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2024, Urbaniana University Journal, LXXVII, 2
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Negli ultimi anni il dibattito filosofico sull’intelligenza artificiale (IA) si è riacceso a causa delle sorprendenti performance di cui si sono dimostrati capaci gli attuali sistemi sviluppati nell’ambito della IA generativa. Si è tornati a discutere negli ambiti più disparati se sia corretto parlare di intelligenza nel caso di questi sistemi e di ciò di cui dovremmo preoccuparci, senza cedere a letture fantascientifiche, pensando al futuro delle nostre società. Con un focus come questo si vuole proporre uno sguardo realistico su ciò che rappresenta l’IA oggi. Si è chiesto ad alcuni filosofi, teologi e informatici (Nello Cristianini, p. Anselm Ramelow, Luca Marconi e Federico Cabitza, Paolo Fornari e Ardian Ndreca) di riflettere, a partire dai propri ambiti di studio, su alcune tematiche di particolare rilievo, che spaziano da ciò che realmente sono gli attuali sistemi di IA alla possibilità di considerarli intelligenti o capaci di decisioni morali, dalle opportunità e i rischi connessi alla loro presenza (sempre più pervasiva) all’essenza della tecnica da cui si originano. Cf. https://www.urbaniana.press/fascicolo/uuj-2024--2/10099
2017
A few weeks later than expected, due to the large number of scholars taking part and the rigorous revision of the contributions, two of a series of themed issues following the FAM 2015 International Call For Papers have now been published. The Call was divided into three general sections on different themes (City, Theory, and Education) within which the same number of editors (Enrico Prandi, Lamberto Amistadi, and Giuseppina Scavuzzo) created specific sub-themes, (respectively “Smart design for a Smart city”, “Dispositio and Architectural Composition” and “Building and/is Building Ourselves. The complex relationship between architecture and education”) turning them into orientation papers, subsequently coordinating the peer review phase to finally select the articles to appear in a magazine issue (in some cases more than one), with an introductory essay. The Call attracted a hundred or so international contributions of which 35 dealt with the “City” theme, 31 “Theory” and 29 “Educat...
FrancoAngeli, 2023
La maggior parte del patrimonio architettonico italiano è racchiuso nei piccoli centri. Questi ultimi, esclusi dalle grandi trasformazioni del dopoguerra, conservano nel patrimonio architettonico inalterato l’identità di un luogo. La rete delle piccole città della costa ionica siciliana è il perfetto campo d’indagine per una ricerca che mira a sperimentare le potenzialità del disegno. Questi piccoli centri conservano, infatti, l’identità culturale e architettonica di questa porzione di Sicilia; affondano le radici nel medesimo substrato economico e culturale, ed hanno conservato, almeno in parte, un linguaggio autoctono tanto nell’architettura che nella struttura morfologica urbana. La ricerca che le riguarda è stata progettata per essere sostenibile. Essa tiene conto non solo dell’accrescimento della conoscenza scientifica, tramite la nuova documentazione, ma coinvolge l’ambito sociale e, indirettamente, quello economico. In primo luogo la ricerca amplifica la visibilità dei centri utilizzando una strategia comunicativa comune che rappresenta le città come i nodi di un’unica rete. In secondo luogo la “comunicazione ampia” e “attrattiva” coinvolge un pubblico vasto e incrementa consapevolezza del valore del patrimonio e il senso di appartenenza delle comunità locali. Rinsaldare il legame affettivo fra la comunità locale e lo scenario urbano è, a mio avviso, il primo passo per un processo di salvaguardia e di conservazione sostenibile. Di fatto la ricerca prova a interpretare alcune esigenze che la valorizzazione di questo territorio richiede: la transizione digitale; le strategie per la comunicazione; l’identità dei luoghi.
2016
Agostino Renna La forma della città / The form of the city Il presente volume Agostino Renna. La forma della città raccoglie un insieme di contributi originali sull'opera e il magistero culturale e di ricerca di Agostino Renna a oltre venticinque anni dalla sua prematura scomparsa. La raccolta di testi qui pubblicata ha l'ambizione di contribuire all'approfondimento scientifico dell'approccio analitico al progetto e di rivalutare il suo contributo collocandolo a pieno titolo tra i protagonisti del dibattito teorico-critico e della rifondazione disciplinare operata a cavallo degli anni Sessanta e Settanta nelle Scuole di architettura italiane. Scomponendo secondo molteplici registri la figura di Renna si è giunti a ridefinirne la vicenda intellettuale e umana. Si è tentato, in altri termini, di riformulare una riflessione scientifica su un'opera e un contributo, troppo a lungo trascurati, rilevanti sia per lo spessore teorico nell'ambito dell'architettura e degli studi urbani, sia per i progetti e l'impegno civile riassunti nel progetto di Monteruscello che la Tesi del 1965 aveva inaugurato.
2019
“I dizionari non sono libri che si scrivono per un giorno. Sono documenti culturali che riflettono mediante il linguaggio uomini, popoli, epoche, nazioni, paesaggi e stili di vita in una determinata situazione storica.” (S. Szlęk: Zur deutschen Lexikographie bis Jacob Grimm. Bern 1999, p. 13, traduzione nostra) In una società globale e digitale che si sta evolvendo in modo rapidissimo, è giusto chiedersi quale ruolo pedagogico e culturale possano svolgere oggi i dizionari. La lessicografia si è sempre più configurata come una disciplina rilevante sia sul piano scientifico che su quello sociale, tanto che la sua importanza è stata ratificata persino dalla politica internazionale, come mostra l’atto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (Dichiarazione di Helsinki, 1975) – ma: quale considerazione godono realmente i dizionari nella società odierna, come vengono utilizzati nei processi di mediazione interculturale? Come fare per valutare l’affidabilità dei dati lessicografici e la loro reperibilità? In un mondo così spesso dominato da mezze verità e fake news, questo tema è di grandissima attualità in particolare per la lessicografia digitale e per chi si ponga obiettivi qualitativi nella raccolta e trasmissione della conoscenza. A partire dai molteplici spunti emersi dai gruppi di lavoro, è stato elaborato un documento contenente "le 15 tesi di Villa Vigoni sulla lessicografia".
Il lungo sciopero degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood nel 2023 aveva tra le sue motivazioni principali i timori che l’uso dell’Intelligenza Artificiale (AI) possa danneggiare queste figure professionali, che potrebbero vedersi sostituite da programmi informatici capaci di (ri)scrivere sceneggiature e di (ri)utilizzare le immagini umane in nuovi film, senza la presenza fisica degli interpreti. Di fatto l’IA è già entrata in modo massiccio anche nell’industria cinematografica, in tutte le fasi della realizzazione di un film. Ma in quali modi specifici essa può veramente sostituirsi all’uomo, e quali sono i vantaggi, ma anche i rischi, di tipo etico, ma anche economico e socioculturale, che comporta per il futuro del cinema? Questo Dossier prende in esame molti esempi di uso attuale dell’IA per discutere le questioni critiche che ha già sin d’ora ampiamente sollevato.
Cinque SI per guarire la giustizia. Diario politico sui referendum, 2022
Votare SI ai cinque referendum del 12 giugno 2022 era nell’interesse di tutti, perché significava lanciare un grido collettivo per pretendere finalmente una giustizia che funzioni. La contro-produttività del “servizio giustizia” non si consuma solo negli archivi polverosi dove giacciono per anni le cause, o nelle vite distrutte degli imputati stritolati dagli errori giudiziari o dai teoremi accusatori campati in aria. Ha ripercussioni nella vita quotidiana. Succede quando le opere di utilità pubblica non si fanno perché chi deve decidere teme di incorrere in qualche accusa temeraria; succede quando la libera iniziativa e il mercato sono sabotati da inchieste prive di giustificazione reale, la cui unica ragione è nell’attacco strumentale; succede quando i miti e onesti rinunciano a far valere i loro diritti, perché sarebbe inutile attendersi rimedio. La giustizia negata lascia ferite profonde nel corpo della società e, nell’Italia di oggi, non c’è persona che non ne abbia esperienza diretta. Sono ferite che hanno deturpato la stessa convivenza sociale e che dipendono da un ordine giudiziario deviato dal suo alveo costituzionale, perché spesso mutato in potere arbitrario esercitato con sacche di pregiudizio e incompetenza non tollerabili. Dagli articoli qui raccolti (con introduzione di Giuseppe Rippa) ed usciti sul sito di «Agenzia Radicale», emerge come i referendum siano una straordinaria occasione per richiedere una inversione di rotta. Un’occasione da cogliere anche per i magistrati e gli avvocati che intendono finalmente scrollarsi di dosso i gravami di una gestione contrassegnata da un marchio di oggettiva inadeguatezza, se non nocività per l’intero Paese. Pur non avendo raggiunto il quorum, i sette milioni di SI ai cinque referendum hanno un peso politico rilevante perché testimoniano la volontà di respingere la barbarie giustizialista che da decenni blocca l'Italia.
in Welfare Space Emilia, a cura di W. Guerrieri e S. Munarin, Linea di confine, Rubiera 2013, pp. 133-136
Medicina e Morale, 1998
La “comprensibilità” di un testo scritto dipende da una serie di condizioni “fisse” od oggettive e da una serie di condizioni “variabili” o soggettive. Le condizioni fisse sono strettamente legate al testo scritto e da esso dipendono direttamente: elementi di grammatica, consecutio temporum, ecc. Le condizioni variabili sono invece legate alle condizioni della persona che legge: il livello di istruzione, l’attenzione, il tono dell’umore, l’interesse per l’argomento letto, ecc. Abbiamo voluto verificare il livello di comprensibilità e di leggibilità dei fogli informativi/consensi informati attraverso l’analisi delle componenti “fisse” sottoposto ai volontari sani presso l’Unità di Farmacologia Clinica della Glaxo-Wellcome. Poiché il volontario decide di partecipare o meno ad uno studio clinico sulla base del foglio informativo, appare di fondamentale importanza sapere se il documento è in grado di trasmettere le informazioni rilevanti sullo studio stesso. È noto che vi sia una maggio...
Architettura medievale: il Trecento. Modelli, tecniche, materiali, a cura di S. Beltramo, C. Tosco, 2022
I contributi sono stati oggetto di duplice peer review grazie alla cortese disponibilità di revisori italiani e stranieri. Tutte le immagini pubblicate sono state soggette a comunicazione del proposito di pubblicare, come da circolare n. del settembre della Direzione Generale Archivi del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Le fotogra e all'interno dei singoli contributi sono degli Autori, ove non di erentemente indicato, o autorizzate alla pubblicazione.
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Scienza Politica Per Una Storia Delle Dottrine, 2010
U+D Urbanform and Design ISSN 2612-3754 (print) ISSN 2384-9207 (online), 2020
2016
Formazione Insegnamento Rivista Internazionale Di Scienze Dell Educazione E Della Formazione, 2015
Abitare il futuro... dopo Copenhagen. Atti delle Giornate lnternazionali di Studio, pp. 419-429, 2010
Ignazio Gardella altre architetture, a cura di Angelo Lorenzi e Carlo Quintelli, Il Poligrafo, Padova, 2020
Soundscape of Histories Entwined: Food and Music 1400-1850, 2024