo e in ogni spigolo delle relazioni umane. È ambigua, sottile, tagliente, sempre in agguato. Impossibile prevenirla. Estremamente difficoltoso ignorarla o reprimerla. Ma che cos’è esattamente? Da cosa è originata? È un vizio o un sentimento?
ACME, 2017
L’articolo esamina la fitta trama linguistica e semantica con cui Agostino tesse una metafora nautica nel prologo del De beata vita, ripercorrendo la presenza in esso di autori precedenti, latini e greci, riutilizzati dall’autore per costruire una implicita allegoresi del mito di Ulisse, e precisamente dell’episodio dell’impossibile traversata di Od. v, individuando altresi nell’interpretazione allegorica del medesimo mito presente in alcuni testi platonici e neoplatonici la chiave ermeneutica fondamentale del brano agostiniano. Contemporaneamente si tenta di dar ragione di quella intima coerenza della figurazione allegorica che altrove nella critica e stata messa in discussione, evidenziandone invece tutta la portata di novita anche rispetto agli elementi tradizionali pur presenti nel passo agostiniano. In particolare, da una parte si pretende di dimostrare la volonta di Agostino di identificarsi nel mito di Ulisse, facendolo rivivere nella propria biografia, dall’altra si evidenzi...
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Henoch, 2022
Spazi e contesti teatrali. Antico e moderno, 2017
Materia Giudaica, 2022
In: "Lavoro culturale", 17 ottobre, 2019
The Lab's Quarterly , 2020
Forum Teologiczne, 2017
In: M. Rosa Herrera – S. García-Jalón – M.A. Marcos Casquero (eds.), Thesauramata philologica Iosepho Orozio oblata III: Miscellanea (Helmantica 46 [139-141]), Salamanca 1995, 243-250.