Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
250 pages
1 file
I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L'acquisto della presente copia dell' opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce.
Ancora sulla valutazione: letteratura, conoscenze, competenze (G. Armellini, La letteratura in classe, Unicopli, Milano, 2008, pp. 130-151) «E' sintatticamente e semanticamente corretto dire che le asserzioni soggettive sono fatte da soggetti. Allora, in modo corrispondente, potremmo dire che le asserzioni oggettive sono fatte da oggetti. Disgraziatamente queste dannate cose non fanno asserzioni». (Heinz von Foerster, Sistemi che osservano)
Saggio pubblicato nel numero 2016 della rivista "Campi immaginabili", pp. 392-412. Il testo propone una riflessione aggiornata sulla didattica del testo letterario alla luce delle recenti innovazioni nei piani di studio, in particolare per quanto concerne il cosiddetto paradigma delle competenze.
Roughly fifty years have passed since the first international comparative survey was developed. Nowadays, the interpretation of the scope and results of large scale assessment studies is completely changed, moving unsafely from the opportunity to take sounded policy decisions to the competition between countries and their educational systems. At the same time, the notion of competence, central for these studies, is taking over cultural components in the canon of education. Han pasado cincuenta años aproximadamente desde que se desarrollara el primer estudio comparativo internacional. En la actualidad, la interpretación del alcance y de los resultados de estudios de evaluación a gran escala, han cambiado completamente, moviéndose arriesgadamente desde la oportunidad de tomar decisiones políticas sonadas hasta la competición entre países y sus sistemas educativos. Al mismo tiempo, la noción de competencia, central para estos estudios, está apoderándose de componentes culturales en el canon de la Educación.
Esperienza Museo. Quattro percorsi didattici per la scuola media ispirati a Vincenzo Vela, 2021
Il contributo mira ad inquadrare il tema, sovente intricato e caratterizzato da qualche accento polemico, del rapporto tra una scuola votata alla trasmissione di conoscenze ed una organizzata attorno al concetto di competenza. L'articolo, prendendo in considerazioni diverse fonti ascrivibili alla storia della filosofia, al design curricolare e alle scienze cognitive, tenta di risolvere alcune delle conflittualità più accese in merito alla diatriba "cultura vs competenze", individuando nelle modalità di trasmissione, piuttosto, il punto nevralgico sul quale incidere energicamente.
Il laboratorio di letteratura inglese, 2002
Lo scopo di una teoria critica dei generi non è tanto quello di classificare, quanto quello di chiarire tali tradizioni e tali affinità, e quindi di portare alla luce una grande quantità di rapporti letterari che non si sarebbero notati in assenza di un contesto riconosciuto in cui inserirli. (N. Frye)
L'Acropoli, 2010
La didattica delle competenze L'organizzazione della scuola in Italia è un tema che continua a mantenere una posizione di centralità nel dibattito politico, nonostante sia diffuso nella società un pregiudizio che vede nell'istituzione scolastica una roccaforte di privilegiati, legati più generalmente al mondo del pubblico impiego, scarsamente motivati ad aggiornarsi e a introdurre innovazioni sul piano didattico. Non è questa la sede per valutare la fondatezza di una simile opinione, che richiederebbe un'attenta ricostruzione storica di un compromesso sociale realizzatosi nel secondo dopoguerra e di una strategia sindacale che ha coinvolto tutto il corpo docente. Non c'è dubbio però che, sulla base di un tale pregiudizio, i docenti siano stati i grandi assenti nella elaborazione dei progetti di riforma, sia quelli riguardanti il riassetto dell'intera istituzione scolastica sia quelli, più modesti, relativi ai singoli programmi. In questi ultimi quindici anni, nelle commissioni proposte su questi temi, la presenza di insegnanti è stata poco più che simbolica, spesso cooptata in ragione della condivisione della linea culturale che faceva da sfondo ai provvedimenti discussi, in un ruolo comunque minoritario-di semplici consulenti-rispetto a figure professionali ritenute maggiormente deputate a prendere decisioni (docenti universitari, esponenti del mondo del lavoro e imprenditoriale, personalità politiche, giornalisti). E' anche vero che proprio in questi ultimi anni la classe docente è stata incapace di prendersi la responsabilità, quale categoria professionale, di elaborare proposte di riforma, ed è vero che in molti casi gli insegnanti si sono rassegnati alla scarsa considerazione sociale della propria professionalità, attendendo in modo passivo le modifiche prodotte dalle decisioni ministeriali, confidando che queste non mettessero a rischio la stabilità dell'organico. In altre parole, si è accettata l'impiegatizzazione della professione. Quest'assenza ha contribuito a far prevalere, negli ultimi quindici anni, una linea pedagogico-culturale, condivisa nella sostanza da tutti i maggiori schieramenti politici 1 , che si può legittimamente riassumere nel concetto di «pedagogismo» e che privilegia in modo esclusivo la formalizzazione delle tecniche comunicative rispetto ai contenuti, sottovalutando in modo palese il valore dello specifico disciplinare nel processo formativo; un'idea della didattica destinata fatalmente a ridurre la rilevanza del ruolo docente nell'istituzione scolastica. 1 I due ambiziosi progetti di riforma presentati nel decennio precedente dagli schieramenti politici protagonisti del bipolarismo in Italia, sono stati oggetto di aspre critiche da parte di chi al momento ricopriva il ruolo dell'opposizione; probabilmente più per il generale clima politico con cui l'esperienza bipolare si è concretizzata nel nostro Paese, che per la sostanza dei provvedimenti stessi. Il messaggio giunto all'opinione pubblica in seguito a tale contrapposizione era che l'alternativa tra i due progetti fosse effettivamente una realtà e che il destino della scuola italiana si giocasse tutto nel prevalere dell'uno o dell'altro. I mezzi di informazione-anch'essi quasi unanimi nel fornire una cronaca degli avvenimenti secondo questa visione dualistica-hanno di fatto disconosciuto un dato di per sé evidente ma, in riferimento a questa lettura dominante, sorprendente: i due progetti di riforma, dissimili per alcune modalità di organizzazione dei cicli scolastici, convergevano nell'assunzione della stessa linea pedagogico-culturale. Cfr. Giovanni Carosotti, La falsa alternativa: Berlinguer, Moratti e il destino del Liceo europeo, in L'Acropoli, 6/novembre 2004, pp. 611-633.
2018
The article is both a reasoned description of the three chapters of the book and a meta-reflection on the enlightening effects that a well-constructed portfolio of competences can have on the job and on para-professional choices. The ability to turn “innovation” into practice cannot stop on the threshold of IT skills, but it must influence the method the librarian adopts to build and manage his/her own knowledge. Moreover, the validation by the related technical-scientific community constitutes a valuable asset. Moving from international guidelines, the book helps us enhance, in every single professional step forward, those non-formal competences enabling a real and satisfactory process of long-life development.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
<i>Thesaurus</i> di Linguistica Educativa: guida, testi, video
Stefano Lazzarin e Pierluigi Pellini (a cura di), "Un osservatore e testimone attento. L'opera di Remo Ceserani nel suo tempo", Mucchi editore, 2018
Forme e storia. Studi in ricordo di Gaetano Compagnino, 2008
B. Alfonzetti . G. Baldassarri - F. Tomasi (a cura di), I cantieri dell'italianistica. Ricerca, didattica e organizzazione agli inizi del XXI secolo, pp.1-12, Roma, ADI editore, 2014