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2022
Sviluppo culturale, sociale, economico, d'impresa, centrato sull'area ex-Ilva, attraverso l'opportunità del bando ministeriale a sostegno delle città d'arte.
2022
Progetto per un piano d'ascolto della città di Follonica | 6 di 28 Discover Identify the right problem to solve Define Define and frame the problem Develop Generate and evaluate solutions Deliver Finalize and hand off the solution Finding the right problem Defining the right solution Question Challenge Client brief Outcome Rip the brief Define research areas and methods Conduct research
Il processo di redazione del nuovo Piano si è avvalso della Carta dei Beni Culturali, progetto volto a dare sistematicità alla conoscenza del patrimonio culturale regionale attraverso la catalogazione e la localizzazione georeferenziata dei Beni Culturali della Puglia.
Storie dalla città. Tra ricerca e valorizzazione: Barletta tra tardo-antichità ed età moderna, 2018
Il volume raccoglie i risultati delle ricerche effettuate dai borsisti dell'Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi nell'ambito del progetto "Storia della città di Barletta” durante il triennio 2016-2018. Tra archeologia e storia, paleografia, diplomatica e storia dell’arte, il lavoro di sette giovani ricercatori contribuisce a recuperare, riscoprire e valorizzare una parte dimenticata della storia della città ofantina e del suo patrimonio culturale.
Monte Offo, associazione culturale costituita nel 1996 da un gruppo di studiosi e appassionati locali, ha come obiettivo principale quello di utilizzare al meglio le energie e le esperienze acquisite da soci e collaboratori nel campo della ricerca scientifica e delle attività socio-culturali, quindi di stimolare e attivare la partecipazione allo studio e alla valorizzazione dei beni culturali storici territoriali, cercando di promuovere un dialogo aperto tra comunità scientifica, istituzioni e cittadini.
2022
Progetto di valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico di Follonica. Bando MdI 2022.
Rizzoli
The name of the Florio is bound in an indissoluble bond, the Egadi Islands, purchased by Ignatius senior in 1874. Retrace the most significant in the history of this family means to account for a parable that, over a century, sees them from merchants emigrated, become protagonists of their time and decay into a golden sunset and tragic. After 2007 the tuna fishing by the method of slaughter is banned in Sicily. The establishment of Favignana Florio's once flourishing company fell into disuse, and today became a museum. Saved by physical deterioration and returned to its original grandeur, the former Florio Plant of Favignana has reopened to the public from September 2010 to host a project of excellence. In this context, the former Florio Plant represents a great opportunity, because, as a museum, it returns to the island its history and its culture (material). Here, the project has achieved remarkable results in the application of new technologies that make possible the construction of two highly communicative and challenging environments: the video installations “Torino” and “The Death Room”, both curated by Renato Alongi. In the great hall Turin (before hold), scenically obscured, 18 authors-stars appear on large format holographic screens. “The Death Room" plays the “mattanza” in a poetic way: underwater images of schools of tuna that swim among the networks still unaware of the fate that awaits them are projected in a sequence of large format screens.
Per il Museo Diffuso di Milena. Una proposta di valorizzazione per il territorio milocchese ("Nelle Terre dei Sicani", XVII Convegno di Studi sulla Sicilia Antica), 2022
La qualità scientifica dei contributi inclusi nel presente volume è garantita dal processo di peer review da parte di revisori qualificati
Arte nella Valle del Serchio. Tesori in Garfagnana e Mediavalle dall'Alto Medioevo al Novecento, 2018
La campagna fotografica di Irene Taddei è stata condotta dall'autunno del 2017 all'estate del 2018
2006
Versione ON LINE della rivista semestrale della Provincia di Salerno Il sito web di Area Vasta è stato realizzato da Michele Sol e ospitato su XCOM VISITATORI dal 01 GEN 2007: http://areavasta.provincia.salerno.it/ [12/07/2007 9.56.06] Area Vasta n. 12/13 -2006 Giornale di pianificazione urbanistica e organizzazione del territorio. Rivista della Provincia di Salerno.
Le professioni del comunicare: passato, presente, futuro a cura di Christian Corsi e Paolo Coen, 2023
Comunicare e percepire le politiche economiche e fiscali. L'asimmetria informativa e comunicativa nelle misure di contrasto alla povertà e nelle imposte sui patrimoni . .
La Palazzina di Caccia di Stupinigi
Quale è stato l'elemento che ha portato CIPE a prendere la decisone di aderire a WorldCat.org anche muovendosi indipendentemente da altre strutture cooperative, in particolare da SBN? GB. È un problema che nasce da lontano, dall'esigenza dei ricercatori di essere presenti su WorldCat che risale molto in là nel tempo, e l'elemento scatenante è stato la possibilità offerta da OCLC di consentire un aggiornamento ed un caricamento dei dati offline, che non richiedeva la partecipazione attiva come catalogatori. SBN molti anni fa si era dimostrato molto sensibile alla cosa e chi, come alcuni di noi, era nel comitato tecnico di SBN aveva contribuito a stimolare una riflessione ed un'analisi in proposito; abbiamo atteso che la cosa maturasse e poi la decisione di CIPE è stata di procedere comunque per dare seguito a quello che era emerso in ambito SBN come esigenza specificamente di tipo accademico. È comprensibile che SBN di fronte a problematiche di carattere economico, dovute al numero dei partecipanti, abbia avuto necessità di soppesare meglio la cosa. Dal punto di vista accademico si poneva in modo forte il problema della internazionalizzazione, dell' apertura all'intera comunità accademica, anche in relazione alla frequente mobilità dei docenti che, trovandosi all'estero, hanno bisogno di avere sotto mano un agevole strumento di lavoro. Era quindi una esigenza non procrastinabile per CIPE. RT: Un punto importante è che aderendo a WorldCat. org i dati vengono internazionalizzati facendo sì che escano dalla nicchia degli OPAC italiani e vengano conosciuti in un ambito internazionale, che poi non a caso è anche il primo ambiente a cui si accede a partire da Google. Lo studio dei comportamenti di ricerca mostra una differenza esponenziale nel numero di chi cerca su Google rispetto a chi accede tramite stru
"Turismo e Psicologia, Rivista interdisciplinare di studi, ricerche, formazione", 2015
Il presente contributo intende evidenziare alcune questioni preliminari ai fini della creazione di unità turistico-culturale nella Bassa Padovana, portando avanti in modo più metodico quanto iniziato con il progetto di promozione turistica Pechéte (2014). Da qui l'esigenza di costituire un gruppo tecnico finalizzato realizzare un piano di gestione del territorio, e dunque la necessità in primis di individuare un'area di intervento -ad esempio i comuni legati all'itinerario Pechéte -, delimitando un primo perimetro e mappandone i beni culturali e ambientali. Obiettivo dell'intervento è quello di evidenziare che non mancano le risorse, né le singole iniziative di valorizzazione, manca però la consapevolezza diffusa del valore del nostro patrimonio storico-culturale ed artistico, e ancor più manca un metodo condiviso, a livello politico-istituzionale, per valorizzarlo correttamente.
This research is focused on the greenery inside the archeological areas. The amphitheater of Urbisaglia in the Marche represents a clear instance of how much significant is to consider the plants component in a preservation and development project. Trying to face systematically the interaction problem between the vegetable structure and the artefact, the project consist of a planned preventive maintenance to protect the archeological and vegetable structure. Preparatory researches have identified every vegetable species in the area, finding, at a later stage, their Hazard Index. Solutions have been developed to permit the coexistence between vegetable and archeological structure, but at the same time, we focused the attention on the "bound/edge" subject and on the landscape merging with the archeological parc environment.
2009
Preambolo. Conclusioni. Linee guida nazionali. Panorama normativo ed iniziative nazionali. Legge quadro su Artigianato Artistico, Locali storici, eccellenza Artigiana e Botteghe-scuola. Allegato I. Regolamento per l'albo Regionale dei locali Storici pugliesi Allegato II. Regolamento per la concessione in locazione a botteghe-Scuola e locali Storici Allegato III. Disciplinare per artigianato artistico ed eccellenza artigiana Allegato IV. elenco delle lavorazioni da tutelare
FORUM IULII Annuario del Museo Nazionale di Cividale del Friuli XXXIV, 2010
Studio bullets medieval age for thrown weapons
Una trattazione consapevole del patrimonio storico-artistico presente nella Provincia di Chieti porta con sé il problema, non facile, di circoscrivere ed arginare -secondo una partizione moderna, anzi recente, quale è appunto l'acquisizione della provincia -una vicenda che non solo si è sviluppata in contesti geo-storici diversi e ben più vasti, ma dove i nessi più strettamente artistici si riannodano con ancor più estesi, e complicati, svolgimenti. Risulta evidente, cioè, come l'accezione di "provincia" modernamente intesa appaia quasi un'astrazione, nella perentorietà del suo mero dato amministrativo, rispetto ad un'articolazione di fatti artistici precedenti, i quali per giunta non sempre -nemmeno al tempo delle più antiche organizzazioni monarchiche -si sono prodotti secondo una stretta coerenza con l'assetto geo-politico dominante; né può giovare la constatazione che, comunque, l'attuale Provincia di Chieti non costituisce una nuova sintesi ma appare come un "sottoinsieme" delle realtà politiche precedenti, e resterebbe pertanto, da questo punto di vista, un territorio omogeneo, coerente: dall'osservazione dei complessi influssi culturali ed artistici prodottisi resta in ogni caso non estraibile una formula che ne preservi un'identità culturale significante in sé, alienabile da nessi vincolanti con altri contesti. L'unica scelta possibile dunque, constatato questo sostanziale scollamento ma volendo restare fedeli all'impegno assunto, è quella di prospettare una ricognizione geo-artistica tesa a mettere in luce ciò che, sul territorio oggi delimitato da questa sovrapposizione amministrativa, da un lato si è prodotto artisticamente nel corso dei secoli, e dall'altroanzi soprattutto -vi è attualmente presente. Se il primo criterio risponde più coerentemente all'istanza di continuità fisica tra passato e presente, il secondo è un hic et nunc, e non a caso ha a che fare essenzialmente col sistema museale. Il criterio discriminatore da impiegarsi nella selezione delle emergenze artistiche significanti, finirà pertanto per essere quello che consente l'individuazione di una possibile peculiarità identitaria della provincia, esigenza che si sostanzia soprattutto attraverso le sue emergenze "fruibili", visitabili e tangibili sul territorio, al di là cioè di quella che sia stata la più generale vicenda di fatti artistici a volte perduti, a volte modificati o stravolti; ed accogliendo come propri, invece, anche oggetti provenienti da altri territori (o per dire meglio, che oggi il contenitore "provincia" finisce per percepire come tali, cioè come "altri" da sé): è il caso ad esempio dei due comparti laterali dello smembrato polittico del Maestro dei Polittici Crivelleschi, oggi conservato nel Museo Costantino Barbella di Chieti, ma proveniente dal convento dei Minori Osservanti di Santa Maria del Paradiso a Tocco da Casauria. Raramente il territorio "chietino" si configurerà inoltre, nella trattazione presente, come luogo speciale della produzione artistica (eccezione fatta, forse, per il Settecento, dove il ruolo attivo della committenza ecclesiastica teatina agisce come promotore di campagne di interventi molto significativi, ed estesi ad ampie aree di pertinenza): esso si rivela sovente terra di passaggi di artisti e di presenza di opere, ma quasi sempre le matrici rimandano ad altri ambiti; se i richiami sono interni all'Abruzzo, è sovente chiamato in causa il contesto aquilano. Così saranno spesso necessari rinvii ad altre città abruzzesi, in quanto strettamente collegate con le realtà politico-economiche ma anche con le attività artistiche di quelle rientranti nel territorio provinciale: non si può ad esempio comprendere la vicenda artistica di Guardiagrele senza uno sguardo costante su Manoppello (ora in provincia di Pescara). Così non è immune da questo nesso la città di Ortona, la quale, ma è giusto un esempio, nel 1251 chiama lo scultore Luca di Manoppello per realizzare la fontana detta del mare 1 1 V. BALZANO, L'Arte abruzzese, Bergamo 1910, p. 19. Luca da Manoppello è noto soprattutto per la fontana realizzata a Teramo nel 1270, la cui epigrafe è conservata nella chiesa di San Giuseppe Metodologicamente, il profilo storico-artistico qui proposto prende avvio dal secolo XI, coerentemente con la nascita, più in generale, di quell'arte "delle origini" che -tutt'altro che disegnare un'arte "italiana" -si riconosceva però in valori estetici nuovi e comuni. La fase ancora più antica, che spazia dal periodo italico al tardoantico e all'alto medioevo, sarà argomento interno alla sezione finale, relativa al sistema museale, nella constatazione che le testimonianze di civiltà artistica conservate nei numerosi musei presenti sul territorio provinciale sono prevalenti rispetto a quelle presenti in situ. Non si tratta, peraltro, di un'inversione cronologica, in quanto ciò che consente la nuova fruizione di tali istanze artistiche, ovvero la sistemazione museale dei reperti, è testimonianza vivace della nuova stagione culturale almeno tanto quanto lo è delle stagioni antiche che si rievocano. La ragione contingente, in un certo senso "l'occasione" del presente contributo si giustifica -almeno nella sua portata di ricapitolazione generale dello stato degli studicome estensione alla provincia di Chieti di una recentissima stagione di studi che si è occupata massicciamente delle esperienze artistiche in altri territori regionali, come è accaduto soprattutto per quella che è stata l'antica provincia teramana (prima del 1927). Non si dirà dei limiti dei precedenti approcci della cultura erudita, la quale, per quanto utile nella raccolta di dati documentari altrimenti perduti, anche nelle più recenti esperienze ha prodotto l'effetto della stasi degli studi stessi, fermi nella migliore delle ipotesi, per dirla col Bologna, a «scrivere lo scritto». Ma occorrerà rammentare il modo con cui è stato lungamente trascurato il periodo a cavallo tra il Cinque e il Seicento, in parallelo con il più generale ostracismo toccato a quella che è oggi riconoscibile come "arte meridionale" tout court e che fortunatamente gli studi del Bologna prima e del Previtali e del Leone de Castris poi hanno progressivamente riabilitato. Sembra fare eccezione, tra gli studiosi di fine Ottocento di cose abruzzesi, Vincenzo Bindi, il quale nella sua monumentale opera Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi lascia dichiarazioni sorprendenti -dette qui in riferimento all'arte napoletana ma che potremmo allargare al problema meridionale e quindi anche al caso abruzzese -, sembrando quasi anticipare le relativamente recenti conclusioni del Previtali, quando afferma: «gli scrittori che tennero dietro al Vasari, seguirono le orme di lui; e gli artisti Napoletani, dimenticati, disprezzati e peggio, non ebbero diritto alla venerazione ed alla riconoscenza dei posteri: non si volle riconoscere l'esistenza di una scuola e di una arte Napoletana, già fiorente fin dai tempi Ducali, tempi gloriosissimi per Napoli, Benevento, Amalfi, Salerno, Ravello, Capua: arte, la quale progredendo sempre nei secoli posteriori, splendida apparve durante il glorioso regno dei Normanni e degli Svevi; né tener presente la differenza ed il fare diverso che distingue Francesco e Fabrizio Santafede, Bernardo Lama, Cavallini, Falcone, del Po, Micco Spadaro, Salvator Rosa, Luca Giordano, Giacinto Diana, il Solimena, e gli artisti dell'altre scuole italiane» 2 . In questo passo Bindi, riscoprendo biografi come il De Dominici e l'abate Lanzi, pare peraltro indicare il recupero di alcuni contributi storiografici oggi ritenuti fondamentali per lo studio dell'arte meridionale. Detto questo in via di principio, occorre avvertire che le espressioni locali -e del territorio esaminato, in specie -non sempre esprimono valenze artistiche di qualità, ed i limiti prodotti di contro da un certo isolamento non saranno sottaciuti in questa sede, come si avvertirà in particolare per il secolo XVII. Con i doverosi excursus extraterritoriali, e le necessarie citazioni delle molte importazioni culturali, sarà tuttavia possibile ritrovare, nel circoscritto distretto "chietino" (dal 1927 ancor più ristretto, come noto, con la cessione alla neonata provincia pescarese di una parte consistente e artisticamente significativa del suo territorio) le istanze più sincere di una sintesi abruzzese a cui, senza scadere nelle angustie del regionalismo, si riconoscono connotati di originalità e valori artistici propri. Ma, si diceva, nella molteplicità dei rimandi non va intesa una limitazione, quanto piuttosto il suo contrario: la partecipazione feconda ad una più vasta vicenda artistica. Così nel postulare il rapporto contingente, anzi volto ad aggiornarsi caso per caso, tra importazioni e prassi locale si rifiuterà di aderire alla prevedibile opposizione tra centro e periferia, almeno nel modo in cui è stata posta dalla critica. (MAGISTER LUCAS DE MANUPPELLO FECIT HOC OPUS). 2 V. BINDI, Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi, Napoli 1889, p. 772.
Tesi di Laurea ILLUSIONE, IMMERSIONE, IBRIDAZIONE. DALL'ILLUSIONISMO PITTORICO ALLA REALTÀ AUMENTATA IN ARTE. Diploma di Secondo Livelli in Arti visive e Discipline dello spettacolo
LaborEst, 2015
The social and ethic involvement of society in the enhancement of cultural and natural resources is essential to fight the deterioration and abandonment of the landscape. The territorial cooperation programmes like INTERREG develop by years a territorial, economic and social cohesion among european countries through performative tool like ecomuseum, able to relate resources, landscape and local identity. The present study proposes an ecomuseum for the Grecanic Area of Metropolitan City of Reggio Calabria (IT), starting from an analytic phase to define a set of objectives and strategies, and a survey phase investigating on the perceptions of local community and tourists toward grecanic culture and landscape's values following the logic of Cultural mapping. The data collected are transferred in project phase: the Grecanic Ecomuseum.
Collana della Scuola di Specializzazione in "Storia, Analisi e Valutazione dei Beni Architettonici e Ambientali del Politecnico di Torino, Celid, Torino 2007
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