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2024
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Capitolo estratto da "Il Biscione dei Visconti. La Lipsanoteca di Brescia e l’invenzione araldica". Si ripercorrono le principali teorie sulla bella figura araldica dello stemma dei Visconti e del Ducato di Milano.
[IT] Il Biscione dei Visconti. La Lipsanoteca di Brescia e l'invenzione araldica, 2023
IT. Storia ed origini del Biscione. Lo stemma della famiglia Visconti di Milano: Ipotesi classiche e la nuova scoperta. EN. History and origins of the heraldic figure of the "Biscione". The coat of arms of the Visconti family of Milan. Classical hypotheses and the new discovery.
2021
Durante i secoli del Rinascimento si diffonde nei palazzi felsinei un tipo di cortile caratterizzato da logge voltate su due livelli, dove le arcate superiori presentano un ritmo doppio rispetto alle inferiori. Un contributo alla sua diffusione – come si può apprezzare ancora oggi, fra i tanti esempi sopravvissuti, nei Palazzi Ghisilardi e Sanuti Bevilacqua – si dovette all'imponente e perduta Domus magna di Sante e Giovanni Bentivoglio. Si ritiene, tuttavia, che l'origine bolognese di tale sistema binato non sia bentivolesca e tantomeno "lombarda", come riferito da alcuni, poiché in Lombardia le prime attestazioni cortilive di questo tipo sono più tarde rispetto a quelle bolognesi, inoltre denotano un'ascendenza antiquaria estranea alla cultura architettonica felsinea del Quattrocento. Il più antico esempio locale, direttamente riconducibile al tipo binato, sembra essere un brano architettonico appartenente al secondo chiostro, quello dei Morti, del Convento d...
Ceramica Romana e Archeometria: lo stato …, 1993
Lo scopo del presente contributo è la valutazione delle prime fasi di impianto e sviluppo della città medievale di Bosa tramite l’analisi delle forme urbane e degli elementi di architettura pervenuti, documentati o rappresentati nella cartografia storica. Le componenti insediative che si evidenziano sotto questa luce delineano un sito più complesso rispetto all’immagine consolidata della città, caratterizzata dal rapporto tra il Castello di Serravalle e l’articolato borgo sottostante, racchiusa entro un ampio perimetro fortificato in contatto con la riva destra dell’estuario del fiume Temo. In particolare alcuni settori urbani, collocati presso un’area dalle spiccate caratteristiche portuali, sono databili in fasi ben precedenti il tardo XIII secolo, momento di costruzione del Castello indicato da recenti indagini archeologiche. Non sembra quindi assumibile a priori l’immagine di una città tardo duecentesca il cui sviluppo si avvia sotto il controllo della famiglia Malaspina e si consolida nel secolo successivo; emergono al contrario elementi che indicano una precedente fase che contribuisce a delineare i modi di quella “urbanistica giudicale” che orienta la formazione dei centri urbani della regione.
Incontri di filologia classica, 23, 2024
This paper examines the 26 letters comprising the correspondence between Libanius of Antioch and Basil of Caesarea. Treating the epistolary exchange as apocryphal based on previous works, it seeks to illuminate the context of its production. Specifically, the study corroborates Pouchet’s hypothesis regarding the Cappadocian origin of the letters by analyzing the manuscripts used by Förster, editor of Libanius’s works, for the constitutio textus.
P. L. de Castris (a cura di), I luoghi della sirena. Vedute di Napoli dal XV al XIX secolo, Napoli, Elio de Rosa Edito-re, pp. 13-21, 2019
«Strenna Storica Bolognese», Anno LXXI (2021), 2021
Questa ricerca analizza l'evoluzione storica Piazza Rossini, nel centro storico di Bologna lungo via Zamboni, dalla sua formazione in epoca medievale legata alla basilica di San Giacomo Maggiore, al consolidamento dell'assetto spaziale con l'edificazione dei palazzi Magnani e Malvezzi de' Medici-caso, attraverso diverse mutazioni nelle destinazioni d'uso degli edifici e nella fruizione dello spazio urbano fino ai giorni nostri. In conclusione vengono descritti gli interventi più recenti per la rigenerazione della piazza nel contesto del progetto R.O.C.K (Regeneration and Optimization of Cultural heritage in creative and Knowledge cities) 2017-2020, finanziato dall’Unione Europea.
«Miscellanea Storica della Valdelsa», CXII (2006), 2-3 (304-305), pp. 121-152
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Il faro di Lignano, a cura di C. Dallagiacoma, Lignano Sabbiadoro, Fotocineclub, 2016, pp. 31-55, 2016
DANIELE TORELLI, Benedetto Binago e il mottetto a Milano tra Cinque e Seicento, Lucca, LIM-Libreria Musicale Italiana, 2004 (Quaderni dell’Archivio per la storia della musica in Lombardia, 3), 252 p. - ISBN 88-7096-391-8
Notiziario della Società Lichenologica Italiana, 2023
Historiae. Scritti per Gherardo Ortalli, 2013
Valdinievole Studi Storici, 2016
Edizioni Numismatica Varesi, 2014
Voci d’inchiostro. Per uno studio dei limina nei manoscritti della Commedia [= Storie e linguaggi. Rivista di studi umanistici, 9.1 (2023)], a cura di C. Perna, E. Tonello, pp. 171-188, 2023
DISEGNARECON}
Taccuini d'arte, 2024
Lignan, a cura di M. Bortolotti, Udine, Società filologica friulana, 2014, pp. 269-304, 2014
Paola Masino, Nascita e morte della massaia, 2019
Kalós – L’accento sul bello, 2023
Publications du Centre Européen d'Etudes Bourguignonnes, 1988
The Medieval and Renaissance Imprint a cura di C. Vella, 2024