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Ci si forma sugli scarti di saggezza… Molti studiosi contemporanei hanno riflettuto e investigato sul mutato rapporto tra spazio e tempo nelle varie età della vita, e sugli effetti che esso produce in tutte le situazioni relazionali (nella sfera privata come in quella pubblica e lavorativa) individuando nella capacità richiesta agli individui di essere capaci "di rimanere sempre in movimento" il principale carattere della contemporaneità e maturità. Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune.
Ecco il GIORNALINO della RSA di Vercelli, pubblicato a Febbraio 2024 e relativo a gennaio c.a.
Scoprire che la vita è in prestito Il significato della vita cambia sempre, ma la vita ha comunque sempre un significato. Ogni giorno e ogni momento abbiamo l'opportunità di prendere le decisioni che dicono se, come uomini e donne, viviamo solo succubi della vita e passivamente (reagendo semmai per sopravvivere in verte circostanze), oppure se agiamo con dignità, ascoltando il nostro vero IO profondo con senso di Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune.
Per favorire la conoscenza teorica di come debba essere accolta la persona anziana, e principalmente aiutata a non regredire, gli studiosi propongono diversi
Quando si entra in una "Casa di riposo" la prima volta è come sbirciare dalla serratura di un mondo ancora sconosciuto. E' il luogo del tempo, uno tra gli "ultimi"; un luogo ove si incontrano storie di uomini e donne, un luogo fatto di piccole cose, di sorrisi, di visi di anziani con espressioni quasi infantili, di richieste di affetto, di
RSA, Casa di Riposo e Casa di cura. E' giunto il momento di conoscere le caratteristiche di queste tre offerte socio-sanitarie e le particolarità che le contraddistinguono: ciò può essere utile per decidere quale tipo di struttura faccia al singolo caso, e se ciò che ci aspettiamo, vogliamo, o lamentiamo, sia adeguato alle definizioni proprie delle differenti realtà. Le principali diversità riguardano il tipo di ospiti che vengono accolti e il genere di Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune.
I criteri più accettati per una vecchiaia di successo sono di solito così descritti: il primo è un criterio oggettivo, vale a dire l'assenza di malattia, che lascia un sano invecchiamento nelle mani del destino. Il secondo criterio riguarda la possibilità di mantenere autonomia e indipendenza: questo è il criterio che sta alla base delle politiche di sanità pubblica. Un terzo criterio riguarda l'invecchiamento sano: si verifica quando i sintomi clinici possono essere controllati, e lo si applica al caso di D U N Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune. BOSCO D'AUTUNNO Pagina 2 malattie croniche. Proponiamo noi una definizione psicologica di invecchiamento sano per il quale "esso è l'insieme delle risorse mentali che consentono loro di affrontare le sfide: basso rischio di malattie e disabilità funzionali, eccellente funzionamento mentale e fisico, impegno attivo nella vita." Per quanto riguarda la definizione di vecchiaia di successo, vale la pena discutere un momento sulla scelta del termine "successo", perché la definizione può confonderci per le implicazioni che nella nostra cultura riguardano temi molto lontani da quello che invece riguarda l'età anziana, e che è la "finitezza". Per gli anziani "finitezza e finitudine" dovrebbe essere un argomento esistenziale per il quale ogni essere umano dovrebbe riflettere fin dall'età adulta (o prima), per arrivare all'ultima età della vita con una chiara coscienza di cosa significhi (parliamo, ovviamente, di persone sane di mente e lucide). Tra i numerosi temi che la finitudine include, dovremmo inserire quello che riguarda il funzionamento della memoria. La memoria è una delle abilità comunemente perse in età avanzata, e può essere intesa come un meccanismo per controllare un determinato periodo di tempo. In questo senso l'invecchiamento mette in pericolo questo controllo perché impone con forza agli anziani la
Per il nostro lavoro di Operatori nella Sanità e nell'Assistenza è importante sapere come agire in ogni situazione che si presenta, agire che è il risultato della conoscenza della teoria e della clinica della Relazione di Aiuto e di Cura che sono relative al nostro campo d'azione. Purtroppo nel colloquiare quotidiano con operatori di varie realtà, e dunque non soltanto la nostra, quando si parla dell'importanza della formazione continua proprio per avere la risposta B O S C O
L'ANZIANITA' DALLA STORIA AD OGGI Non c'è ricetta contro l'invecchiamento, ci sono però possibilità di evitarne gli aspetti negativi. Bisogna educare ad invecchiare e bisogna imparare ad invecchiare, conservando l'entusiasmo del vivere per non perdere la nostra autostima, porta della depressione, del nichilismo e del suicidio. L'uomo ha la necessità di sentirsi qualcuno, a qualunque età, pena il vuoto
Per chi lavora per persone che sono giunte ad 80 anni e più è assai importante tenere sempre in considerazione il concetto di Qualità della Vita, anche in una RSA, proprio perché è importante che tutti si stia bene nel periodo della senilità. Chi la vive e chi li accompagna. L'antropologia che sta alla base dell'assistenza agli ospiti anziani deve sempre considerare che la Casa di Riposo non è il luogo dove non resta che attendere la fine, perché il morire è l'attimo che coincide con l'ultimo
Dopo molti anni riprende la pubblicazione de "Il giornalino della Casa di Riposo" col suggestivo titolo: BOSCO D'AUTUNNO. L'iniziativa è ancor più lodevole e apprezzabile perché interviene dopo un anno particolarmente difficile sia per i nostri Ospiti, che i Collaboratori, che i Familiari. Dare oggi una nuova vita al "Giornalino" significa dare anche nuova vita ai ricordi di esperienze, di affetti, di tradizioni, di cultura, di dialetti. Attraverso le storie dei nostri Ospiti potremo acquisire un vero patrimonio. Il "Giornalino" ci farà conoscere la loro forza, la loro vitalità, il loro sapere: dobbiamo preservarli e farne un uso prezioso. Sono dunque davvero lieta di questa iniziativa e auguro buon lavoro a tutti coloro che vi collaboreranno.
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Notiziario dell'Accademia Nazionale di San Luca, 2016
Atti del Museo di Storia Naturale della Maremma, 2019
Le armi nel santuario di Pietrabbondante, 2018
Bosco e cultura. Il bosco nella vita spirituale e culturale dell'uomo, 2006