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2020
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15 pages
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In this paper, I present haptic perception as a general attitude towards life and, then, as an approach to philosophy. Within this framework, I propose "ecological" aesthetics not to be understood as a specific domain dealing with natural environment, but as a comprehensive paradigm that has to do with the sentient being in terms of feeling/thinking. Therefore, ecological aesthetics also involves ontology, epistemology and ethics, since these domains, rather than detached, are just different. Ecological aesthetics is based upon an ecological logic, which is not the formal logic of isolated items but a participatory logic, calling for attention, intimacy, and care. In order to illustrate this approach, I will review some of the main issues I have developed in my latest book, Estetica ecologica. Percepire saggio, vivere corrispondente ("Ecological Aesthetics. Perceiving wisely, living correspondently"), where a relational model of feeling/thinking, that is, perceiving, is proposed. Here, differences are not predetermined but interstitial, made along the relational process of the experience. It follows that perception is always in action and movement; hence, the corresponding ontology is not a fixed ontology of objects, but a fluid meshwork composed of lines.
Articolo divulgativo apparso sulla rivista Prometeo
Aisthesis 13(1): 181-192. FUP, 2020
Focus su "Estetica ecologica. Percepire saggio, vivere corrispondente"
Firenze University Press eBooks, 2007
Prima parte Approcci filosofici Fabrizio Desideri, Il nodo percettivo e la meta-funzionalità dell'estetico Giorgio Maragliano, Tangibili lontananze Filosofia ed estetica del tatto Alessia Ruco, Sensi e arti in Plessner: tra Kunstwissenschaften ed estesiologia Massimo Palma, Percezioni Alterate e Moderne.Walter Benjamin e l'Hashish Elena Massarenti, Teoria della percezione ed estesiologia nella riflessione di Mikel Dufrenne Gianluca Valle, Pensare l'esperienza. Maldiney lettore Di Hegel Seconda parte Dialoghi con la teoria della percezione Riccardo Martinelli, Teoria dei suoni e antropologia: la percezione musicale nella psicologia della Gestalt Pietro Kobau, L'eredità di Gibson e lo "enactive approach" Marianna Bergamaschi Ganapini, Modularità e percezione diretta. Una critica a Fodor Lorenzo Bartalesi, La dimensione cognitiva dell'attenzione estetica Terza parte La percezione e le arti Alice Barale, Scovare l'invisibile: percezione e immagine in Aby Warburg Massimo Baldi, Del rapporto tra il linguistico e il percettivo all'interno dell'oggetto poetico Pina De Luca, La parola che porta tempesta. Sinestesia e puro sentire nella poesia di Rilke Francesco Galluzzi, La pittura dell'animale. Kojève su Kandinsky Andrea Mecacci, Impercettibilmente pop. La "second-hand reality" estetica di Warhol Nella terza parte, infine, vengono indagati alcuni momenti in cui artisti contemporanei hanno esemplarmente affrontato il nesso tra la loro pratica espressiva e l'articolazione della percezione (la dialettica tra linguisticità e percettività nel testo poetico, con esemplare considerazione dell'opera di Zanzotto; l'intreccio di riflessione, concretezza e astrazione che sta al centro del confronto tra Kojève e Kandinskij; gli ordini della realtà nella ricerca figurativa di Warhol). Nell'arco dell'anno accademico 2005-06 il progetto ha coinvolto studiosi delle
Rivista di Estetica, 2020
In this paper, we aim to show how flavors – specifically food flavors – and the atmospheres they help create have a strong sociopolitical value. Smells are here dealt with as vector elements inscribed in the collective space; they, on the one hand, affect the way in which refusal or acceptance occur and, on the other, mold perceptual and fruition model. By «aromatic aesthetics», we refer to the dimension in which smells are related to peculiar atmospheric policies. Stemming from this framework, we present the notions of sterilization, deodorization, and flavoring anew in the light of bodily, sensory and cognitive effects on the individual and on the relations with the surrounding world, particularly with food. The concoction of synthetic flavor mixtures and its subsequent perception cause atmospheric manipulations able to affect both collectively and individually the sense of smell. In contrast to this aggressive and standardizing practice, we try to outline an alternative approach based on the idea of engagement aiming to contribute to a complete ecological aesthetics.
2016
The subject of the article concerns the use of video to document the constitution and the production of a judgment of taste. Far from neurological or psycho-physiological concerns, the article is based on ethnomethodological premises to empirically study some basic philosophical themes: how a judgment of taste based on subjective and personal experience can aspire to a level of objectivity? In what way a judgment based on subjective and personal experience can aspire to a level of generality, that is, how are categories and formulations shared and acknowledged in a circle of mutual recognition? In what way can a judgment based on subjective and personal experience aspire to a level of commonality? The case empirically analyzed concerns the recognition of an olfactory object in a group of untrained tasters. The objectivity of judgment, the object recognition and the inter-subjectivity of experience are the features of the tasting and the basis of the judgment of taste that a multimod...
Studi sulla Formazione, 2014
Dell'utopia romantica A maneggiare oggi il termine estetica si corrono molti rischi indubbiamente. E non solo riguardo al significato che questo termine porta ambiguamente con sé ma anche per l'insidia morale che esso implica di fronte agli imperativi dell'etica, da sempre, almeno sul fronte educativo, privilegiata rispetto ad esso. Un altro rischio tuttavia è insito nella problematicità del termine stesso che, a seconda che se ne privilegi l'interpretazione filosofica o artistica o puramente fisica, conduce in luoghi molto diversi. E, a sua volta, anche ciascuna delle accezioni sopracitate può condurre in luoghi molto diversi. Oggi si usa il termine estetica come contenitore per ragionamenti che possono riguardare il design di un autoveicolo, un linguaggio specialistico, una filosofia delle forme e così via. Occorre dunque cercare di fissare alcuni elementi di orientamento in un'epoca al tempo stesso così apparentemente devoluta all' estetica eppure al tempo stesso così poco preoccupata per esempio di un'educazione estetica, come a suo tempo lo erano state civiltà o grandi movimenti culturali. La verità è che nell'epoca del "mostruoso", come l'ha ben definita Peter Sloterdijk 1 , riferendosi a una tendenza sempre più pronunciata verso forme di vita ma anche verso forme espressive sempre più smisurate e disarmoniche, richiamarsi ad una preoccupazione estetica appare da un lato incredibilmente urgente e, al temo stesso, incredibilmente complesso. Ed etico. Il dominio incontrastato o debolmente contrastato della cinica ragione tecnica e dei suoi calcoli ha sempre più posto fuori gioco, fuori orizzonte, fuori epoca addirittura, i diritti analogici del mondo. La struttura analogica del tutto, quella appunto guidata da relazioni di ordine estetico, di affinità, di corrispondenza, di armonia. Ma ancor più ciò che le soggiace, cioè a dire il legame sottile, di influenzamento simbolico, di consonanza qualitativa tra le sostanze e gli esseri. Tutto questo, ampiamente sconfitto da una ragione tesa soltanto a rendere conto del dominio del disponibile e della sua razionalizzazione più redditizia, ha posto definitivamente nell'angolo l'attenzione estetica,
Riassunto. Sono presentati alcuni aspetti del modello dissipativo quantistico del cervello traendo spunto dalla trama del film Transeuropae Hotel di Luigi Cinque. Il cervello è descritto come un sistema aperto, in continuo scambio con l'ambiente in cui è inserito. Nel modello, come nel film, antinomie quali informazione/conoscenza e sentire/sapere si dissolvono nell'esperienza estetica, la connessione favorevole tra "me e l'oggetto", che caratterizza la nostra dimensione esistenziale.
Education Sciences Society, 2015
h e organicistic thinking that characterized the era of Bildung has not disappeared, but it has continued to develop and today it is experiencing a profound rethinking with the epistemology of complexity. h is latter allows to credit the idea of the work of art as a living form, as an organism capable of composing, in an harmonic structure, the dense network of relationships and contrasts that characterize the human experience, intensifying this one and encouraging the development of thought. h e paper aims at highlighting how the thought of complexity allows to redei ne the themes of the Bildung period and how, now as at that time, the organicistic thought appears the most suitable to combine science and humanism, restoring value to the ethical and educational dimension of the aesthetic experience. Riassunto: Il pensiero organicistico che aveva caratterizzato l'epoca della Bildung non è scomparso, ma ha continuato a svilupparsi e oggi sta conoscendo un profondo ripensamento con l' epistemologia della complessità. Questa permette di riaccreditare l'idea dell' opera d'arte come una forma vivente, come un organismo capace di comporre in una struttura armonica la i tta rete di rapporti e contrasti che caratterizzano l'esperienza umana, intensii candola e incoraggiando lo sviluppo del pensiero. Il contributo si propone di evidenziare come il pensiero della complessità permetta di ridei nire i temi cari al periodo della Bildung e come, ora come allora, il pensiero organicistico appaia il più idoneo per conciliare scienza e umanesimo, riavvalorando la dimensione etica ed educativa dell' esperienza estetica.
PsicoArt, 2015
The tactility is the place of the relationship between the senses, area of interaction of the faculties involved in every constitutive act of our perceptual intelligence. It is a feeling from within , that knocks out the equation “hand-touch” responsible for an exploration of the surface. In the same way, the practices of digital technologies are far from instances of body. In the early decades of the last century, in the French area, an address of experimental psychology, the metapsychics, has theorized about the intelligence of the senses and the sensible ulteriority.
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Note di Pastorale Giovanile, 2022
Antonio Banfi, Emanuele Stolfi, Massimo Brutti (cur.), Dall’esegesi giuridica alla teoria dell’interpretazione: Emilio Betti (1890-1968), coll. «La cultura giuridica. Testi di scienza, teoria e storia del diritto», 8, Roma TrE-Press, Roma, 2020
Premio Tesi di Dottorato, 2019
Il senso impervio. Vette e abissi dell'interpretazione estrema, 2023
AbiTO Abitudini estetiche e arte pubblica Il caso Torino, 2024
Im@go. A Journal of the Social Imaginary, 2015
«Circula. Revue d'idéologies linquistiques», 17-18, 2023
A corps perdu: Limiti, costruzioni, intensità del corpo, 2020
Estetiche della percezione, 2007