2021, «L’Umanesimo oggi è sotto attacco». Intervista a Maria Giorgi
Oggi vi presento Maria Giorgi, angelo custode dell'arte. Così mi piace pensare a chi si occupa della conservazione e il restauro. Tra i vari interventi di rilievo, Maria Giorgi ha lavorato al restauro della tonaca di San Francesco e Santa Chiara. Parlare con lei è sentire la voce di chi, prima di chinarsi e puntare le mani e lo sguardo sul dettaglio di un oggetto, ha guardato con attenzione e fatto una lettura appassionata dell'uomo e della Storia. Maria Giorgi ha la passione di chi lavora per una gloria, quasi anonima ma profonda; di chi gioca insieme al tempo perché gli oggetti lo accompagnino il più a lungo possibile senza perdere splendore. # Come sei arrivata alla passione per i tessuti, il restauro, la conservazione? Si è trattato di un caso, ammesso che il caso esista. Io volevo fare l'Istituto d'arte. Mi sembrava che fosse la scuola adatta, ma negli anni Ottanta era molto chiacchierata. C'era un ambiente un po' libertino e i miei, che erano due professori universitari e io una fanciulla troppo ribelle, non mi hanno mandata. Mi hanno mandata invece al liceo artistico. Il caso volle avesse un indirizzo sperimentale in Restauro del tessuto. Si trattava di una trasformazione delle Scuole laiche Leopoldine o Regie aperte nel 1784, nell'ex monastero di San Niccolò in Sasso detto di Monna Agnese, nei pressi del Duomo di Siena. Lì bambine e ragazze, oltre a imparare a cucire, ricamare, fare la maglia e tessere lino, canapa e seta, potevano studiare. C'erano ancora nella scuola dei telai antichi, attrezzi da ricamo e alcune insegnanti che provenivano da quella formazione. Quindi potevamo accedere a tutte le nozioni relative alle tecnologie legate ai tessuti e alle fibre tessili. Inoltre il liceo si era collegato a una Fondazione-Museo e scuola di restauro famosissima in Svizzera, la Abegg-Stiftung di Berna, esclusivamente volta alla collezione e conservazione di tessili storici. E così come nelle Accademie di Belle arti o nei Conservatori musicali, il fatto di iniziare giovanissimi a suonare, scolpire o dipingere ti forma, io a diciannove anni, quando sono uscita, ero già una restauratrice di tessuti. E finito il liceo cos'hai fatto? Mi iscrissi a Filosofia indirizzo Antropologia Culturale, che mi interessava molto. Contemporaneamente feci un corso triennale della Regione Toscana in Restauro del tessuto. In