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2005, Studi Slavistici
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Riflessioni sull'evoluzione del prostorečie russo Zemskaja, Šmelev 1984: E.A. Zemskaja, D.N. Šmelev (a cura di), Gorodskoe prostorečie. Problemy izučenija, M. 1984.
Studia et Documenta Historiae et Iuris , 2012
Biblioteca di Studi Slavistici
Facing the present in relation to the past, the “outsideness” of Italian Slavic studies can be seen to represent a liminal space between the self and the Other. This article discusses how the image of the Russian poet, who is capable of both satisfying a Russian quest for uniqueness and legitimizing what Western eyes often see as Russian culture’s illegibility, intersects with themes raised in the field of diversity studies. Our close analysis of texts and facts, conducted using a polycentric approach and with reference to notions of “approximation” and “contamination”, acknowledges differences as a step not towards their elimination or homogenization, but towards the “translation” into one’s own culture of voices that were originally distinct.
in: Vivi perché diversi (a cura di Elena Gagliasso), 2012
Ciò che avevo trovato di più interessante nei seminari di Marcello Buiatti era la cura agli aspetti sistemici fondamentali in un'epistemologia che voleva render conto in maniera complessa delle specificità delle scienze della vita. Quando decisi di parlargli di persona a Firenze all'Istituto di Biologia Animale e Genetica, avevo da poco concluso i miei studi sulla versione russa della teoria generale dei sistemi, la Tektologija 1 , il cui fondatore Aleksandr Bogdanov , era stato un affermato scienziato bolscevico e il principale avversario di Lenin nella controversia sulle radici dell'esperienza conoscitiva. Fu un piacere discuterne con Buiatti e alcune tematiche in cerca d'autore trovarono finalmente per me un loro spazio e un nuovo impulso. Bogdanov era un "machista russo" convinto che la conoscenza non fosse il rispecchiamento della realtà, come Lenin aveva affermato in Materialismo ed Empiriocriticismo, ma scaturisse da una pratica di organizzazione dell'ambiente circostante riconducibile al lavoro e all'interazione sinergica che si esprimeva tra gli individui e tra essi e i loro ambienti. La conoscenza scientifica era dunque frutto di una lunga trasmissione di saperi organizzati che si era venuta raffinando nel tempo e non era nulla di separato dalla pratica di lavoro collettiva, spinta da esigenze concrete, e all'interno della quale gli attori sociali sono portatori di differenti visioni e credenze. Nella Scienza generale dell'organizzazione 2 , Bogdanov affermava che il legame costitutivo tra tutti gli elementi della natura è un fatto universale che può essere spiegato attraverso il principio di "organizzazione" basato essenzialmente sui processi di ingresso e disingresso dei sistemi, sulla variazione complementare e sull'assimilazione e disassimilazione selettiva dell'ambiente circostante. La sua opera era particolarmente originale e in linea con il trend della complessità che sarebbe comparso in seguito (Gorelik 1980) ma, nel frattempo, gli anni passavano e la Tectologia era rimasta sepolta sotto pesanti censure della cultura ufficiale. Riscoperta solo negli anni '80, divenne oggetto di vivace interesse per la sua sorprendente somiglianza con la Cibernetica di Norbert Wiener e con la General System Theory (GST) di Bertalanffy, le cui "pietre angolari", a ben vedere, erano state poste in Russia circa un trentennio prima 3 . Tuttavia Dipartimento di Filosofia, Sapienza Università di Roma; [email protected]. 1 Si veda (Bogdanov 1922). 2 Si veda (Bogdanov 1921). 3 La ricerca di Bogdanov si situa all'interno di una tradizione secolare in Russia, ma il nucleo descrittivo della sua opera, gli aspetti tecnici, i dati scientifici frutto di rigorosi studi e osservazioni, risentono soprattutto di tre approcci metodologici: quello ecologico del botanico K. A. Timirjazev, di cui Bogdanov fu allievo, quello analitico del cristallografo mineralista E. S. Fëdorov, e quello rivolto allo studio dei micro-sistemi viventi presente nelle ricerche del
VIOLAZIONI LETTERATURA, CULTURA E SOCIETÀ IN RUSSIA DAL CROLLO DELL’URSS AI NOSTRI GIORNI, 2017
In the article Th e Russian novel within contemporaneity: towards a morphological re- definition (and beyond) the author focuses on the dynamics characterizing the Russian literary field of the new millennium, and particularly the changes undergone by an extremely metamorphic genre like that of the novel. Stemming from the Global Novel theory conceived by S. Calabrese, the author identifies in uchronian novels, analyzed through the prism of Magical Historicism – in A. Etkind’s formulation – one of the salient features of contemporary Russian literature. To this end, some recent works as Telluria by V. Sorokin and Aviator by E. Vodolazkin are taken into examination.
Studi Slavistici, 2004
The Development of Gender Studies in Russia during the Last Decade This paper provides a brief outline of the development of women's and gender studies in Post-Soviet Russia during the past decade. A series of internet sites linked with Centers for women's and gender studies are quoted. Moreover, some points of terminology connected with this issue are discussed.
Europa Orientalis IV, 1985
L'anno 1984 ha registrato la comparsa di importanti studi sulla teoria e la storia del verso russo. In particolare si segnalano due volumi sovietici, pubblicati entrambi dalla casa editrice "Nauka": la miscellanea Problemy teorii sticha, Lenin-grad 1984, e la monografia di M.L. Gasparov, Oéerk istorii russkogo sticha. Metrika, ritmika, rifma, strofika, Moskva 1984. Il libro di Gasparov è un importante punto d'arrivo dell'approccio statistico-induttivo. Il metodo di Gasparov è aspramente osteggiato in URSS dai seguaci di L.I. Timofeev (cf., per es., l'introduzione al recente Russkoe stichoslolenie). Eppure-a nostro avviso-i risultati della scuola di Gasparov sono da considerare, nella produ-zione metricologica sovietica, tra i più coerenti e produttivi. La miscellanea leningradese-terza di una serie (Teorija sticha, L. 1968; Issle-dovanija po teorii sticha, L. 1978) che ha segnato la rinascita degli studi metricologici sovietici-è molto eterogenea sia per la tematica che per impostazione teorico-metodologica. Tutt'e due i libri qui discussi, pur nella diversità delle posizioni teoriche e meto-dologiche e nel diverso valore dei risultati raggiunti, testimoniano comunque l'ottimo livello del russkoe stichovedenie in Urss. 1. Il libro di Gasparov colma un vuoto importante negli studi di letteratura russa, in quanto costituisce il primo tentantivo organico e conseguente di ri-percorrere la storia della poesia russa sulla base dell'evoluzione dei suoi prin-cipi costruttivi (il metro, il ritmo, la rima, la strofa). In questo senso si tratta del naturale completamento di un ampio progetto scientifico, inaugurato già negli anni Sessanta e poi sviluppato in un libro fondamentale (GASPAROV 1974), che aveva segnato una svolta paragonabile in parte a quella che vent'anni prima aveva comportato un celebre libro di Taranovsky (1953), per non tornare più in là nel tempo ai lavori di Belyj, Tomagevskij, Sengeli e Zir-munskij. Se il volume del 1974 può essere a giusta ragione considerato una enci
Studia universitatis hereditati znanstvena revija za raziskave in teorijo kulturne dediščine
Sintesi Nel contributo si indaga sull'uso delle forme derivate dal piuccheperfetto nell'ucraino e russo. La ricerca è stata condotta sulla base di un corpus parallelo di testi letterari di U. Eco, General Regionally Annotated Corpus of Ukrainian (GRAK) e Russian National Corpus (NKRJa). Sono state esaminate sia le convergenze nell'uso delle forme verbali in entrambe le lingue, in riferimento a intenzione non realizzata e risultato annullato, sia le divergenze riguardanti il valore generalmente attribuito al piuccheperfetto, quello di esprimere un'anteriorità di un'azione rispetto ad un'altra azione e il raggiungimento di un risultato nel passato, rilevati nella lingua ucraina. Parole chiavi: piuccheperfetto, costruzioni con bylo in russo, piuccheperfetto in ucraino, intenzionalità, modalità Izvleček Članek obravnava rabo glagolske paradigme pluskvamperfekta v ukrajinščini in ruščini. Raziskava je bila opravljena na osnovi paralelnega jezikovnega korpusa literarnih besedil avtorjev Umberta Eca, korpusa ukrajinščine (General Regionally Annotated Corpus of Ukrainian GRAK) in nacionalnega korpusa ruščine (Russian National Corpus NKRJa). Njen cilj je poiskati konvergence v rabi glagolske paradigme v obeh jezikih v kontekstih nerealiziranega namena in nedoseženega rezultata ter divergence, vezane na rabo, ki jo navadno pripisujejo pluskvamperfektu, in sicer za izražanje preddobnosti v preteklosti in doseganja rezultata v preteklosti, ki se pojavlja v ukrajinščini. Ključne besede: pluskvamperfekt, bylo-konstrukcija v ruščini, pluskvamperfekt v ukrajinščini, intencionalnost, modalnost
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Ricerche Slavistiche (LVI), 2012
Commixtio Forme e generi misti in letteratura, 2017
L'ultima erede indoeuropea? La Rus' di Kiev! , 2017
L’eco della Commedia dell’Arte nel primo Novecento russo: Balagančik e Petruška, 2016
Gerardo Ferrentino , 2021
Philomusica on-line 9/I (2010) – Saggi, 2010
Le lingue slave tra struttura e uso, 2016
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), 2020