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L’esistenza tragica di un’artista sul filo del rasoio tra avanguardia e malattia mentale – Testi letterari e disegni nell ’orbita del surrealismo Un diario doloroso di un’assenza tra memoria e delirio
Arte Dossier - Giunti Editore, 2017
Unica Zürn's works are the mirror of his condition of life, tragically marked by schizophrenia. Introduced in the environment of French surrealism by Hans Bellmer, she could not fail to convey, in his art, the anxiety and the suffering experienced for the terrible illness. An art where the sign is the voice of her anguish and the shelter of her soul.
Un percorso attraverso una delle opere più originali e potenti della filosofia occidentale. L'Unico stirneriano non costituisce solo un formidabile strumento antimetafisico e di ribellione politica, ma comporta anche implicazioni decisive sul piano pedagogico ed etico, perché l'io stirneriano consiste, in ultima analisi, in un'istanza destinale.
La seguente opera è frutto di riflessioni personali e si concentra su ciò che ha ampiamente segnato la collettività Russa, e le coscienze di tutto il resto del mondo: i Gulag.
La distinzione tra angoscia e fobia è un punto centrale nella teoria di Freud. Freud pone la distinzione tra isteria di angoscia e isteria di conversione e mette la fobia sul lato della prima. Mentre nell'isteria di conversione la libido prende le vie dell'innervazione somatica, nell'isteria di angoscia questo non si produce e la libido si trasforma in angoscia. Lacan nel Seminario IV-La relazione d'oggetto approfondisce il momento in cui Hans sviluppa una fobia. Sviluppare una fobia equivale per il soggetto ad una scelta di struttura: in questo caso la struttura nevrotica. È la fobia che costruisce il percorso che il piccolo Hans dovrà percorrere. Senza questa scelta probabilmente il destino della sua struttura sarebbe stata la psicosi 1 . Quindi la fobia si dirige verso una scelta nevrotica che serve a traghettare Hans dalla fase preedipica, all'Edipo, al complesso di castrazione. Questa fobia prende piede dopo che l'angoscia si impadronisce di Hans di fronte a qualcosa di molto preciso. La fobia servirà a tenere a bada l'angoscia e a fornirle un significante: un cavallo che può morderlo. Lo scatenarsi dell'angoscia e l'insorgenza del sintomo fobico in Hans hanno a che fare evidentemente con la madre, con il divieto di masturbarsi e con quello che il bambino mette in gioco. Fino a quel momento era il gioco immaginario fallico, il "gioco dell'esca" nei confronti della madre, ciò che faceva essere Hans immerso nella felicità. La madre è l'oggetto d'amore. Anche quando nel caso clinico leggiamo chiaramente che la madre gli proibisce la masturbazione per Hans non cambia molto perché, di fatto, continua a farlo. Ma è con il manifestarsi di un reale pulsionale che le cose si complicano. Il fatto che il bambino cominci a masturbarsi indica che il suo pene si muove ed è diventato dell'ordine del reale. 2 Questo è l'elemento primario dell'osservazione e la questione parte dalla riflessione riguardo alla relazione tra questo fatto e il sorgere dell'angoscia. Tutto quello che per lungo tempo era stato per lui il paradiso, comincia a diventare una trappola dalla quale non riesce ad uscire. Ed è qui che si innesta il meccanismo dell'inibizione e dell'angoscia. L'angoscia risponde al fatto che Hans si trova sul punto di essere sbalzato fuori dal posto che occupava rispetto alla madre, "si immagina come nulla" 3 . Nel momento in cui Hans immagina questo nulla il suo mondo crolla e la fobia cerca di ricostruirlo: "la fobia è costruita davanti al punto di angoscia" 4 . La fobia risponde al tentativo di ripristinare un limite, è proprio un avamposto, una protezione, una difesa dall'angoscia di essere nulla. Una copertura che però non copre del tutto e i cavalli conservano qualcosa che inevitabilmente traspare. 2. Teoria della mancanza d'oggetto.
Tintas : Quaderni di Letterature Iberiche e Iberoamericane, 2012
In «Unitatis redintegratio» si accenna al fatto che i fedeli cattolici devono riconoscere con gioia il patrimonio comune dei fratelli separati, «i quali rendono testimonianza a Cristo talora sino all’effusione del sangue». Come la testimonianza del sangue, la testimonianza più radicale, può contribuire a creare percorsi di conoscenza, di condivisione, di unità fra le Chiese? Perché esso può essere un atto che accomuna e rinnova l’identità profonda delle comunità? La risposta è articolata in tre punti: il martirio è il compimento della sequela, è atto ecclesiale, è dono di vita per il mondo. Nella «martyria» fino alla morte la comunione dei cristiani e delle comunità ecclesiali è già compiutamente realizzata.
Erasmo da Rotterdam è stato un teologo, umanista e filosofo olandese ed è considerato il maggiore esponente del movimento dell'Umanesimo cristiano.
'opera di Fanon, e in particolare in questo suo libro, si è realizzata la presa di coscienza del significato universale della rivoluzione dei popoli coloniali e dell'avvento del "terzo mondo" come protagonista della nuova storia. Anche se il libro getta le sue radici nella rivoluzione algerina, e si alimenta della sua straordinaria esperienza, esso trascende di gran lunga l'ambito di una particolare nazione, per studiare l'intero processo su un piano internazionale, che tende a dare alla storia un'universalità effettiva e a fare dell'umanità intera il suo soggetto consapevole. La prefazione è di Jean-Paul Sartre.
2015
In Zadar area there are four silver processional crosses supporting crucified Christ's body that greatly resemble the famous Trieste example commissioned by Alda Çuliani in 1383. The discussion draws attention to the similarities and differences between the Zadar group and the cross in Trieste. Finally, it leads to the conclusion that the matrix for embossing Christ's body in medieval Zadar was used by two brothers, Stephen and Paul sons of Peter, goldsmiths, who moved from Cattaro around 1385.
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Scritti di un'altra follia. Per un'introduzione alla socioanalisi, 1988
ISSN 2282-5711, 2024
La Furia Umana, 2014
I grandi processi della storia, 2019
RITORNO AD ANXIA. Ricerche archeologiche in un territorio della Lucania interna, a cura di Maria Chiara Monaco, Fabio Donnici, 2021
Dionysus ex machina, 2018
I "fanciulli" del Sultano i giannizzeri al servizio della Sublime Porta, 2017
EUT Edizioni Università di Trieste eBooks, 2008
“La ricerca folklorica”, n. 74, pp. 277-281., 2019