Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
8 pages
1 file
Nel lungo cammino di affermazione dei diritti, nati sulla base del principio normativo di eguaglianza fra tutti gli esseri umani, sarebbe più facile se si potessero mettere tra parentesi le differenze; tuttavia, non si può ignorare che i diritti sono conferiti alle differenze come tali o all'essere umano in quanto specificato da una qualche proprietà significativa che non appartiene a tutti.
Studi e saggi, 2012
At least until the beginning of the 1990s, when the paradigm of recognition seemed to supplant the paradigm of redistributive justice theories, all the biggest contemporary political theories attempted to single out injustice in some form of inequality and tried in various ways to make individuals equal within a particular space for interpersonal comparison: whether this be the space of fundamental freedoms, income, wealth, conditions for self-respect, well-being, chances of well-being or capabilities. The objective of this work is to rebuild the main notions of equality and justice which have emerged from the contemporary philosophical-political debate and, at the same time, account for the critical theories that they have inspired, from the theories in which the language of difference adds to or surpasses the language of equality, to the paradigms located radically beyond all those regulatory positions which more or less explicitly arise from the liberal tradition, such as the par...
Questioni di confine Diritti umani, interculturalità e migrazioni, tra filosofia, antropologia e diritto, 2010
Premessa L'antropologia è uno dei campi di studio delle scienze umane e sociali più inscindibilmente e profondamente legati al relativismo culturale. Molto spesso gli antropologi si sono quindi limitati a liquidare il concetto di diritti umani molto rapidamente, vedendo in esso delle pretese universali che poco si accordano con lo spirito e i risultati ottenuti dalla ricerca antropologica, privilegiante invece la differenza culturale. Sul fronte opposto, i diritti umani e la Dichiarazione del 1948 sono stati invece oggetto di un vero e proprio processo di naturalizzazione/sacralizzazione da parte di un ampio fronte scientifico-politico che ha voluto sottrarli alla loro condizione di prodotto storico ben contestualizzato e radicato nell'ambito di una cultura specifica, quella euro-americana, che ha sempre avuto un'elevata vocazione universalista a scapito di tutte le altre forme di cultura e umanità. Fra queste due posizioni estreme esistono però ampi spazi di riflessione, alcuni pochi -già battuti, altri -molti -ancora da percorrere. Il vuoto si evidenzia nel fatto che, al momento, il dibattito ha interessato soltanto alcuni settori dell'antropologia americana, essendo ignorato da praticamente quasi tutte le scuole accademiche europee e dalla maggior parti delle correnti di pensiero di successo dell'antropologia contemporanea.
HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2015
La civiltà ha poco da temere dagli uomini colti e da chi si dedica al lavoro intellettuale. In costoro, per quanto riguarda il comportamento civile, la sostituzione dei motivi religiosi con motivi diversi, laici, può avvenire senza strepito; questi individui sono inoltre in gran parte portatori di civiltà. Le cose prendono un'altra piega quando si tratta di persone incolte, di uomini oppressi, che hanno tutti i motivi di essere nemici della civiltà. Tutto va bene finché non si accorgono che non si crede più in Dio. Ma prima o poi dovranno pur accorgersene, anche se questo mio scritto non sarà pubblicato. Costoro sono pronti ad accettare i risultati del pensiero scientifico senza che si sia in essi prodotto il mutamento che il pensiero scientifico induce nell'uomo. Non sussiste allora il pericolo che l'avversione di queste masse per la civiltà converga sul punto debole che esse individuano nella loro tirannia? Se non è lecito ammazzare il nostro prossimo solo perché il buon Dio lo ha vietato e ci punirà severamente in questa o nell'altra vita, e se scopriamo peraltro che il buon Dio non esiste e non abbiamo da temere alcun castigo, non v'è dubbio che a questo punto ammazzeremo il nostro prossimo senza esitare e soltanto una forza terrena potrà trattenerci. Dunque, o bisogna tenere rigidamente a freno queste masse pericolose, impedire con attenzione estrema che esse accedano a qualsiasi occasione di risveglio intellettuale, oppure bisogna operare una revisione radicale del nesso civiltà-religione (Freud, 1927, 469). Credo che sia difficile sottovalutare il campo di indagine, ancor più attuale in un'epoca di barbara recrudescenza di integralismi religiosi,
La Camera Blu Rivista Di Studi Di Genere, 2013
Queste pagine delineano alcune delle più importanti questioni di interpretazione storica e culturale sulla sessualità, in ogni sua forma e manifestazione, che i contributi presenti in questo numero affrontano. In particolare, spicca la discussione intorno all"omosessualità. Si ricostruisce il percorso storico della sua presenza nella società e nella cultura diffusa, evitando la corrente e banale esaltazione della libertà dei pagani rispetto ai cristiani. I saggi qui raccolti pongono bene in evidenza come il percorso dell"idea della "naturalità" o al contrario di perversione innaturale non sia stato affatto lineare ma, al contrario, ondivago. Forse più lineare, sebbene complesso da un punto di vista teorico oltre che politico, è stato il percorso dei movimenti di emancipazione nel mondo contemporaneo. Essi sono l"espressione delle diversità presenti al loro interno. Dopo la generazione degli esordi che rivendicava il diritto al semplice riconoscimento delle differenze, è seguita quella che ha interpretato con sguardo critico la stessa naturalità dell"intero spettro sessuale. Così i gender studies, insistendo sulla differenza tra gender e sex, hanno inteso il genere sempre come costruzione culturale e sociale, e hanno, perfino, negato la stessa naturalità di un concetto come sesso. Emerge da questa impostazione la centralità dello studio della soggettività, espressa anche attraverso le arti.
Zeszyty Naukowe KUL
La proclamazione di diritti senza contestuale strumenti che ne assicurino l’effettività è fonte di crisi de diritto e della Giustizia. Occorre proporre un nuovo ‘modello’, per il quale il diritto ed il processo romano appaiono fonte di suggestioni e di spunti innovativi applicabili anche all’oggi. In particolare è inammissibile l’enfatizzazione dei ‘Trattati’ sino al punto di minacciare l’uomo e l’ambiente. Il diritto romano indica la via per impedire l’assoggettamento agli interessi economico- finanziari di pochi.
Il lavoro riflette sul concetto di identità e mostra come esso si fondi sul concetto di relazione. Identificare è differenziare, poiché ciò che consente la posizione dell'identità determinata è il limite. Quest'ultimo pone l'identico perché lo circoscrive e, nel circoscriverlo, lo vincola all'altro da esso. Proprio per la ragione che la differenza è essenziale al costituirsi dell'identità, non va pensata solo come esterna o estrinseca, ma anche come intrinseca e costitutiva dell'identità stessa. Nel caso dell'identità personale, la differenza che costituisce intrinsecamente l'io può venire assimilata all'inconscio. L'inconscio rappresenta l'"altro" che ciascuno porta dentro se stesso e con il quale l'io deve saper dialogare. Solo se saprà dialogare con l'altro che è in sé, l'io saprà infatti dialogare con l'altro che gli sta di fronte, quell'altro che può essere vissuto addirittura come "diverso", quando se ne avverte con forza la distanza.
2019
in primo luogo opere scientifiche a carattere monografico i cui autori afferiscono al Dipartimento. Possono essere pubblicati anche altri lavori a carattere scientifico quali raccolte di saggi e articoli, con qualificata introduzione critica; edizioni critiche di testi o fonti, corredate da opportuno studio introduttivo; atti di convegni di respiro nazionale o internazionale, finanziati dal Dipartimento o da soggetti esterni, quando componenti del Dipartimento abbiano provveduto o contribuito alla curatela degli atti e/o all'organizzazione o allo svolgimento del convegno. Sulla base del parere motivato del Comitato scientifico della Collana possono presentare i loro lavori anche studiosi esterni che siano inseriti in gruppi di ricerca del Dipartimento o abbiano rapporti di collaborazione scientifica con il Dipartimento. Tutte le opere monografiche pubblicate nella collana sono sottoposte a referaggio double blind, con l'eccezione degli atti di convegno, il referaggio dei quali ricade sotto la responsabilità del curatore dei medesimi, previa approvazione da parte del Comitato scientifico della Collana di Dipartimento. L'elenco dei referees è reso pubblico periodicamente, senza indicazione delle opere valutate, sul sito internet della Collana: http://www.unibg.it/struttura/struttura.asp?cerca=dsg_collana-dip G. Giappichelli Editore-Torino 70 ANNI DOPO TRA UGUAGLIANZA E DIFFERENZA Una riflessione sull'impatto del genere nella Costituzione e nel costituzionalismo a cura di
Teoria e Critica della Regolazione Sociale, 2020
2-2020 mimesisjournals.com/ojs/index.php/index Il saggio presenta una lettura del modo in cui il diritto costituisce la distinzione tra i sessi, tentandone una critica e una riformulazione attraverso il ricorso alle logiche della sessuazione proposte dall'ultimo Lacan. L'obiettivo è quello di ripensare il senso della "differenza sessuale" nel diritto, e, con essa, dello stesso "soggetto" di tale differenza, e di rideterminare la relazione tra il diritto ed il concetto di "femminile".
La legislazione regionale dopo la riforma degli articoli 117 e 118 della Co.rtituzione Giusy Casco La condizione delle persone con di.rabilità come questione di diritti u111ani G iuseppe Colacino Policentrismo normatitJo e tutela dei soggetti deboli: tra pn·ncipi intemazionali e disposizioni di diritto interno Roberto Amagliani Principio di effettitJità e realtà immateriale nella tutela della per.rona con di.rabilità Angelo D. Marra Le politiche regionali sulla di.rabilità: i fondi strutturali dell'Unione Europea Roberta Travia Bisogni o dùùti? La libertà negata lltUOJJendo dalla !egi.rlazione nazionale e regionale sulla disabilità Rossana Caridà Bre1;e compendio della legge quadro e della legge della Regione Calabria 11. 23 del 2003 in materia di sen;izi sociali Luigi Fusaro Rimozione delle barriere arcbitettonicbe Anna Maria Occasione I disturbi specifici dell'apprendimento Paola Chiarella Il diritto alla zda familiare e alla casa delle persone di.rahili in Calabria Maria Luisa Chiarella Il diritto alla salute delle persone disabili tra profili generali e normatitJa regionale Angela Busacca Valore inclusitJo e promozione della persona m/le attim"tà sportitJe per i soggetti con disabilità: il contributo della legislazione regionale sullo sport APPENDICE LEGISLATIVA APPENDlCE GIURISPRUDEN ZIALE pag. 7 )
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Notizie di Politeia, 2018
Questione giustizia, 2017
dipartimenti.unicatt.it
Città Mobilità Cultura - Cantiere di Lavoro 1 - Biennale di Venezia - ACI Automobile Club d'Italia, 2008