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2010
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12 pages
1 file
Springer eBooks, 2010
Da qualche tempo a questa parte si è affermata la nozione di post adolescenza. Il modello che si propone è quello psicoanalitico, che permette di integrare nella psiche la dimensione del biologico del sociale. L'accesso alla pubertà con le trasformazioni corporee, anatomiche è fisiologica comportano l'ampliamento delle capacità cognitive, che raggiungono il loro apice. Le incidenze del sociale, saranno infinitamente più complesse. Variano sia nella dimensione sincronica (secondo le culture, i paesi,) sia in quella diacronica, in funzione dell'evoluzione sempre più accelerata dei modi di vita dei valori.
Arteterapia con i bambini Il processo creativo come strumento di crescita, sostegno e cura, 2024
L’ approccio metodologico del programma di intervento di gruppo a sostegno della genitorialità e della relazione madre-bambino che qui si intende presentare, offre una nuova proposta culturale che enfatizza e si focalizza sulla intersoggettività emergente negli scambi espressivi e comunicativi tra un genitore ed un bambino. Ricerche recenti situano la sua origine intorno al secondo mese di vita del bambino ( Lavelli, 2007; Murray e Trevarthen, 1985; Moore,2008). L’intersoggettività ha origine nella condivisione affettiva primaria diretta tra un adulto e un bambino e tra il secondo e il sesto mese di vita, il bambino attraversa una fase particolarmente significativa di sviluppo. Questa proposta culturale vede il ruolo e la funzione della genitorialità come un processo creativo e un apprendere dall’esperienza e si prende cura dello sviluppo della mentalizzazione nella matrice della relazione primaria di attaccamento , dove ogni nuova nascita può rappresentare anche per gli adulti (genitori, famiglie) un'occasione di crescita personale e di sviluppo mentale.Il metodo offre uno spazio sicuro, protetto e intimo in cui ogni diade può essere accompagnata e supportata nel processo di conoscenza e riconoscimento del flusso e della regolazione reciproca nei movimenti interattivi e nelle differenti qualità di sintonizzazione e rispecchiamento empatico. Insieme, in presenza di altri geni-tori e altri bambini, si ha la possibilità di imparare a sviluppare attenzione, osservazione e recettività attiva, a partire dall’adulto che cerca di capire il modo del suo bimbo di manifestare ed esprimere sé stesso, i suoi bisogni e la sua relazione con l’ambiente e il modo esterno . I genitori ed i bambini sono anche accompa-gnati e sostenuti a vivere momenti differenziati e anche a sperimentare momenti sincronici di non sintonizza-zione e di separazione della diade. Alla fine di ogni esperienza diretta, i genitori sono incoraggiati a condivi-dere e trovare parole e forme simboliche non verbali che esprimano i loro vissuti e pensieri, a narrare e testimoniare quanto vissuto e appreso.
2013
The purpose of this article is to show the relevance of a psychobiological approach to the study of the parent-infant relationship in early development. Psychoanalysis and Dynamic Psychiatry have always paid attention to growing bonds in Infancy. Since new discoveries in neurobiology have been made about it, also developmental psychologists started to take into account early human relationships and their effects on brain development in their models. In this work some remarkable psychoneuroendocrinological studies are reported, showing as infant-parent bond is considered a mediator for the neurobehavioural development of the child. Accordingly to these studies, early relationships in infancy are fundamental for the human development. Therefore some implications for clinical treatment in child psychiatry are discussed
Realizzazione editoriale: Fregi e Majuscole, Torino Finito di stampare nel settembre 2019 da Grafiche VD srl, Città di Castello (PG) isbn 978-88-430-9666-4 Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633) Senza regolare autorizzazione, è vietato riprodurre questo volume anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico. 167 7.1 «Quali feste fare al trauma di una gentile infanzia?». Rosselli figlia della Storia In Diario ottuso, la criptica «autobiografia […] pochissimo biografica» (Rosselli, 2012, p. 852) del 1968, il riverberarsi del passato nel presente è espresso come «la nostra caratteristica di non essere mai soddisfatti del presente come se non ci bastasse il passato» (ivi, pp. 844-5). Un tragico passato che "non basta", aperto, esposto e problematico, è la condizione da cui muove l'intera esperienza poetica di Amelia Rosselli, che codifica modalità, trasversali e mai banalmente illustrative, di significazione del vissuto. Per focalizzare il rapporto con la psicoanalisi e ricostruire la trama del "romanzo familiare" di Amelia Rosselli ci riferiremo perciò da una parte agli eventi biografici, ricostruendo anche la sua pratica analitica junghiana, dall'altra ai testi, utilizzati sia come fonti documentarie (le interviste, gli scritti diaristici, quelli autoanalitici, i testi compresi in Primi scritti, pubblicato nel 1980), sia come sede in cui questa relazione si sublima esteticamente (riferendoci al canone primario, Variazioni belliche del 1964, Serie ospedaliera e La libellula del 1969, Documento del 1976 e Impromptu del 1981). La tessitura tra biografia e testo terrà conto di almeno due condizioni specifiche: la valenza tragica della biografia rosselliana e una severa patologia psichica manifestatasi intorno ai 20 anni che ne accompagnerà il percorso creativo. «Quali feste fare al trauma di una gentile infanzia?», si chiede Rosselli (ivi, p. 845) in Diario ottuso: la sua biografia tragica è inscritta nel territorio del trauma, a partire dalle circostanze stesse della sua nascita, avvenuta il 28 marzo 1930 a Parigi, città in cui la famiglia si è rifugiata dopo la fuga del padre, l'antifascista Carlo Rosselli fondatore di 7 «Il gorgo interno chiama chiama» Amelia Rosselli e la psicoanalisi di Caterina Verbaro Alfano_Carrai_def.indd 167 Alfano_Carrai_def.indd 167 18/07/19 09:16 18/07/19 09:16 Ho delle immagini nella mente. Ricordo mio padre come persona serena, affettuosa, e mia madre, un po' sfuggente, preoccupata. I nostri rapporti -par-Alfano_Carrai_def.indd 168 Alfano_Carrai_def.indd 168 18/07/19 09:16 18/07/19 09:16 Perché non capire la vita da sola? Perché non forzare la vita a capirsi? Perché non ebbe modo di capire la vita? E infatti non capì bene la vita, se no avrebbe avuto paura della vita, invece di sfidarla, come fosse un pozzo da riempirsi. La vita è un pozzo vuoto e va rispettato il suo vuoto. […] Si distese nel fondo del pozzo e poi si disse di amare la terra, perché la terra non poteva essere altro che il pozzo, rotondo, il cavo nell'ombelico della terra (ivi, p. 833). Alfano_Carrai_def.indd 169 Alfano_Carrai_def.indd 169 18/07/19 09:16 18/07/19 09:16 letteratura e psicoanalisi in italia 170
trasformano e si diffondono in interazione con i vari sistemi mediatici e forme di comunicazione tra individui, gruppi, istituzioni e organizzazioni. I fenomeni studiati, in riferimento alle nuove forme di socializzazione della conoscenza e alle sue strategie comunicative nei più diversi ambiti, sono di estrema attualità e altamente rilevanti per le politiche sociali nel mondo contemporaneo. Oltre alla traduzione di testi classici -come l'Opera prima di Serge Moscovici "La Psychanalyse, son image et son public" -, la collana prevede la pubblicazione di testi inediti, basati su recenti programmi di ricerca o scaturiti da eventi scientifici internazionali, ispirati dalla teoria delle rappresentazioni sociali in un dialogo critico e costruttivo con altri paradigmi delle scienze sociali.
"Messo di fronte all'ignoto, l'essere umano vorrebbe distruggerlo..è come se la reazione fosse: 'Qui c'è qualcosa che non capisco-la uccido'. Altri direbbero, "C'è qualcosa che non capisco -devo trovare". W. Bion, Il cambiamento catastrofico "Più passa il tempo e più penso che, mentre crediamo in tutta buona fede che le questioni di volta in volta privilegiate dal nostro procedimento teorico dipendano dall'importanza assunta da un certo fenomeno clinico, da una nuova lettura, in realtà non facciamo altro che riprendere, sotto altre forme, quelle che chiamerei le 'questioni fondamentali' proprie di ogni analista". P. Aulagnier, L'apprendista storico e il maestro stregone
Cronicità e psicoanalisi, 2022
La cronicità è una condizione morbosa che si protrae indefinitamente nel tempo (dal latino chronĭcus, gr. χρονικός, derivati di χρόνος, «tempo»). Una condizione patologica non guaribile ma suscettibile della conquista di uno stato di equilibrio più o meno stabile compatibile con una relativa fruibilità di vita. In medicina organica esempi calzanti sono la malattia diabetica, le malattie metaboliche, molte cardiopatie, la malattia reumatica. Le malattie acute sono invece malattie che esitano in un sostanziale ristabilimento dello stato di salute pre-traumatico.
Metànoia è il momento della svolta radicale quando si sta uscendo da un abisso di sofferenza per iniziare un nuovo percorso di risalita. Momento difficile in quanto ci si deve liberare dalle scorie del passato, ma si è presi dallo sgomento per la paura del nuovo percorso, ancora ignoto. Il purgatorio dantesco è splendida metafora del processo di metànoia e della possibilità di utilizzare la strada dell’errore, della confusione e dell’angoscia per affacciarsi a un nuovo cammino.
Questa è la traduzione italiana della introduzione del libro Bonomi, C. (2023). A Brief Apocalyptic History of Psychoanalysis. Erasing Trauma. London & New York: Routledge.
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Rivista Di Psicologia Clinica, 2013
Rivista Plexus, 2014
S&F_scienzaefilosofia.it, 2015
«Rivista di Psicoanalisi», 48, 2002, pp. 115-128
Appunti, n. 141, 2019
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), 2018
Telos, rivista di psichiatria, fenomenologia e scienze umane, 2021
Il Vaso di Pandora. Dialoghi in psichiatria e scienze umane. Vol. XX, 4, 2012