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2024, Il populismo contemporaneo, le sue attinenze con la filosofia politica tra dogmatismo e scetticismo ed i suoi limiti teleologici di azione
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The aim of this essay is to analyze the debate on ‘direct democracy’ that has arisen from the rise of populist movements, which place the concept of ‘sovereignty of the people’ at the basis of their political initiatives; the article will analyze the development of the idea of ‘electoral expression’ by examining some fundamental aspects in the history of political thought, from the Greek concept of stasis that constituted a “negative pole”-the expression of the vote was seen as a fracture of the unity of the polis, examined by Nicole Loraux and more recently by Giorgio Agamben-to the utopian socio-political considerations of the contractualisms of the modern age, aimed at the creation of an “ideal society,” which analyzed the positive state in light of considerations typical of moral philosophy (the constitution of a society based on law and at the same time “just”), contrasted with theories of the State of Nature, partially configured on the basis of travel reports compiled in the seventeenth and eighteenth centuries concerning non-European communities. Finally, the concept of the “will of the people” theorized by Pufendorf and Rousseau will be analyzed, which based on the view of the expression of a unanimous vote effectively ruled out the existence of political minorities, leading to Tocqueville and Maistre's considerations of the “real sovereignty of the people”.
La repentina diffusione del populismo negli ultimi 80 anni ha provocato da una parte la piena consapevolezza della presenza del fenomeno, dall’altra ha facilitato l’abuso giornalistico e mediatico del termine 'populista'. Nel tentativo di promuoverne un lecito utilizzo e di limitarne l’abuso, cerchiamo di comprendere cosa significhi essere populista focalizzando l’attenzione sul suo linguaggio, ipnotico e teatrale, prendendo come esempio il caso italiano e facendoci guidare dal Professor Marco Tarchi.
In Il populismo tra storia, politica e diritto, a cura di R. Chiarelli, Soveria Mannelli, 2015, pp. 275-288.
ARCHEO , 2018
Discussione su modi, luoghi, senso della partecipazione popolare alla vita politica nella Roma tardorepubblicana alla luce del libro La Forza del Nome
The work aims to show that the V–VI centuries Greek philosophy on language elaborated the three very different notions of “language”, “epistemic ordinary language” and “logical language”. Pyrrhonian skepticism used the appeal to language (speech, use of words) to contrast the philosophy of language of the Sophists, which attributed an epistemic role to ordinary language; and the logical language constructed by dogmatists, based on the epistemological criterion of determinacy, known as “semantic univocity”, and which must not be confused with ordinary language.
Unicopli, 2019
Il populismo è oggi al centro del dibattito politico e culturale, e Gramsci-soprattutto grazie agli importanti scritti di Ernesto La-clau e Chantal Mouffe-è uno dei principali autori chiamati in causa dai sostenitori o detrattori di questo nuovo approccio alla politica. Intorno alle questioni del populismo in Gramsci e del Gramsci mag-giormente "usato" dai populisti si confrontano nel volume autrici e autori di diversi "specialismi", e anche di opinioni non sempre coincidenti, che danno vita a una vivace discussione sia sull'autore dei Quaderni del carcere e su alcuni suoi concetti fondamentali (na-zionale-popolare, egemonia, nazione, Risorgimento), sia su alcune esperienze di "populismo di sinistra" contemporanee-in particola-re quella di Podemos-che anche a Gramsci fanno riferimento.
Il momento populista. Ernesto Laclau in discussione (a cura di Fortunato Maria Cacciatore), 2019
Questo lavoro esplora in maniera critica l'evoluzione storica di due concetti centrali in tutto il corpus di Ernesto Laclau: populismo ed egemonia. Dal punto di vista analitico e strategico tuttavia, questa lettura genealogica evidenzia una serie di incongruenze. A risultare particolarmente problematica è la prossimità concettuale tra i due concetti, che fa venir meno la loro forza esplicativa e politico-strategica. Il testo offre una nuova interpretazione che distingue chiaramente il populismo dall'egemonia, riformulando contestualmente le nozioni di tempo e spazio in Laclau. Egli infatti le concepisce in termini singolari e antinomici. Viene proposto in questo senso un ritorno a Gramsci per pluralizzare la forma di concepire tempo e spazio.
La parola "populismo" ha ormai invaso il gergo politico e giornalistico, e non meno l'immaginario politico. Come spesso accade in quest'epoca di falsificazione del linguaggio e del pensiero, le parole si affermano prima ancora dei loro contenuti. Come simulacri, evocano immagini di mali da temere o beni da sperare, ma difficilmente contenuti su cui esercitare il senso comune. E così si accusa l'avversario politico di "populismo" (senza offesa per il popolo, si intende…); e così ci si dichiara orgogliosamente "populisti" (recto sensu, si intende…); e così si distinguono populismi di destra e populismi di sinistra (buoni o cattivi all'occorrenza, si intende). La riflessione politologica si è data assai da fare per tentare di tratteggiare i confini evanescenti della nuova formulazione del lemma. I risultati ottenuti sembrano però poco confortanti: il populismo pare effettivamente un fenomeno sfuggente e indefinibile. Proprio questo mostra la serietà della riflessione: in ambito scientifico, si sa, il risultato atteso è sempre un'incognita. Ma purtroppo mostra anche la disinvoltura delle grandi agenzie culturali, che spargono parole d'ordine ed evocano représentations collectives avendo cura di tutto fuorché della realtà. L'aspetto più interessante emerso dal dibattito sul populismo non è dunque quello definitorio (la sua pars destruens, in realtà). È piuttosto quello storico, che tenta di rintracciare i precedenti più seri e più solidi, soprattutto ottocenteschi e novecenteschi, di un fenomeno che nondimeno va preso seriamente; e che offrono in effetti utili chiavi interpretative. Prima che al movimento populista russo e ai vari populismi europei e sudamericani che hanno attraversato il Novecento, la mente non può non correre all'ottocentesco People's Party americano, più prossimo, benché a sua volta lontanissimo, dall'attuale populismo occidentale. É proprio all'America, infatti, che
Recensione a M. Revelli, Dentro e contro. Quando il populismo è di governo, Laterza, Roma – Bari, 2015.
Doctor Virtualis, 2008
Dal Pra e lo scetticismo medievale 59 Riccardo Fedriga Dal Pra e lo scetticismo medievale [1]
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Spartaco Pupo, Lo scetticismo politico. Storia di una dottrina dagli antichi ai giorni nostri, Mimesis, Milano-Udine 2020, pp. 416, 2020
Democrazia e diritto, 2020
Roberto Tufano, 2017
Im@go. A Journal of the Social Imaginary, 2017
POWER AND DEMOCRACY Rivista internazionale di Politica, Filosofia e Diritto, 2022
Il Mezzogiorno italiano: Riflessi e immagini culturali del Sud d’Italia / El Mediodía Italiano: Reflejos e imágenes culturales del Sur de Italia (a cura di Carmen F. Blanco Valdés, Linda Garosi, Giorgia Marangon, Francisco J. Rodríguez Mesa), 2016
A New Thinking about ‘res’. Roman Taxonomies in the Future of Goods (ANTARES), a cura di M. Falcon, Napoli,, 2022
Consulta OnLine, 2019