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Prima assoluta 16 V 2013 Venezia, Teatro Malibran Stagione Sinfonica del Gran Teatro La Fenice Orchestra Filarmonica della Fenice direttore: Rinaldo Alessandrini durata 6’~ Teatro La Fenice Editore
Musica / Tecnologia, 2018
ANTIDINAMICA is the first number of “Architetture invisibili”, a series of compositions devoted to form and acoustic instrument hidings. The compositional process will be described in detail. It starts with a transformation of a recorded saxophone improvisation by Gianpaolo Antongirolami. The spectral analysis of this transformation will generate the score for the four saxophones in ANTIDINAMICA. The performers can choose and change the metronome on every page, as well as what and how many staves to play – there are 6 in each page - but within a defined time length. Then they continue improvising on what in their memory the score left. The live electronics performer freely improvises on the parameters of an environment consisting of a 8 tracks filtered impulses convolution sent to 4 multitaps delay.
Σπουδῆς οὐδὲν ἐλλιποῦσα. Anna Maria Biraschi. Scritti in memoria, 2020
Anaximander is credited, i.a., for having been the author of the very first graphic rendering of the whole known world, thus with the invention of a successful protype, that of large scale maps. For a very long time, this prototype has been treated as but a secondary achievement of his, while paying the greatest attention to the ‘philosophical’ doctrine of apeiron in the vein of a celebrated page of Aristotle. My paper, inspired as it is to a substantial disagreement from such a portrayal, is devoted to reach a more definite idea of what the rendering based on the coastline is likely to have meant for him as well as for his fellow citizens, an undertaking completely autonomous with respect to the sort of investigations to which Thales was most intensely committed.
ANTONIO GAETANO PAMPANI, Magnificat a 4 voci e orchestra, 2021
nacque a Modena il 21 febbraio 1706 da Francesco e Anna Rasori. Malgrado la sua notevole produzione, le rappresentazioni delle sue opere in prestigiosi teatri in varie città italiane e l'attività di maestro di cappella e insegnante, quasi nulla si conosce della sua vita. 2 In gioventù fu virtuoso al servizio del cardinale Alamanno Salviati ad Urbino. Dal 18 luglio 1726 al luglio 1734 svolse l'incarico di maestro di cappella della cattedrale di Fano 3 e il 26 agosto 1737 assunse il medesimo incarico nella chiesa metropolitana e della Congregazione Filippina di Fermo. Nell'ottobre del 1746 lasciò quest'ultimo incarico per assumere quello di organista presso la chiesa di S. Bartolomeo di Venezia. Lo stesso anno divenne membro dell'Accademia Filarmonica di Bologna con la qualifica di maestro compositore. 4 L'anno successivo fu assunto all'Ospedaletto, il Pio Ospitale de' poveri derelitti veneziano. Vi rimase per vent'anni, fino al 1766, 5 stimato maestro e compositore delle musiche che le "putte" del pio istituto eseguivano nelle occasioni solenni.
Gli obiettivi di queste pagine sono tre. Primo, fornire un'introduzione metodologica allo studio della domanda di cultura. Secondo, proporre una panoramica delle principali fonti informative e statistiche che si occupano della domanda di cultura in Italia. Terzo, attraverso una lettura dei dati disponibili, descrivere le principali evidenze empiriche e formulare alcune ipotesi interpretative in merito alle caratteristiche della domanda di cultura in Italia. Il paragrafo 2 contiene un inquadramento teorico sulla domanda di cultura. In particolare, si costruisce una tassonomia dei soggetti che "domandano" cultura e si delimita l'oggetto dei consumi e degli investimenti culturali. I paragrafi da 3 a 7 si concentrano sui consumi culturali degli individui ("le famiglie", adottando il termine in uso nel vocabolario della statistica ufficiale). I paragrafi 8, 9 e 10 si occupano degli altri soggetti che "domandano" cultura: il settore pubblico, le imprese, i soggetti non residenti (quelli che la statistica ufficiale definisce come "il resto del mondo").
2012
Genere ambiguo e sfuggente, che lega desiderio e soggettività, discorso amoroso e pulsione di morte, il melodramma è presente nel cinema italiano fin dagli albori, seppure con modi e intensità differenti. Invasivo, magniloquente e a tratti silenzioso, si attesta in modo stabile nella produzione nazionale con riprese d’autore, infiltrazioni nel tessuto della modernità, recenti ritorni di maniera, e riflessioni che consapevolmente guardano alla realtà contemporanea. Attraverso una serie di puntuali analisi filmiche, il volume offre una singolare cartografia del melodramma cinematografico italiano, tratteggiando un paesaggio franto e diseguale dove si alternano apici di alta e dirompente popolarità, e momenti di esistenza più discreta ed episodica. Ne emerge una mappa variegata e policentrica che racconta come il melodramma – con la moltitudine di fantasmi filmici che questa parola scivolosa e lievemente rétro evoca – ha abitato e abita l’intera parabola del cinema italiano.
Matteo Palumbo, I soggetti della Modernità: Verga, Tozzi, Pirandello, Svevo, 2024
è stato pubblicato un libro di Matteo Palumbo, curato da me e da Marcello Sabbatino, che ospita una raccolta di 15 saggi già editi, ma ampiamente rivisti ed uniformati al discorso generale, più un'appendice inedita. Di seguito, la quarta di copertina: Gli scrittori della modernità interrogano il mondo sotterraneo che si nasconde sotto i comportamenti quotidiani. I gesti più semplici possono contenere una verità taciuta, perfino enigmatica, che è necessario portare a galla. I saggi raccolti in questo volume seguono, secondo questa prospettiva, il romanzo italiano dell’Otto-Novecento, distinguendo le singole tappe in cui si svolge. Verga denuncia l’asimmetria tra i sentimenti e le azioni, arrestando il ciclo dei vinti di fronte all’incognita della loro relazione. Gli autori successivi danno espressione e parole all’informe. Pirandello colloca al centro delle opere l’oltre, con cui i personaggi fanno i conti nella vita. Tozzi, a sua volta, descrive i misteriosi atti nostri, che mettono in scena la complessità delle emozioni. Svevo, infine, attraverso la psicanalisi, racconta un mondo in cui salute e malattia, personaggi forti e inetti annullano le loro gerarchie, annunciando la nascita di un eroe senza qualità.
Ricerca teorica ed empirica sulla generazione e composizione di significato in musica
La double séance. La musique sur la scène théâtrale et littéraire La musica sulla scena teatrale e letteraria, 2017
1, 2022
La teatralità dello spazio barocco. La PENTECOSTE di Bugnara(AQ) un inedito di GIACOMO COLOMBO. Da comunicazione intercorsa col prof. Claudio Zignaigo il restauro di una Trinità dalle dimensioni più piccole conservata nell'oratorio della chiesa di Lavagna ha restituito il complesso allo scultore ligure Filippo Santacroce. Bibliografia per le fabbriche abruzzesi Raffaele Giannantonio Per l'Oratorio di Lavagna Claudio Zignaigo http://artigullia.blogspot.com/2019/07/il-restauro-della-ss-trinita-della.html
Attilio Bormioli (1876 - 1958). Composizioni per organo, 2007
Attilio Bormioli nasce a Lavis nel primissimo pomeriggio del venerdì 23 novembre 1876.1 La sua famiglia, anticamente originaria di Altare e professionalmente impegnata nell’industria vetraria, era giunta a Trento per aprire un negozio nel rione di San Martino. L’incendio improvviso, che nel 1870 distruggeva gran parte del Borgo, costringeva i Bormioli a trasferirsi nella vicina Lavis. Il padre Giuseppe, “Imperial Regio Notaio”, si sposava con Maria de Eccher, nata a Mezzocorona e figlia di N. H. Emanuele de Eccher Dall’Eco e Clementina dei conti Spaur di Sporminore.2 La scomparsa prematura del padre accentuava il legame fra la madre – donna profondamente religiosa, culturalmente raffinata ma ferma nell’educazione3 – e i due figli. Gualtiero, dopo gli studi si avviava alla professione di insegnante, mentre Attilio coltivava la vocazione sacerdotale entrando nell’Ordine di San Benedetto con il nome di fra Romualdo. Ma la vita severa nell’arciabbazia di Beuron sulle rive del Danubio si rivelava troppo pesante per la sua fragile salute. Il giovane chierico, poco dopo il suo arrivo, si vedeva costretto ad abbandonare la regola: rientrato a Trento nella casa materna, frequentava il Seminario cittadino, completando il percorso formativo religioso con l’ordinazione sacerdotale avvenuta il 7 luglio 1901.4
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Codice 602, 2021
CIL X, 5182 - scritto nella pietra -, 2013
L’opera per organo di Davide Urmacher, 2016
«Tu duca, tu segnore e tu maestro». Studi in onore di Franco Piperno, a cura di Andrea Chegai e Simone Caputo, Roma, Neoclassica, 2023, pp. 169-184, 2023
in I Francescani e la Politica. Atti del Convegno Internazionale di Studio. Palermo 3-7 Dicembre 2002, ed. Alessandro Musco, 2 voll., Palermo, Officina di Studi Medievali, 2007, I, pp. 599-616.