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Affreschi tardo gotici nella chiesa e nel chiostro di San Bernardino ad Ivrea
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Justly renowned for the frescoes by Giovanni Martino Spanzotti, the church of San Bernardino in Ivrea contains fragments of late Gothic wall paintings that have received little attention from critics. Other paintings, badly damaged, are located in a wing of the cloister of the ancient convent that flanked the church. This article reviews these paintings and seeks to offer some iconographic insights, especially for the benefit of the many people who visit the church every year.
The wall frescoed by Giovanni Martino Spanzotti in the church of San Bernardino in Ivrea also features a representation of Hell. The infernal scene is divided into seven caves, each guarded by a devil holding a scroll with his name; in each cave, sinners who have committed one of the seven deadly sins are punished. In this article, we are dealing with a mysterious and disturbing figure that we encounter among those committed to the deadly sin of greed. An iconographic analysis of this figure is proposed here.
S ulla parete nord del chiostro dell'ex monastero dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, sede dal 1939 dell'Istituto di Studi Romani (1) , si conservano oggi due transenne in marmo (tav. XLIII, figg. 1-2), di cui una purtroppo in stato frammentario (2) . Le lastre presentano una decorazione composta da tre rosoni perfettamente circolari, accostati uno all'altro e lavorati a traforo, ognuno con un diverso partito ornamentale. Nella transenna integra il disegno del rosone centrale è costituito da un piccolo ottagono nel mezzo, dai cui spigoli partono otto archetti ogivali, leggermente bombati, con dentro un particolare motivo decorativo a punta; il rosone di destra mostra, invece, addossate ai lati incurvati di un esagono centrale, sei circonferenze, che hanno al loro interno dei trilobi a tutto sesto; infine il rosone di sinistra reca un motivo stellare a sei punte. La seconda transenna ha quasi completamente perso il rosone di sinistra, i cui resti (1) L'Amministrazione del Comune di Roma concede nel 1939 in uso gran parte dell'exconvento all'Istituto di Studi Romani, che lo occuperà dal dicembre del 1940, dopo aver eseguito lavori di restauro. Oggi il convento ospita anche altri istituti: il CEPAS e il Centro di Studi Ciceroniani. Si legga O. MuratOre, Il convento, dai restauri della metà del XVIII secolo ai giorni nostri, in La storia e il restauro del complesso conventuale dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, resp. scientifico P. Barbato, a cura di O. Muratore e M. Richiello, Roma 2004, pp. 82-102.
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Recent restoration works on the Gothic tabernacle made of ivory at the Sforza Castle and the diagnostic investigations carried out on that occasion have confirmed that the work is basically intact, despite some roughly performed adaptations and changes in quite recent times. However, its original structure has not undergone any substantial alterations. This data confirm the authenticity of the item, which belongs to a set of tabernacles with the Mother and Child on the front and two wings decorated with episodes from the Life of the Blessed Virgin and the Infancy of Christ, produced as very low reliefs. The analysis of the artefact and a comparative study of the individual parts against other items in the series reveal a high degree of variants, which cast doubts on the possible authorship of a single workshop. However, the attribution of the tabernacle to Flemish artists and to the 1430s seems more plausible, considering stylistic and iconographic comparisons, than the theory proposed by critics a few decades ago that the item could have been produced in Lombardy.
in "Parola e Storia", anno IX, 17-18, nn. 1 e 2, 2015, pp. 87-113, 221-235
Quanto resta dell'arte argentaria nella Cattedrale di Brindisi è solo la minima parte di quanto registrato nei secoli da documenti archivistici, visite pastorali e inventari patrimoniali; questa parte, tuttavia, è di tale interesse e qualità da documentare ampiamente il prestigio religioso e politico del suo vescovado -il più antico del Salento -e dei suoi colti committenti.
In this essay the frescoes (17th century) of Palazzo Marini in Borgofranco di Ivrea are examined (especially from the iconographic point of view). The frescoed halls of the palace offer us an interesting decorative undertaking in a provincial side, which however draws inspiration from the great Baroque season in Turin
I lavori di restauro che nel corso degli ultimi anni hanno interessato la chiesa di San Giorgio hanno riportato alla luce vaste tracce della decorazione pittorica dell'edificio medievale, il cui valore, di per sé evidente per la qualità artistica dei dipinti, assume ancora maggiore rilievo in relazione alla scarsa sopravvivenza a Brescia di documenti pittorici per la fine del Due e gli inizi del Trecento. I frammenti, certamente appartenenti a fasi decorative distinte susseguitesi nell'arco di alcuni decenni, permettono dunque di gettare una nuova luce su alcuni aspetti della pittura bresciana dell'epoca, nonché, grazie alle peculiari scelte iconografiche, di procedere ad alcune considerazioni sui caratteri della committenza e della spiritualità bresciana nel basso Medioevo.
Vulnerabilità sismica e salvaguardia del centro storico fl caso di Salò (1901Salò ( -1970 g r a f o Indice 5 Restauri e terremoto Orientamenti e metodi di una ricerca Gian Paolo Treccani 1. LA MEMORIA DEL SISMA DEL I9OI 49 Memorie di sismicità benacense Chiara Rostagno 57 II sisma del 30 ottobre 1901 nella cronaca della stampa periodica Carlona Coccoli, Barbara Scala 69 Geografie del danno Chiara Rostagno 75 Sulla percezione del danno Chiara Rostagno 2. TRA RIPARO E INNOVAZIONE PRATICHE E CANTIERI 204 Localizzazione degli edifici analizzati nel volume La chiesa di S. Bernardino Carlona, Coccoli I danni e i progetti per la conservazione dei dipinti di Romanino
Il saggio si propone di analizzare la pittura trecentesca presente presso la chiesa e il convento dei Domenicani di Imola. Fra questi si segnala con attenzione la decorazione del capitolo del convento ed in particolare i recenti rinvenimenti, che consistono in una Imago Pietatis e due santi domenicani la cui attribuzione è possibile riferire al Maestro della Crocifissione Campana, una personalità sottratta dall’autore del saggio al catalogo dell’altrimenti noto Pseudo Jacopino di Francesco. L’aggiunta consente di rafforzare l’opinione secondo cui un cospicuo gruppo di dipinti fra cui il Crocifisso di San Giovanni in Monte debba essere considerato come operato di un autonomo e caratterizzato pittore della prima generazione gotica bolognese. Inoltre i numerosi dipinti che decorano la cappella delle Laudi vengono esaminati dettagliatamente, procedendo alla distinzione delle mani e ad una approssimativa collocazione cronologica espressa in ragione dei confronti proposti con in maggiori fatti della pittura emiliana del quattordicesimo secolo.
Il 35° Convegno nazionale sulla Preistoria, Protostoria, Storia della daunia è stato realizzato con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali -Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali -Sez. III; Regione Puglia; Fondazione Banca del Monte "D. Siniscalco-Ceci" di Foggia © Archeoclub San Severo · COd. ISBn: 978-88-96545-57-7 Finito di stampare nel mese di settembre 2015 presso Centro Grafico S.r.l. -Foggia -www.centrograficofoggia.it ISBn-978-88-96545-57-7 Atti -35° Convegno nazionale sulla Preistoria, Protostoria, Storia della daunia. San Severo 2014.
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"Quaderni della Bassa Modenese", Centro Studi Bassa Modenese, n. 64 (San Felice sul Panaro, Modena) dicembre. (Per gentile concessione del Gruppo Studi Bassa Modenese), 2013
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Federico Botta, «Pasqua alla Pietà di Savigliano», Edizioni Cristoforo Beggiami, Savigliano, 2009
Verbano Barocco. Itinerari d’arte e architettura barocca tra Verbano e Valle Cannobina, Cannobio, 2020, pp. 71-92., 2020
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L. Barelli, M.R. Picuti, M. Asciutti, R. Taddei (a cura di), Oltre le Carte II. L’abbazia di S. Croce di Sassovivo presso Foligno e la sua realtà materiale. Presentazione degli studi condotti dalla Scuola di Specializzazione, Università di Roma, Perugia 2019, 2019
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Excerpt from 'Voci dalle Pietre. Marmi romani e bizantini a Ferrara', Ferrara-Voghiera-Abbazia di Pomposa 2016-2017 (see above) (author's final draft)
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G. Mollisi (a cura di), Novazzano: la Parrocchiale e l’Oratorio dell’Annunciata, “Arte Cultura”, 2020
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