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2023, Quaderni Coldragonesi
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Questo articolo esplora la complessità della ricerca genealogica e storica, attraverso due casi esemplari: il ritrovamento dell'atto di morte di Carlo Trillò e la testimonianza di Marcello Creti. Il primo, un documento genealogico autentico ma fuorviante, permette di riflettere su come anche le fonti più attendibili possano condurre a interpretazioni erronee se non analizzate con attenzione. Il secondo caso, quello di Marcello Creti, illustra come una testimonianza orale possa mescolare verità e vanterie personali, portando a una narrazione che richiede discernimento critico. Sebbene Creti abbia "inventato" un contatto con Ettore Majorana, le altre sue affermazioni trovano riscontro nei documenti storici, insegnandoci l'importanza di setacciare e confrontare le fonti, senza scartare a priori dettagli apparentemente dubbi. L'articolo invita il ricercatore a esercitare un approccio rigoroso e riflessivo, paragonando il lavoro genealogico e storico a quello di un cercatore d’oro che, pazientemente, seleziona ogni frammento alla ricerca di verità nascoste.
Storico e genealogista, è dottore magistrale in Scienze storiche e orientalistiche all'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna (con votazione di 110/110 con Lode). I suoi interessi spaziano in svariati campi: dalla storia sociale alla public history, dalla genealogia alle nuove frontiere della digital history, dall'archivistica all'antropologia storica. Il suo lavoro di tesi magistrale, dopo un consistente lavoro di ampliamento, ha dato vita alla prima Mappatura generale di archivi, risorse e strumenti per la ricerca genealogica in rete: il progetto, che verrà regolarmente aggiornato, è in fase di pubblicazione sul sito internet dell'Archivio di Stato di Modena (Ministero della cultura). È socio aderente dell'Istituto araldico genealogico italiano (Bologna), è socio ordinario dell'AIPH-Associazione Italiana di Public History (Roma), dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano (Roma)-Comitato territoriale di Bologna, dell'Istituto «Domus Mazziniana» (Pisa), dell'Istituto Alcide Cervi (Gattatico, Reggio nell'Emilia), dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena (Modena) e del Gruppo di studi Savena Setta Sambro (Monzuno, Bologna).
Heritage è una parola inglese che abbraccia ciò che in italiano probabilmente definiremmo il patrimonio storico, culturale, artistico e naturale di un luogo (le patrimoine per i Francesi). Si tratta di un concetto che nella geografia umana anglosassone ha dato vita a un ricco filone di studi che ha esplorato il ruolo del LpassatoM nella produzione di quelle che potremmo chiamare le Lgeografie della memoriaM: i luoghi in cui un certo tipo di LstoriaM viene commercializzata e consumata (come le aree Lgen-trificateM, i parchi tematici, le rievocazioni in costume di eventi storici nelle piazze), e i Lluoghi della memoriaM (monumenti, parchi, musei) dove si commemora selettivamente il passato di una comunità (locale, nazionale, globale). In questo Capitolo partiremo dando una definizione di heritage per mostrare come spesso sia concepito come una vera e propria risorsa di capitale economico e culturale. Discuteremo quindi la relazione tra heritage e economia per mettere in luce come il patrimonio storico, naturale e culturale contribuisca alla rappresentazione e alla commercializzazione di immagini e identità di luoghi, e per suggerire che tali immagini hanno un significativo impatto sui paesaggi urbani contemporanei. Infine prenderemo in considerazione i Lluoghi della memoriaM per mettere in evidenza come i geografi possano contribuire allManalisi critica di monumenti e musei, offrendo un punto di vista complementare rispetto alla storia e alla storia dellMarte, i due campi del sapere che si sono tradizionalmente occupati di questi elementi del paesaggio.
Introduction to the book
Il lavoro costituisce la prima Mappatura di questo genere in Italia.
Notariato, 2014
Nell’attuale era digitale si pone sempre di più l’esigenza di conservare in sicurezza e di avere il controllo del proprio patrimonio digitale. Gli strumenti, che possono essere utilizzati per disporre della propria eredità digitale, sono il testamento, il mandato post mortem exequendum e l’istituto dell’esecutore testamentario.
The paper, starting from participating in the European research project "MoMoWo" (Modern Movement Women), aims to propose the use of chronological sequences and "families" of projects as a tool for the interpretation of the gender studies and the overcoming of the division between the history of architecture and the history of design
LA RICERCA FOLKLORICA, vol. 57, Aprile 2008, p. 87-95, ISSN: 0391-9099
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DDD, Nuove Tecnologie, Multimedia e standard grafici …, 2001
Nobiltà. Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini cavallereschi, 2023
Archeologia e Calcolatori, 2011
D. Cavallotti, D. Lotti e A. Mariani, Scrivere la storia, costruire l'archivio. Note per una storiografia del cinema e dei media, Meltemi, 2021, pp. 417-429, 2021
Confluenze. Rivista di Studi Iberoamericani, vol. X, n. 1, pp. 166-196, 2018
MD Journal, 2018
Marco De Cristofaro, 2024
Atti della Società Ligure di Storia Patria, 1995
Instrumenta Inscripta V. Signacula ex aere: aspetti epigrafici, archeologici, giuridici, prosopografici, collezionisti, a cura di A. Buonopane, S. Braito, coll. C. Girardi, Roma 2014, pp. 363-382.