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2009, HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe)
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Se ho avuto un sogno, è stato quello di dimostrare che la parola letteraria può ancora avere il potere di cambiare la realtà Roberto Saviano, Scrivere per non arrendersi, 2009 Lo scheletro 181 Ler. è quanto resta di un uomo di quarantacinque anni, piccolo di statura, ma con un corpo da atleta, sofferente di deformazioni vertebrali, che presenta una frattura irregolare sul cranio, con frammenti liberi affondati nella cavità cranica. Può darsi che sia stato vittima di un colpo di pietra, o di clava, oppure di una caduta particolarmente disgraziata. 1 David Auerbach, William Darrow e altri investigatori del CDC scoprirono che nove dei tredici malati omosessuali interrogati (su un totale di diciannove individuati) nelle contee di Los Angeles e di Orange formavano come una specie di circuito sessuale. Questi nove malati avevano avuto, nel corso dei cinque anni precedenti, rapporti con almeno uno degli altri malati del gruppo. [...] Al centro di questo diagramma di contatti omosessuali si trovava un giovane: Gaëtan Dugas. Fu soprannominato il "paziente zero". Quest'uomo, commissario di bordo della Air Canada, omosessuale attivo e passivo, avrebbe contagiato, direttamente o per interposta persona, almeno 40 dei 248 malati americani diagnosticati prima dell'aprile del 1982. 2 ...l'arresto dell'anarchico Pietro Valpreda toglie alla maggior parte della stampa italiana ogni ragionevole dubbio. La sua colpevolez-
HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2009
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Il romanzo prende spunto da fatti di cronaca: la banda della Magliana, dagli anni ’70 in poi da una parte e, dall’altra sullo sfondo, un’Italia, il “palazzo” che, come uno potrebbe supporre, non è del tutto separabile dalla “strada”. E’ un libro curioso, a ritmi veloci, con caratteri e intreccio ben costruiti, episodi che compongono un affresco. Situazioni inaspettate, o anche quando previste, sempre con qualcosa di extra, qualche sfida per il lettore. L’intervento prende in esame questa scrittura, il mondo del romanzo, che secondo l’autore è piuttosto un mito che non una “storia”, un linguaggio pure ben strutturato, con una comicità all’italiana, con l’enigma, che si sa, dopo un certo punto deve rimanere irrisolvibile.
Eutopias, 2024
Biografía criminal. Biopic y true crime. Biographie criminelle. Biopic et vrai crime. Criminal biography. Biopic and true crime.
2013
Inge Lanslots Che il poliziesco sia uno dei generi letterari più amati in Italia che altrove, è cosa ormai risaputa. Non mancano le pubblicazioni in merito, ma il saggio di Barbara Pezzotti è il primo a proporre un percorso geografico complessivo che copre tutta la peninsola, isole incluse. La ricercatrice, attiva in Nuova Zelanda, si concentra sull'ambientazione dei gialli italiani contemporanei e sostiene che lo spazio nei gialli assume dimensioni nazionali, regionali e locali. Pezzotti sostiene poi che la rappresentazione dello spazio, che è alquanto variegata, contribuisca anche allala creazione di un'identità italiana, identità che sarebbe altrettanto problematica. Il percorso proposto in The Importance of Place in Contemporary Italian Crime Fiction. A Bloody Journey è triplo. Nella prima parte del volume si studiano le quattro città più rappresentate nei gialli (Milano, Torino, Napoli, Palermo) e le rispettive caratteristiche, la seconda è invece dedicata a zone che si estendono lungo vie molto note, come la Via Emilia, mentre la terza è riservata alle isole. Il percorso si conclude in appendice, con interviste ai giallisti discussi nel volume, quali
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IL CRIMINE PRIMORDIALE TRA LETTERATURA E ANTROPOLOGIA: DA “J” A GIRARD, 2022
Gnosis, 2017
Pubblicato oltre sessant'anni fa, ma sempre attuale per comprendere le cause 'metapolitiche' del fenomeno terroristico, Robert Payne ha costruito un vero e proprio incubo da lui definito Mostro Necaev (è questo il titolo del primo capitolo), un leitmotiv attraverso il quale egli spiega la natura e gli scopi del moderno terrorismo e la sua connessione con il nichilismo (denominato «zero»). Sergej Necaev (1847-1882) era il rivoluzionario russo che, ispirato alle idee di Michail Bakunin, quasi certamente elaborò il Catechismo del Rivoluzionario (1869), breve testo anonimo che influenzò direttamente non solo Lenin, Stalin e Trotsky ma anche Hitler e che, insieme al romanzo Che fare? di Nikolaj Cernyševskij è stato annoverato tra il «patrimonio stabile della rivoluzione russa», e dunque, come afferma Alain Besançon, una delle scaturigini del leninismo. I precetti dello scisma leninista, infatti, erano già contenuti nella catechesi nichilista che si fondava su due capisaldi: il rivoluzionario di professione («Il rivoluzionario è un uomo perduto in partenza. Non ha interessi propri, affari privati, sentimenti, legami personali, proprietà, non ha neppure un nome. Un unico interesse lo assorbe e ne esclude ogni altro, un unico pensiero, un'unica passione: la rivoluzione», p. 7) e l'organizzazione (necaevšcina) che, «sognata» da Necaev, si materializzerà nel partito bolscevico, plasmando in seguito il Comintern e il Cominform dell'era sovietica. Per Necaev l'obiettivo del rivoluzionario era la «distruzione terribile, totale, generale e spietata» (p. 13) delle istituzioni statali esistenti per favorire il ritorno a un originario barbarico primitivismo; una vera e propria «scienza della distruzione» (p. 8) da cui deriverà il piacere intellettuale della violenza, in senso ponerologico, così come, in Francia, era stato reclamato da Blanc, Blanqui, Proudhon e, più tardi, da Sorel. Egli si era fatto «il monaco crudele di una rivoluzione disperata» perché, come stigmatizzò Bakunin, si era «incapricciato del sistema di Loyola e di Machiavelli, dei quali il primo si proponeva di ridurre in schiavitù l'umanità intera, mentre il secondo cercava di creare uno Stato potente» che conduce, inevitabilmente, alla «schiavitù del popolo». Nel secondo capitolo Payne analizza la «natura della mente nichilista», descritta come il prodotto finale di un lungo sviluppo storico che s'inizia con la figura dell'eroe romantico, tormentato dinanzi all'incedere della società industriale, dove «l'immaginazione non ha posto e tutto è calcolato con leggi matematiche» (p. 44). La fisionomia del terrorista-nichilista per Payne è quella che Dostoevskij illustra nei Demoni, non solo in rapporto al tema della violenza, ma soprattutto rispetto al tema della finzione. La figura del nichilista si presenta ancora con il gesuita Leo Naphta, uno dei personaggi della Montagna incantata di Thomas Mann, per il quale occorre «incutere il terrore nel mondo per salvare il mondo» (p. 54), e con Chang Hsien-chung
L’unità italiana del progetto MELA insieme al Dottorato in Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna organizzano un ciclo di conferenze dal titolo "Tempo, memoria e diritto penale". I Seminari in programma, in lingua inglese, francese, spagnola e italiana incrociano sguardi e prospettive disciplinari differenti, cercando altresì di instaurare un dialogo tra studiosi e pratic
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Rassegna di diritto pubblico europeo, n.2/2012, 19-45, 2012
Altre Modernita Rivista Di Studi Letterari E Culturali, 2011
Governare la paura. Journal of interdisciplinary studies, 2009
Diritto Penale Contemporaneo 4, 114-117, 2018
Il liuto e i libri. Studi in onore di Mario Sabattini, a cura di Magda Abbiati e Federico Greselin