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2022, Reti medievali e-book
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Il saggio tenta una panoramica sull'impatto economico e sociale dei prelievi signorili di natura non fondiaria, intendendo con ciò tutti i drenaggi di ricchezza in cui svolgeva un ruolo determinante l'esercizio di poteri coercitivi e perseguendo un approccio macro e geo economico, attento soprattutto alla redistribuzione della ricchezza sul territorio. Dopo un inventario delle diverse tipologie di prelievo signorile, propone una ricognizione per 4 macroaree (1. l'arco alpino e appenninico; 2. le aree marginali; 3 le aree in espansione del Sud e la Sicilia: 4. l'Italia padana) con focus sui prelievi che appaiono di maggiore impatto. Cioè: pedaggi e altri diritti sugli scambi; controllo delle risorse collettive; oneri personali, militari e civili; e inoltre le imposte, monopoli o tributi fiscalizzati da istanze statuali ma concessi ai signori in varie forme di delega, non ubiquitari, ma talvolta importanti. A proventi giudiziari, diritti sulla circolazione delle terre e delle persone, tributi negoziali o al limite del fondiario, sono dedicati solo alcuni cenni. The essay attempts a survey of the economic and social impact of non-landed levies, meaning by this all the drainages of wealth in which the exercise of coercive powers played a decisive role. It follows a macro and geo economic approach, paying particular attention to the redistribution of wealth on the territory. After an inventory of the different types of levies, it proposes an overview for 4 macro-areas (1. the Alpine and Apennine areas; 2. the marginal areas; 3 the expanding areas of the South and Sicily: 4. Po Valley), with a focus on levies that appear to have the greatest impact. That is: tolls and other charges on trade; control of collective resources; personal burdens (military and civil); and also state taxes, monopolies or tributes belonging to the state and granted to the lords in various forms of delegation, not ubiquitous, but sometimes important. Only a few hints are dedicated to judicial proceeds, rights on the circulation of land and people, and tributes on the borderline with the landed-based ones.
Fra le possibili opzioni interpretative dell'art. 32, co. 1, n. 2 del d.P.R. n. 600/1973, quella di escludere l'utilizzazione "critica" dei dati bancari (versamenti e prelevamenti) e di considerarli, invece, come la fattispecie di una presunzione legale limita le responsabilità dell'amministrazione, ma è anche meno aderente al testo e all'effettivo valore indiziante di tali dati. Peraltro, da tale scelta è derivata la necessità di successivi interventi della Corte costituzionale, l'ultimo dei quali, pur muovendosi sempre nella logica delle presunzioni legali, potrebbe costituire la premessa per un'auspicabile riconsiderazione della disciplina. SOMMARIO 1. La ricognizione. L'evoluzione della disciplina 2. La focalizzazione. Le indagini finanziarie 2.1 Accertamenti fra automatismi e applicazione selettiva 2.2 Giustificazione della "presunzione legale" sui prelevamenti 2.3 Giurisprudenza della Corte costituzionale 3. I profili problematici. Valutazione e prospettive future 1. La ricognizione. L'evoluzione della disciplina La sentenza della Corte costituzionale 6.10.2014, n. 228 segna una nuova tappa nell'evoluzione di una disciplina che ha subitoper via legislativa o a seguito di interventi della Cortepiù di un cambiamento nel tempo.
Aestimum, 2010
I processi di urbanizzazione rispondono ad una molteplicità di stimoli (economici, sociali, politici), coinvolgono diverse sfere decisionali, pubbliche e private, e il risultato visibile, soprattutto intorno alle aree periurbane, è che in porzioni di territorio sempre più vaste, le aree rurali si frantumano e si ritirano fino a scomparire. Il fenomeno di sottrazione di suolo all'agricoltura è d'altro canto la sintesi di dinamiche che si dipanano su più livelli, coinvolgendo non solo il piano economicoestimativo, ma anche gli schemi urbanistici, le norme sul governo del territorio, i meccanismi di finanziamento delle amministrazioni pubbliche fino alle forme di raccolta del consenso e di gestione dei mandati elettorali. Ma se gli aspetti regolatori e le scelte politiche di governo del territorio chiamano in causa questioni attinenti il funzionamento e l'architettura della macchina amministrativa, nonché il disegno socio-politico (se ne esiste uno) che guida le decisioni pubbliche, qui si vuole discutere dell'elemento che costituisce il punto di riferimento delle scelte economiche in materia di uso del suolo, ossia la formazione del valore. Si tratta infatti dell'impulso che ha fatto sì che nel corso degli ultimi decenni il territorio andasse incontro ad una progressiva urbanizzazione a cui però non corrisponde alcun segnale di mercato che faccia emergere il carattere di scarsità assunto da un bene irriproducibile qual è il suolo agricolo. Sicuramente la formazione del valore costituisce elemento non trascurabile neppure dalle scelte pubbliche così come è normale che la creazione di valore costituisca un elemento degno della massima attenzione nella regolazione urbanistica in quanto possibile strumento di elevazione del livello di benessere sociale. Ma il processo di trasformazione del territorio si caratterizza anche per il fatto che coinvolge un vasto elenco di esternalità, positive e negative, che a pieno titolo devono, o dovrebbero, rientrare nei criteri di scelta di uso del suolo a fianco del valore dei diritti appropriabili. La stessa analisi costi/benefici fonda la sua ragion d'essere proprio nella determinazione di tutte le componenti che incidono sulle funzioni di utilità e che le scelte pubbliche devono saper tenere in debito conto.
La realità nel mutuo
Umberto Prencipe, 1879 - 1962, 2009
La Roma di fine Ottocento, vivace capitale della nuova Italia, è il luogo della formazione di Umberto Prencipe, che descrive in maniera vivissima nei Ricordi autobiografici gli ambienti artistici
Pio Monte della Misericordia. Il patrimonio storico e artistico II, 2020
This paper (pg 538 - 571) aims to explore and illustrate for the first time the meaningful display of the silver artifacts in the collections of the Pio Monte della Misericordia in Naples.These works of art are kept in the permanent storage halls of the museum’s monumental building. Mainly belonging to noble brotherhoods of the past centuries, these 16th - 19th century liturgical treasures are a testament to the high quality of Neapolitan craftsmanship, as well as a tribute to the evolution of the artistic taste of patrons and donors.
M. L. Manca, M. R. Picuti, M. Albanesi, Il santuario umbro-romano a Cancelli di Foligno. Archeologia a scuola, Perugia, 2014
SOMMARIO: 1. Legge di stabilità e consulenza finanziaria. -2. Le mobili frontiere della consulenza finanziaria. -3. Chi abita oggi il mondo della consulenza finanziaria. -4. L'Organismo di vigilanza e tenuta dell'Albo unico dei consulenti finanziari: un primo bilancio. -5. Riforma dell'Albo unico e riforma delle procedure di risoluzione stragiudiziali in materia di attività e servizi finanziari. -6. Dal vecchio al nuovo Organismo. -7. Dalle mobili alle nobili frontiere.
Finanziamenti immeritevoli
Singolare tesi delle Sezioni Unite della Corte di cassazione sulla immeritevolezza del contratto atipico. Non solo detta a vanvera : che il contratto immeritevole è quello che contrasta con i principi di solidarietà, parità e non prevaricazione, ma soprattuto senza la conoscenza delle nozioni di base del diritto, e cioè che non è necessario che il contratto immeritevole contrasti con norme positive, ma è sufficiente che leda i principi cardine della Costituzione, ossia gli articoli 2, 4, 41, 47. Come se i principi espressi da quegli articoli non fossero, per l'appunto, norme positive. La sentenza si segnala altresì per una divertente serie di altre amenità di cui troverete commento.
Alle Foci del Medoacus Minor, studi e ricerche di storia e archeologia, 2011
Risulta evidente dalla lettura del materiale numismatico rinvenuto a Campagna Lupia nel corso degli anni 1 , un'eccessiva dispersione dei reperti su tutto il territorio comunale. Ciò determina una costellazione senza so-luzione di continuità di ritrovamenti erratici estremamente eterogenei, sia dal punto vista cronologico che da quello tipologico, su un'area geograficamente molto vasta che risulta oltre modo difficile da giustificare. L'incertezza circa l'esatta localizzazione del-la maggior parte dei rinvenimenti monetali, si ricollega parzialmente a quanto appena detto, che va ad influire in modo negativo sulla memo-ria degli scopritori dei reperti, i quali non riesco-no più a circoscrivere il punto di ritrovamento, soprattutto quando si tratta di più monete, rin-venute in più zone relativamente limitate come possono essere ad esempio delle proprietà fon-diarie 2. Per tutti questi motivi risulta attualmente im-possibile tracciare una mappa precisa dei ritrova-menti monetali campagnalupiensi, che potrebbe rivelarsi estremamente utile nel caso in cui potes-simo disporre appunto dell'esatto luogo di rinve-nimento. Purtroppo molto spesso, eccezion fatta per i survey organizzati, l'interesse per il dato ar-cheologico si riduce al mero reperto materiale, con grave danno per le potenzialità scientifiche del reperto stesso 3 , che viene dunque estirpato dal proprio contesto senza che lo vi si possa mai più ricollocare 4. Le conseguenze di tutto ciò ri-sultano evidenti ed irreversibili e si possono rias-sumere nell'incapacità, dal punto di vista scien-tifico, di inserire il reperto monetale all'interno di un tessuto storico e archeologico del territorio con la finalità di poterne sfruttare le indicazioni cronologiche ed economico-sociali tipicamente suggerite dalla disciplina numismatica. Riteniamo in ogni caso doveroso affrontare per la prima volta tale spinoso problema, cer-cando di ricavare indizi non dalla disponibilità di informazioni, come generalmente si è soliti fare, bensì dalla carenza delle stesse, al fine di proporre in questa sede una nostra ipotesi in-terpretativa. Come detto, l'unico dato certo di cui dispo-niamo è quello di una distribuzione su larga parte del territorio comunale di rinvenimenti monetali sporadici superficiali o post aratura. Partendo dunque da tale dato abbiamo svilup-pato una ricerca delle possibili cause di una si-tuazione tanto singolare. Dando per scontato che, per motivi sia psico-logici che sociologici, nessuno getta mai via le monete di proposito, tanto meno quelle di mag-gior valore, non possiamo pensare che in un insediamento come quello che poteva essere in antichità Campagna Lupia, con densità demo-grafica ben inferiore a quella delle coeve città, le persone perdessero in continuazione monete, per di più senza preoccuparsi di recuperarle 5. Un'ipotesi plausibile sulla copiosa e disor-dinata distribuzione dei rinvenimenti mone-tali, sulla scorta di quanto già riscontrato in altri contesti archeologici 6 , ci può venire dalla lettura dell'ambiente, dalla storia geologica e geografica del territorio 7. Nei considerevoli sconvolgimenti geologici, sia naturali che ar-tificiali, che hanno interessato il territorio nel corso dei secoli, crediamo di poter riconoscere, almeno parzialmente, la causa della distribuzio-ne a macchia d'olio dei rinvenimenti. I muta-menti nella conformazione della stratigrafia di Giulio Carraro La dispersione dei rinvenimenti monetali
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Emilio Molaro, 2017
Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik, 2002
Rivista del Collegio Araldico, 2023
Vivavoce, Rivista d'area dei castelli romani 97 (dic genn 2010) pp 6-9
Archeologia e antropologia in dialogo. Lo scavo nella Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo di Nosedo (Atti dell’incontro di studio, Milano, 17 dicembre 2014), a cura di F. MATTEONI, S. LUSUARDI SIENA, Milano 2017, pp. 49-54., 2017
Rivista di diritto civile, 2023
Appunti Numismatici, II quaderno di numismatica a cura del CNRL, 2017
Il cavaliere longobardo di Monticello di Fara a cura di Claudia Cenci, 2022
LO STATO DELLA CITTÀ. NAPOLI E LA SUA AREA METROPOLITANA, 2016