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2024, Archivio di etnografia
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Nello specifico, le ricerche si concentrano su ventuno paesi variamente collocati nel territorio nazionale (aree del Nord, del Centro, del Sud e delle isole) e attraversati etnograficamente al fine di comprendere quali percezioni, quali concezioni e quali pratiche dell'abitare si determinano in contesti di vita periferici e di piccole dimensioni, problematizzando, come suggerito sin dal titolo, la nozione di margine, adottata quale unità di misura provvisoria da ridiscutere e ridefinire. Una scelta provocatoria, dettata dalla necessità di rimetterne in discussione letture e significati essenzializzanti e determinatori, limitati e limitanti, che collocano il concetto in una posizione di relazione-opposizione rispetto a un centro tenuto maggiormente in considerazione dalle politiche (locali, areali, nazionali), dai processi economici, dalle progettualità, dalle aspettative e dagli immaginari. Nelle sue definizioni più classiche, infatti, il margine è concepito come una sorta di marcatore di status secondo pratiche classificatorie che, individuando e agendo sui centri, producono e riproducono corrispettive periferie. Allo scopo di mettere in discussione queste attribuzioni di senso, la ricerca lavora sulle interazioni che emergono in specifici mondi locali fra una qualità disgiuntiva rispetto a una topologia gerarchizzata (il margine è mantenuto costantemente lontano dal centro) e una qualità intensiva di produzione minoritaria delle 1
(ibidem) Planum Readings n.10, 2019
I migranti stranieri che ‘per forza o per scelta’ si insediano nelle montagne italiane sono i protagonisti della raccolta di saggi che compongono questo libro come un dialogo a più voci sulle criticità, le sperimentazioni in corso, le possibili traiettorie di lavoro rispetto a quelle ‘misure di accoglienza’ che interrogano oggi le politiche urbane, quelle sociali, dello sviluppo economico, dell’integrazione. Un dialogo intenso e d’attualità, poiché intercetta le politiche di inclusione su cui la contemporaneità interroga ciascuno di noi rispetto a un movimento migratorio epocale.
2019
Questo numero degli "Annali online della Didattica e della Formazione Docente" si presenta come particolarmente ricco, vario e articolato, non solo perché, oltre ad una sezione "miscellanea"-che raccoglie contributi che affrontano svariati ambiti di interesse della ricerca pedagogica e didattica-si pregia di uno specifico dossier tematico, a cura di Francesca Oggionni e Cristina Palmieri, dedicato a "Il tirocinio per le professioni educative come esperienza formativa", ma anche perché ospita, in apertura, una incisiva riflessione di Maria Luisa Iavarone, pedagogista all'Università degli Studi di Napoli Parthenope, e mamma di Arturo. Siamo grati di questo suo contributo, che richiama tutti gli adulti che sono e che dovrebbero essere responsabilmente e consapevolmente impegnati nell'educazione-come genitori, insegnanti, educatori professionali… cittadini-al suo orizzonte di senso e all'ideale di buona qualità della vita che persegue. Elena Marescotti Curare i margini. Riprendersi il senso dell'educazione per prevenire il rischio Maria Luisa Iavarone Le nuove forme di marginalità e di povertà educative sono questioni tornate prepotentemente al vertice delle emergenze sociali, anche perché connesse a conseguenti fenomeni di devianza e di criminalità che coinvolgono, assai di frequente, ragazzi sempre più giovani. Poco più che bambini, spesso attraversati da un comune destino di incuria educativa e di abbandono morale, si ritrovano sempre più soli, per strada, dove trovano rifugio nel branco e dove più facilmente incappano in condotte devianti, che di frequente sfociano in gravi atti criminali. Il fenomeno delle "baby gang", unitamente al dilagare di atti di bullismo nei riguardi di coetanei o indirizzati ad adulti fragili, hanno tristemente visitato la cronaca degli ultimi tempi. Il tentato omicidio, senza alcun motivo, ai danni del 17enne Arturo da parte di un gruppo di ragazzini a Napoli, come la morte dell'anziano disabile di Manduria, torturato con ostinata continuità da un gruppo di minorenni, costituiscono solo due esempi di un lungo elenco di vicende criminali che hanno scosso le coscienze collettive, proprio perché protagonisti ragazzi giovanissimi. Questi episodi-oggettivamente-ci restituiscono l'immagine di una adolescenza in profonda crisi, attraversata da una impressionante apatia emotiva, da una totale mancanza di empatia. Ci appaiono come ragazzi anestetizzati al male e al dolore inferto, incapaci di riconoscere la gravità del gesto commesso, inadeguati a cogliere il rapporto tra azioni e loro conseguenze; dotati di scarsi livelli di controllo degli stimoli ed emotivamente disregolati, vivono
2006
sito internet: http://www.campanottoeditore.it È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico. L'illecito sarà penalmente perseguibile a norma dell'art. 171 della legge n. 633 del 22.04.1941. All rights reserved. No part of this book may be reproduced in any form or by any electronic or mechanical means including information storage and retrieval systems without permission in writing from the publisher, except by a reviewer who may quote brief passages in a review. ISBN 88-456-0772-0 4 IN COPERTINA: Anatomia di un omicidio Disegno di Saul Bass per i titoli di testa L'editore è a disposizione degli aventi diritto per le fonti iconografiche non individuate Valentina Re
Novecento
L'autore riflette sui processi di nazionalizzazione delle masse e di costruzione delle cittadinanze che caratterizzano il profilo dello stato-nazione otto-novecentesco, impostato sull'idea di omogeneità etnica, non senza contraddizioni e compromessi, in particolare sul tema della tolleranza. Particolare attenzione è dedicata al caso italiano e alle sue peculiarità storiche, tra cui si evidenziano l'invenzione, l'applicazione e l'esportazione del fascismo e la particolare carica assunta dall'esperienza colonialista, seppure di minore durata rispetto ad altri paesi, che sono stati fattori condizionanti nella costruzione della cittadinanza italiana. La crisi contemporanea dello statonazione fondato sull'omogeneità etnica apre prospettive contrastanti: il ritorno al nazionalismo e all'intolleranza o la multiculturalità.
Accogliere la differenza. Trame culturali nel Mediterraneo, 2020
Il volume si interroga sul quesito se sia possibile vedere oggi il mar Mediterraneo come nuovo Lago Tiberiade, come immaginava Giorgio La Pira. La risposta è che a un primo sguardo sembrerebbe impossibile: guerre, fughe dai paesi nativi, difficoltà a trovare ospitalità, forti disparità sociali, culturali e religiose. Eppure si intercettano segnali in diversi ambiti sociali e relazionali di riconoscimento dell’alterità, come dimostrano i saggi raccolti.
La Regione Umbria, a conclusione del progetto PAYS.MED.URBAN (2007-2013), ha realizzato una pubblicazione per approfondire il processo attivato e i risultati ottenuti da tre delle sei azioni chiave del progetto: azione pilota, attività di sensibilizzazione e linee guida. La pubblicazione quindi si propone come strumento di confronto sui metodi e sulle tecniche attivate in processi partecipativi e di sensibilizzazione sul e nel paesaggio.
In realtà, era un pomeriggio buio e tempestoso con nuvole nere, basse, dense, che sembravano toccare i tetti degli edifici accanto alla Cambridge University Library. La manuscripts room aveva finestre grandi e nell'attesa guardavo le nuvole scure nel cielo plumbeo. Arrivano due faldoni di cartone rigido rosso, li apro e inizio la mia ricognizione. Sfoglio i fascicoli processuali protetti da camicie bianche pulitissime, segno di una catalogazione recente o di una consultazione infrequente. Dimentico le nuvole, faccio il vuoto dentro di me -come ogni volta che si "incontra" un nuovo manoscritto -attendo che "parli": che fornisca informazioni per comprenderlo. Ad un tratto, il temporale diventa il mio paesaggio interiore. Ai miei occhi nulla è come mi aspettavo: nulla era paragonabile ai manoscritti inquisitoriali da me visti in precedenza. Quale era il significato delle numerose scritte a margine di evidente mano diversa? Perché compaiono così tanti interventi "esterni? Come mai il manoscritto è così "vissuto"? L'attenzione si sposta dal testo giudiziario -il naturale punto d'attrazione improvvisamente diventato privo di interesse -ai margini, solitamente trascurati. E in quegli spazi così "vissuti" di certi fascicoli rimarrà a lungo in un decentramento del punto di partenza della ricerca. Quel pomeriggio «buio e tempestoso» piano piano nella mia mente si è associato in maniera autoironica ad una immagine dei Peanuts creati da Charles Schulz: «it was a dark and a stormy night» recita il famoso incipit di Snoopy, piegato sulla macchina da scrivere, intento a scrivere i suoi romanzi avventurosi.
APhEx, 2017
La ricchezza fenotipica delle forme di vita presenti sulla Terra sembra poter essere ricondotta a variazioni quantitative e combinatorie di materiale genetico. Il DNA costituisce in quest'ottica una sorta di linguaggio universale sottostante all'immensa variabilità morfologica e funzionale delle molteplici specie viventi. Analogamente all'indagine biologica, la ricerca linguistica ha tentato di rintracciare una struttura profonda sottostante alla 1 Ringrazio il revisore anonimo per i suggerimenti che hanno consentito di migliorare il testo originale e Marco Carapezza per le molteplici, stimolanti discussioni e per i continui incoraggiamenti.
As of the 2008 issue, book reviews are published exclusively online. Please visit the journal's website for the complete text: www.ibiblio.org/annali GENERAL & MISCELLANEOUS STUDIES Giuliana Adamo. L'inizio e la fine. I confini del romanzo nel canone occidentale. Ravenna: Longo, 2013. Pp. 384.
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2020
Quaderni di Scienza&Politica, 2020
Tracce Urbane, 2019
Lo snodo/la svolta. Permanenze, riemersioni e dialettica dei livelli di cultura nel testo, 2022
Limina. Intorno al testo, 2024
La letteratura neogreca del XX secolo Un caso europeo, 2020
www.classicocontemporaneo.eu, 2014
Malighetti R., Lazzarino, R., 2011, Rio de Janeiro: la centralità dei margini, in S. Allovio, Antropologi in città, Milano, Unicopli, pp. 231-265.
Philippe Nouzille e Salvatore Rindone (a cura di), Ermeneutica, cristianesimo, politica, Aracne, Roma, 2018, pp. 183-197;, 2018