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2019, FILOSOFIA E TEOLOGIA
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Quale rapporto sussiste tra il perturbante (das Unheimliche) e il politico (das Politische)? È possibile ritenere il primo il fondamento del secondo, anzi ciò che determina la formazione di istituzioni politiche? Tale questione viene affrontata nel presente contributo a partire da una disamina antropologica, seguendo soprattutto le indicazioni di H. Plessner sul rapporto tra potere e natura umana. Proprio nell’esame di questa congiunzione il perturbante, inteso con Freud come ciò che è rimosso ma costantemente torna, si dimostra un elemento decisivo per l’instaurarsi del rapporto agonistico tra amico e nemico. Inoltre la presa di distanze da Heidegger da parte di Plessner nell’utilizzo di questo concetto indica due percorsi ermeneutici opposti e chiarificatori riguardo la possibile politica rispetto a essi: per Plessner il perturbante dà il via all’articolarsi continuo di ricerche di equilibrio, ma in quanto tale è l’origine mai raggiungibile e sempre imperscrutabile, per Heidegger, invece, unheimlich è la dimensione più propria dell’essere che siamo, anche se continuamente occultata da sicurezze e paure mondane.
Il "perturbante" appartiene alla sfera dello spaventoso, di ciò che genera angoscia e orrore.
Hermès Italia, 2022
"Il nuovo disordine geopolitico. Grandezza e miseria della globalizzazione"
salvatorequasimodo.it, 2011
"Il poeta e il politico" è il discorso che Salvatore Quasimodo pronunciò a Stoccolma durante la cerimonia di consegna del Premio Nobel per la Letteratura. Si tratta di un testo ancora di stringente attualità, nonostante risalga al 1959.
Appunti, n. 141, 2019
This paper is a reworking of a 'College of Lacanian Catanese' meeting of May 2018. The article focuses on the attitude in front of the "Xenos" (the foreigner) in psychology, deepening the diversity of approches in psychoanalysis and cognitivist social psychology. In this difference the "Unhemilich" appears to be a fundamental category to understand the freudian Subject.
Rivista Italiana di Scienza Politica, no 3, December 2012, 369-384
A tutt’oggi lo studio del carisma politico è affetto da tre gravi malattie: l’ambiguità generale che circonda il concetto, l’indeterminatezza dei relativi referenti empirici e il distacco dalla teoria democratica. La portata del primo problema si evince dall’uso indiscriminato del termine sia nel linguaggio quotidiano che nelle ricerche accademiche1. Da quando la parola «carisma» è entrata nel linguaggio comune attraverso il lessico giornalistico, è stata caricata di innumerevoli connotazioni superflue e fuorvianti. Al di là di alcuni recenti tentativi di pulizia concettuale (Eatwell 2006), il carisma continua ad essere comunemente identificato come una «personalità dinamica spesso definita magnetica e ispirante» (Gibson et al. 1998, 11). Poiché il termine viene applicato «praticamente a qualsiasi situazione che ha a che fare con la popolarità di un politico o di una personalità pubblica» (Bensman e Givant 1975, 570), è stato derubricato ad «un significante etereo e privo di consistenza» (Smith 2000, 102). Da ultimo, in quanto il carisma politico è stato studiato per lo più con riferimento a leader non democratici, la nostra conoscenza delle sue manifestazioni e conseguenze nelle democrazie contemporanee è pressoché nulla.
2011
hanno discusso con me su questi temi, hanno letto il testo e sono stati prodighi di osservazioni e consigli. 1 Sid. Carm. 5, 293-298. Il passo in cui si inserisce il riferimento di
2002
Un'analisi dell'opera "Satyricon" di Bruno Maderna, nel contesto storico musicale e drammaturgico.
Anabases, 2008
Il perturbante fra realtà e dimensione onirica Analisi del film "Inception" di Nolan «Inception» è un film scritto e diretto da Cristopher Nolan, uscito nelle sale cinematografiche nel 2010. Il protagonista del film è Dominic Cobb, un ladro molto particolare poiché estrae delle informazioni dal subconscio delle persone, entrando nei loro sogni. La materia onirica e i diversi livelli di subconscio sono esplorati e analizzati in modo dettagliato, rendendo lo spettatore quasi un attore entro lo stesso film e rendendo confuso il rapporto fra realtà e sogno. Questo rapporto fra realtà e sogno, che crea incertezza nei personaggi del film e nello spettatore, è il fulcro dell'analisi di questa relazione. Per meglio comprendere questo sentimento di incertezza, ci si può affidare al concetto di unheimliche, esposto da Freud nel suo saggio «Das Unheimliche» nel 1919: «il perturbante è quella sorta di spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò che ci è familiare» 1. Volendo arricchire questo concetto, si può citare anche Jentsch «uno degli artifici per provocare effetti perturbanti […] consiste nel tenere il lettore in uno stato di incertezza […] e fare in modo che questa incertezza non focalizzi l'attenzione del lettore, affinché questo non venga indotto ad analizzare subito la situazione e a chiarirla» 2. Possono queste definizioni trovare spazio di interpretazione per il film «Inception»?
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Informazionesenzafiltro.it, 2020
ROBERTO SPATARO (A CURA) ATTI DEL CONVEGNO DELLA FACOLTÀ DI LETTERE CRISTIANE E CLASSICHE E DEL CENTRUM LATINITATIS EUROPAE ROMA 20 APRILE 2018 “O Delecta iuventus, flos veterum virtusque virum” (Aen. VIII,500). GIOVANI E GIOVENTÙ NEL MONDO ANTICO, 2018
Il potere che frena Saggi di teologia politica in dialogo con Massimo Cacciari a cura di Tommaso Gazzolo e Leonardo Marchettoni
Lingua italiana - Treccani, 2024
Studi Ellenistici 27 (= Parole in movimento. Linguaggio politico e lessico storiografico nel mondo ellenistico, Atti del Convegno Internazionale, Roma, 21-23 febbraio 2011), 176-183, 2013
Biblioteca della libertà, LIV, 224, 2019
L’inconscio. Rivista Italiana di Filosofia e Psicoanalisi N. 6 – L’inconscio letterario - Dicembre 2018 , 2018
Politica & Società (ISSN 2240-7901) Fascicolo 2, maggio-agosto 2022, 2022
In: Robert Musil - L'ultimo giornale dell'Imperatore (Reverdito editore), 2019
in «Annali della Fondazione Verga», n. s. 3, 2010, pp. 201-223; ora in A. Manganaro, Partenze senza ritorno. Interpretare Verga, Catania, Edizioni del prisma ("Dimensioni", 16) 2014, (978-88-86808-49-1), pp. 75-102.
Laureatus in Urbe II, a cura di Silvia Argurio e Valentina Rovere, 2022
Rivista di Studi Italiani, 2018