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Quando si parla di norme bisogna innanzi tutto differenziare norma da proposizione normativa. La proposizione normativa è il documento o comunque l'atto scritto che contiene il testo; la norma è il precetto o la regola contenuta nel documento. L'operazione in grado di estrapolare dalla preposizione normativa una norma è detto interpretazione.
Rivista liturgica, 2018
Recensione al libro di M. Cassese, Martin Lutero e la sua riforma liturgia
Gli studi e le ricerche sulle Mille e una notte hanno conosciuto negli ultimi anni un notevole impulso certamente dovuto a una importante occasione commemorativa: la celebrazione del tricentenario della prima traduzione/rifacimento francese di Antoine Galland, pubblicata a Parigi tra il 1704 e il 1717. Numerose sono state, per l'occasione, le iniziative organizzate in Oriente e Occidente, testimonianza, insieme alla pubblicazione di diversi lavori monografici, del rinnovato e a tutt'oggi perdurante interesse per l'opera. Dato il carattere eterogeneo delle pubblicazioni, si tenterà qui, per quanto possibile, di indicare i principali filoni di ricerca seguiti e, al loro interno, gli studi più interessanti che hanno visto la luce nel periodo compreso fra il 2004 e il giugno 2009.
aquileia nostra -anno lxxx -2009 la nostra ricerca, iniziata nel 2002 1 , ha visto il censimento di circa un migliaio di pezzi provenienti da una cinquantina di siti e ha affrontato diversi temi quali la tipologia, le analisi archeometriche, la quantificazione della diffusione delle singole forme e la cronologia 2 . la ceramica grigia 3 è una produzione riconducibile all'area veneta che si è affermata tra la tarda età protostorica (iV sec. a.C.) e l'età giulio-claudia in una fascia molto ampia compresa tra la lombardia orientale e la Croazia settentrionale e tra l'emilia romagna e la Carinzia. si tratta di un vasellame da mensa e da dispensa 4 utilizzato anche nelle aree sepolcrali sia come elemento del corredo o come ossuario e/o coperchio dell'ossuario 5 sia durante i banchetti funerari. i primi prodotti hanno interessato esclusivamente l'area veneta e, come è avvenuto per la ceramica depurata e semidepurata di poco anteriore, hanno introdotto nuove forme dal mondo greco ed italico. esse, recepite attraverso l'intermediazione dell'etruria padana, non sono state acquisite passivamente, ma rielaborate nel corso di un processo di acculturazione. tale processo ha apportato una modificazione della tecnologia artigianale, conosciuta fino a quel momento in territorio veneto, e una commistione con le forme di sicura ascendenza tipologica locale 6 . Poiché il periodo di vita della classe è molto lungo, le forme, pur in un sostanziale conservatorismo, subiscono alcune variazioni tipologiche e intorno al ii sec. a.C. avviene anche uno scadimento tecnologico. nello stesso periodo in Veneto il repertorio rimane ampio e variegato, ma a fronte di un esaurimento di alcune forme, si verifica l'introduzione di altre ispirate a vasi coevi in ver-nice nera ed in ceramica comune depurata. Grande fortuna per tutta la durata della produzione hanno incontrato le coppe, i mortai e le olle.
Dizionario Biografico degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2007
Giuseppe. -Nacque ad Asti il 17 giugno 1887 da Giovanni, calzolaio, e da Giuseppa Bay. Scoperta precocemente la propria vocazione artistica, forse anche grazie all'amicizia con l'eclettico Carlo Artuffo, pittore e attore astigiano, intorno al 1900 il M. iniziò a frequentare lo studio del pittore Paolo Arri. Animato dalla volontà di approfondire le proprie conoscenze in un contesto meno provinciale nel 1901, grazie a un sussidio del Municipio di Asti, il M. si trasferì a Torino per frequentare l'Accademia Albertina, dove ebbe come insegnanti G. Grosso, P. Gaidano, A. Marchisio, A. Tavernier e C. Gaudina. Parallelamente agli studi accademici, in questi anni torinesi, stimolato dal vivace clima culturale della città e da nuovi incontri e amicizie, il M. poté aggiornare la propria cultura artistica, come ricorderà lui stesso rievocando in una tarda nota autobiografica (Il pittore e la provincia, in Postille, n. 10, giugno -luglio 1953, pp. 96 s.) gli artisti che maggiormente segnarono questa sua giovanile fase di formazione: da A. Fontanesi ai divisionisti, dai preraffaelliti inglesi a A. Böcklin, allo scultore L. Bistolfi, conosciuto in quegli anni, con cui il M. strinse una profonda e durevole amicizia.
Mentre nelle organizzazioni statali gli individui sono i soggetti giuridici primari e gli enti sono soggetti giuridici secondari, nelle organizzazioni internazionali sono gli Stati ad essere i soggetti primari e gli individui solo secondari. Oggi la popolazione mondiale (6 mld di persone) sono ripartite tra circa 200 Stati. Agli Stati si affiancano altri soggetti che però hanno una diversa e più limitata capacità giuridica a livello di relazioni internazionali: gli insorti, i movimenti di liberazione nazionale, le organizzazioni internazionali e gli individui.
Il rapporto tra Dante e la musica è molto più complesso di quanto non appaia a un sommario approccio alla lettura della sua opera e, in primo luogo, della Divina Commedia. La critica dantesca si è soffermata ad analizzare tale rapporto soprattutto nella terza cantica, il Paradiso, laddove la musica è equiparata alla poesia per esprimere l'ineffabile e le immagini musicali si manifestano più attraverso il movimento che i suoni.
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La carestia napoletana del 1764-64: sguardi incrociati introduzione), 2020
ERGA-LOGOI - Rivista di storia, letteratura, diritto e culture dell’antichità, 2016
Estetica dell'arte contemporanea a cura di Giovanni Ferrario , 2019