Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
11 pages
1 file
2015
L’articolo discute l'opera in tre volumi Nuove frontiere per la Storia di genere, curata da Laura Guidi e Maria Rosaria Pelizzari, che nasce da un Congresso della Societa Italiana delle Storiche svoltosi a Napoli nel 2010.
Männlichkeit/en. Pluralità maschili e cultura tedesca, 2023
Se fino ai primordi dell'epoca illuminista gli studi di genere sul maschile evidenziano una costante e diffusa instabilità fra le categorie del femminile e del maschile, che risultano così ancora fortemente scisse e conflittuali, marcando una territorialità identitaria codificata sulla base di fossilizzati parametri socioculturali pressoché tutti riconducibili alla sola sessualità biologica di appartenenza 1 , è con l'avvento del primo (1798-1804) e ancor più del secondo Romanticismo (1816-1835) che si delinea un nuovo canone terminologico della Männlichkeit, in cui l'indiscussa egemonialità del maschile come categoria socio-normata da fattori quali l'autonomia, la decisionalità, la forza, la razionalità, la concretezza, la determinazione è fortemente messa in discussione 2. Causa ne è sia l'evoluzione del processo emancipatorio del femminile, da sempre strutturalmente inteso come deficitario e minoritario, sia la riscoperta valoriale di un'interiorità emotiva sommersa del maschile, che aspira ora a voler vivere il suo lato femminile senza più nessun preconcetto di repressione autoindotta. Si tratta quindi di una ricodifica delle categorie di genere alla luce della presa di coscienza di un maschile-femminile non più bipolare, ma collettivo 3. Una galleria di espressioni maschili contemporaneamente variegate, miste,
Rassegna italiana di sociologia, 2020
Beyond borders. Gender in the lab, the history of science, and STS The article offers an overview of recent laboratory work on gender that, it is claimed, should contribute to expand our understanding of the interactions among the natural and the social sciences. The first part of the article presents several cases illustrating the increasing trend, among researchers in the life sciences, to adopt integrated approaches which draw on interpretive frameworks developed by the social sciences, especially by studies on Science, Technology and Society (STS). The second part focuses on some of the results that, since the 1980s, these approaches have attained in gender studies, giving rise to interpretations and practices that are hybrid from the outset. Keywords: cross-disciplinarity, history of science, sex-gender studies, Science and Technology Studies (STS).
Intervento realizzato nell'ambito del ciclo di incontri - RRI - Introdurre una prospettiva di genere nell’innovazione e nella ricerca. Il contributo si concentra sull'introduzione di una prospettiva di genere nella ricerca scientifica.
Rivista geografica italiana, 2024
Casa, lavoro e famiglia: spunti per nuove prospettive sulle significazioni spaziali e le performance di genere Parole chiave: Covid-19, lockdown, geografia di genere, geografia della famiglia, spazio pubblico/privato, lavoro domestico. Questo contributo teorico, inserendosi nel panorama della geografia di genere e della famiglia, si propone di aprire il dibattito sul cambiamento di uso e significato dello spazio pubblico e privato durante il primo lockdown (marzo-aprile 2020) e su come tali cambiamenti abbiano modificato le pratiche di genere. Tali risemantizzazioni hanno visto la casa diventare luogo di condensazione di diverse attività, mentre lo spazio pubblico veniva dipinto e percepito come infetto e pericoloso. L'intento di questo contributo è quello di ripercorrere la letteratura che ha analizzato tali risignificazioni proponendo per gli studi futuri un focus su come sia cambiato il lavoro domestico adottando uno sguardo di genere, e indagando come nuove significazioni spaziali possano aprire la strada a nuove tipologie di performance di genere.
Rivista di Estetica, 2016
Through a semiotic approach, this paper focuses on the rhetorical operations made available by the current post-medium situation (Krauss 1999). Starting from the notion of " awareness cinema " outlined by Francesco Casetti (2015) and of intermedial imagination suggested by Pietro Montani (2010), I shall refer to rhetorical operation as the production of a gap which requires a dialectical resolution by the audience (Groupe µ 1992): in the case of audiovisual post-mediality, the gaps consist of technical formats and discursive forms. I shall try then to build a relationship between the faculties of the individual and the cultural regularities within which they operate, combining the aesthetic reflection of Emilio Garroni with the semiotic studies carried out by Charles Sanders Peirce. Following the current interest in the signification experience shown by semiotics (Fontanille 2008 Eugeni 2010), I shall attempt to clarify the perceptive and interpretative behaviours urged by intermediality starting from the concepts of genre (Rastier 2001) and seeing-in (Wollheim 1980). The validity of these assumptions shall be finally tested with the aid of a brief review of two feature films: The Act of Killing (2012) and The Look of Silence (2014).
Marginalità, esclusione sociale e politiche di intervento, Giulio Gerbino (a cura di), Palermo University Press, 2022
Il contributo si pone l’obiettivo di approfondire alcune questioni sociologiche relative alla persistenza di un modello tradizionale di divisione di genere del lavoro produttivo e riproduttivo all’interno delle famiglie contemporanee. Più nello specifico, si è scelto di approfondire il fenomeno nel contesto della città di Palermo, nella quale si rileva una delle più basse percentuali d’occupazione femminile in tutto il Paese ed un sistema di politiche locali e servizi di supporto alla genitorialità gravemente deficitario. Nel contributo saranno presentati i risultati di una ricerca qualitativa condotta su un campione di mamme e papà palermitani, il cui oggetto d’analisi principale sono stati i valori, e i conseguenti atteggiamenti, espressi dai partecipanti allo studio in merito alla distribuzione dei compiti di cura e del lavoro domestico in famiglia. A partire da questi risultati verrà analizzata la permanenza di una attribuzione delle funzioni e dei compiti genitoriali sulla base del genere, allo scopo di comprendere sino a che punto sia possibile parlare, ancora oggi, di un modello di famiglia meridionale tradizionalista. Particolare attenzione sarà posta, in tal senso, sulle differenze generazionali rilevate all’interno del campione, allo scopo di evidenziare quali processi di cambiamento sia possibile riscontrare nelle pratiche di negoziazione fra tempi di vita e tempi del lavoro fra i genitori più giovani rispetto a quelli più anziani.
Qual è il ruolo delle fonti storiche nella riflessione sull'identità, i diritti e l'afferma-zione delle donne nei secoli, dall'antichità alla contemporaneità? Quali opportuni-tà può offrire la ricerca declinata in una prospettiva di genere? Quali sono gli sce-nari che si aprono, anche alla luce degli intrecci tra la riflessione storiografica e altre discipline come il diritto, la sociologia, l'economia, l'urbanistica e la tecnologia? Sono molteplici le difficoltà con cui le protagoniste di questi studi-regine e donne del popolo, letterate e illetterate, religiose e scienziate, filantrope e brigan-tesse-si sono dovute misurare nel corso dei secoli: sopraffazione, violenza domestica, monacazioni imposte e matrimoni forzati, la difficile conciliazione di attività lavorativa e mondo degli affetti, il rapporto problematico e conflittuale con l'universo familiare. Al tempo stesso, tuttavia, numerosi sono stati anche gli ambi-ti in cui si sono dispiegate le competenze, i talenti e la creatività di queste donne: non solo la famiglia, ma anche lo studio, l'insegnamento, l'arte, la scienza, lo scoutismo, il volontariato, la filantropia, l'attività missionaria. Attraverso memoriali, resoconti, missive, contratti e testamenti, esse sono riusci-te ad esprimere la loro volontà, gettando luce su aspetti poco noti, rari, scono-sciuti. Le loro voci inascoltate diventano udibili da parte del lettore contempora-neo proprio grazie alle fonti storiche, preziose testimonianze di un sentire che, più di quanto immaginiamo, si avvicina sorprendentemente al nostro. Saveria Chemotti insegna Letteratura italiana di genere e delle donne all'Università di Padova. Ha pubblicato saggi su Foscolo, sul Romanticismo italiano ed europeo, sulla narrativa del primo Novecento, su Antonio Gramsci, Tonino Guerra, Giuseppe Berto, su numerosi altri autori e temi otto-novecenteschi, sulla letteratura delle donne. Tra i suoi numerosi scritti, per le edizioni Il Poligrafo ha pubblicato: La terra in tasca: esperienze di scrittura nel Veneto contemporaneo (2003); L'inchiostro bianco. Madri e figlie nella narrativa italiana contemporanea (2009); Lo specchio infranto. La relazione tra padre e figlia in alcune scrittrici italiane contemporanee (2010); A piè di pagina. Saggi di letteratura italiana (2012); ha inoltre curato la riedizione di Vigilie (1914-1918) di Antonietta Giacomelli (2014). Nel 2014 ha esordito come narratrice con La passione di una figlia ingrata (L'Iguana). Maria Cristina La Rocca è professore ordinario di Storia medievale all'Università di Padova. I suoi interessi di ricerca si articolano su vari aspetti dell'età altomedievale, considerando il caso ita-liano in rapporto al contesto europeo. Ha esaminato il problema della città nell'alto Medioevo, sotto il profilo sociale, topografico e politico. Ha esaminato, sotto il profilo storiografico, il pro-blema dell'interpretazione 'etnica' delle sepolture altomedievali nella ricerca italiana dell'Ottocento. Ha realizzato una serie di lavori sui testamenti altomedievali e, successivamen-te, sui rapporto tra i generi e la struttura della parentela. Ha partecipato a numerosi convegni internazionali. Fa parte del comitato per l'edizione delle fonti per la Terraferma veneta; è mem-bro del comitato scientifico di diverse riviste; dal 2010 fa parte del direttivo della Societa Italiana delle Storiche.
PRISMA Economia - Società - Lavoro, 2017
A partire dal genere La proposta di questo numero della rivista è di partire dal genere. Sembrerebbe quasi una provocazione in un momento in cui si assiste a una nazionale (e non solo) levata di scudi contro una fantomatica "teoria gender", la quale, sradicata dalla sua tradizione politica, storica, sociologica, giuridica, si presta a facili strumentalizzazioni nel tentativo di restaurare modelli sessuati tradizionali. Il ripristino di concetti e di un discorso pubblico incentrato sulla polarizzazione dei modelli di genere è una tendenza da tempo messa in luce da copiosa letteratura che ruota intorno al concetto di regenderisation. Il revival di concetti e visioni antitetiche del maschile e del femminile, incapaci di riconoscere, interpretare e cogliere la ben più articolata esperienza umana, rappresenta una vera e propria regressione rispetto a un percorso di messa in discussione delle barriere rigide e restrittive. La giornalista statunitense Susan Faludi, inserendosi in questo ragionamento, arriva a parlare di backlash (1991) contrattacco, o meglio guerra non dichiarata alle donne, che poi chiarisce ulteriormente nel suo volume successivo Il sesso del terrore (2008), dove analizza e argomenta intorno al discorso pubblico del post 11 settembre ripopolato apertamente da uomini eroi e protettori e donne vittime. La marcia sul percorso dell'apertura e del riconoscimento di una dimensione, anche identitaria, di genere dentro il continuum dal maschile al femminile e viceversa, come possibilità di sperimentazione ben più ampia rispetto a quella ricompresa nella concezione binomiale, è al presente fortemente ostacolata da istanze riduzionistiche. Il genere è e rimane l'arte del fare e insieme del disfare (Butler, 2004), di costruire e decostruire se stessi in relazione a ciò che si sperimenta e si sceglie, si confronta oggi con energiche spinte limitative, dove il peso dei modelli tradizionali aumenta e diventa facile rifugio dall'inquietudine dell'incertezza. Pur essendo molte le interpretazioni sul regresso dei generi, che pesa soprattutto sulle donne, nessuna di esse riesce a fotografare il senso del presente se non come arresto del passato, come indicano le espressioni «rivoluzione in stallo» (Hochschild, 2006), «rivoluzione silenziosa» (Badinter, 2010) o «rivoluzione incompiuta» (Gerson, 2009). Fraser tenta una spiegazione puntando il dito sull'alleanza del femminismo degli anni '80 con il pensiero neoliberale, dalle posizioni emancipazioniste tutte giocate sulla misura economica della partecipazione, ponendo in secondo piano l'ambito culturale, dei diritti e relazionale. Copyright © FrancoAngeli N.B: Copia ad uso personale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsiasi mezzo effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia a pagamento.
Venezia Arti, 2024
This paper investigates, based on unpublished archival sources, the work of the Collettivo Donne Fotoreporter (Lilli Bar- chiesi, Kitty Bolognesi, Giovanna Calvenzi, Mazia Malli, Laura Rizzi, Livia Sismondi and Chiara Visconti), formed in Milan as part of the feminist movements of the 1970s. Specifically analyzed are I Ruoli (January 1978) and Una Nessuna Centomila (1979), two pho- tographic projects that aim to disrupt, in both an ironic and critical form, the female stereotype through actions of transformation and alteration in order to produce a metamorphic overturning of visual customs on identity. The article finally analyses their inclu- sion in peculiar travelling exhibitions through which the Collective attempts to subvert social and patriarchal constructs.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Special Issue on Intralinea Translation Journal: Tradurre per l’infanzia e l’adolescenza, 2023
Mosaico Italiano, ISSN 21759537, 2020
La Camera Blu Rivista Di Studi Di Genere, 2014
Altre storie: la critica femminista alla storia. Bologna: …, 1996
Swiss Journal of Educational Research
Sociologica, 2011
QUADERNI FIORENTINI per la storia del pensiero giuridico moderno , 2019
Quaderns-e de l'Institut Català d' …, 2011
DIFFERENZE E DISPARITÀ: LE QUESTIONI SUI GENERI IN PSICOLOGIA SOCIALE
The Italianist, 2011