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2006, Bollettino AIB (1992-2012)
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Molto ricco l'apparato di note, sempre preciso nel fornire i riferimenti bibliografici e archivistici; si avverte però la mancanza di una bibliografia finale, che avrebbe forse permesso di valorizzare meglio il rigore filologico, storico e bibliografico di questo lavoro.
Gaffi editore, Roma, collana «Ingegni», 2010
«Storie avventurose di libri necessari» è una traversata del Novecento italiano. Racconta, in undici saggi, le fortune e gli infortuni, i segreti e gli intrighi delle opere che hanno dato forma a un secolo di letteratura. Racconta le avventure dei libri, ma anche di chi li ha scritti: e per riuscire a farlo ricorre a carte d’archivio, a documenti inediti, a lettere private, a scritti dimenticati o nascosti dagli autori stessi. Si salpa l’ancora ricostruendo le tracce lasciate nell’opera dei nostri scrittori dal più bel libro di avventure di tutti i tempi, «L’isola del tesoro». E si prosegue, proprio come negli agguati pirateschi di Stevenson, andando a scoprire perché il saluto «Ohi, Peppì!» equivalesse per Domenico Rea a un’offesa grave, e perché mai Corrado Alvaro dedicasse tanti pensieri all’eros di Mussolini. Vedremo quali nessi invisibili sussistano tra Beckett & Borges (e tra Fruttero & Lucentini che li hanno introdotti qui in Italia), e che cosa Fortini e Vittorini videro sbarcare a Bocca di Magra insieme con Marguerite Duras. Ma, come nella vita corsara, saremo spesso chiamati a combattere: e da Calvino, da Fenoglio, da Meneghello, impareremo ad apprezzare le differenze di stile che ci sono tra una pistola, un mortaio e un fucile mitragliatore per chi sta rischiando la vita nella guerra civile. O magari ci limiteremo a litigare pur amandoci attraverso il tempo e lo spazio, come Sciascia fece con Stendhal, o Parise con Darwin. Eppure, la lotta senza tregue sarà sempre quella che uno scrittore combatte contro se stesso: e per raccontarla dovremo estrarre alla luce la virgola ebraica intessuta nella scrittura di Bassani, dovremo estorcere a Mario Soldati – proprio mentre si sta godendo un gelato – il suo passato di critico d’arte, dovremo interrogare Primo Levi e Giorgio Manganelli finché non confessino le vere ragioni della loro contesa sullo scrivere chiaro e lo scrivere oscuro.
Quando sol est in leone bonum vinum cum popone et agrestum cum pipione " 1
documents on the handling of books, theiconography of Italian college and universitiy libraries bnefore 1800 in: Annali di storia delle università italiane 15, 2011, p. 367-380
L'universo dell'impossibile possibile nella narrativa di Guido Morselli
Le muse fanno il girotondo : Jurij Lotman e le arti, Terra ferma, Treviso, 2015
The paper proposes an analysis of some of the works of French artist Adel Abdessemed, through the methodologic and epistemologic lense of Jurji Lotman's Theory of culture. The Lotmanian idea of a generation of cultural meaning through 'explosive' dynamics and the theoretical issues of his visual rhetorics are examined through the inner articulations of the artistic works mentioned above.
Un confronto strutturale fra il romanzo di King e il suo adattamento per il cinema diretto da Kubrick.
Medioevo E Rinascimento Annuario Del Dipartimento Di Studi Sul Medioevo E Il Rinascimento Dell Universita Di Firenze, 2010
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Classica et Christiana
Arte Trentina a. II - N. 7 aprile, 2021
C. Diotto, M. Ophaelders, "Formare per trasformare. Per una pedagogia dell'immaginazione", Mimesis, Milano, 2022
in Riccardo Cepach, Simone Volpato, "Alla peggio andrò in biblioteca. I libri ritrovati di Italo Svevo", a cura di Massimo Gatta, prefazione di Mario Sechi, postfazione di Piero Innocenti, Macerata, Biblohaus, 2013