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2003
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Industrializzazione e militarizzazione alle origini dell' epoca moderna: lavoro di più di venti anni fa, con breve prefazione aggiunta, su nessi tanto vincolanti quanto poco studiati o dibattuti, I tempi attuali e quelli incombenti lo hanno reso e/o lo renderanno forse meno disutile ora, di quando è stato pensato e scritto.
Non ti rimembra di quelle parole le quali la tua Etica pertratta le tre disposizion che 'l ciel non vole, incontenenza, malizia e la matta bestialitade? Dante Alighieri, Inferno, canto XI, vv.
2018
L'apertura di una nuova era per la storia dell'editori si lega ad un luogo preciso, MAGONZA, e ad una specifica figura Johann Gensfleisch zur Laden, che nel 1450 diede vita al primo esemplare di Bibbia stampato a caratteri mobili. Tutto ciò permise la realizzazione in Occidente di una separazione e di un'stensione delle figure umane rendendo il prodotto stampato una delle pochissime MERCI riproducibili in serie. Rese inoltre possibile lo sviluppo delle prime timidissime espressioni di giornalismo. Nacquero i così detti AVVISI e FOGLI DI NOTIZIA dedicati a una precisa notizia ed informazione. Questi nacquero in Italia attorno al 1470 senza una frequenza regolare di pubblicazione. Nel 1560 a Venezia si diffusero i BROGLIETTI (il brolo-piazza = luogo di incontro per affari o pettegolezzi). I pubblici poteri iniziarono da subito a utilizzare questi strumenti a proprio vantaggio attivando anche severi controlli e forti discriminazioni (es. x i paesi dell'occidente concessione del privilegio di stampa). Le prime espressioni di giornalismo diedero quindi molto presto l'impressione di poter diventare un potente mezzo di condizionamento delle coscienze e delle opinioni. Il proliferare delle commissioni e degli uffici di revisione, lo comprova in maniera evidente. Un altro aspetto significativo, la cui nascita si evidenzia nei primi anni del 1600 e divenuto poi peculiare per il giornalismo moderno, fu il carattere PERIODICO delle pubblicazioni; all'interno le notizie iniziarono ad essere disposte in modo gerarchico. Dal punto di vista tecnico il cronista del '600 lavorava senza supporto di personale, potendo contare al max sulla collaborazione di qualche aiutante. Doveva occuparsi personalmente della ricerca delle informazioni, della loro stesura, del lavoro di tipografia e correzione delle bozze, dell'invio alla censura, gestire la parte finanziaria e di vendita. In OLANDA nascono i CORANTOS, ossia fogli a cadenza settimanale/bisettimanale, indipendenti dalla politica e generalmente attivi grazie alla collaborazione di un certo numero di corrispondenti che avvalendosi delle reti di comunicazione del paese inviavano notizie dai principali centri. La cadenza fissa di questi permise la nascita di un'altra figura tipica del "giornalismo moderno", il LETTORE ABITUALE (grazie a questa figura i periodici potranno programmare meglio il loro futuro). In INGHILTERRA iniziarono ad affermarsi altre tipologie di comunicazione che erano meno legate al potere ma più attente ai fatti di cronaca. Con esse anche i primi SPAZI PUBBLICITARI, che permisero ai giornali di sganciarsi in parte dagli introiti derivanti dalla vendite a dagli aiuti interessati dei regnanti. Nel 1695 il governo inglese non rinnovando il LICENSING ACT (provvedimento con cui nel 62 venne ribadito il provvedimento di censura preventiva) pose il sigillo su una nuova dialettica tra stampa e potere. Non mise in discussione però il diritto di intervento a posteriori su quanto stampato e nemmeno il regime di tassazione sulle pubblicazioni periodiche. Questo fu il primo passo per l'Inghilterra verso la costruzione della cultura della notizia. Nel 1702 nacque a Londra il Daily Courant, che espresse l'aspirazione ad un'informazione corretta in cui fossero sempre citate le fonti delle notizie e fossero adeguatamente SEPARATI i fatti dalle opinioni. Fu uno dei primi punti di riferimento per la cosiddetta stampa indipendente e contribuì in seguito, insieme ad altre testate, all'affermazione della cultura della notizia che diventò una sorta di REGOLA del giornalismo moderno insieme anche al criterio delle 5W. Da ricordare è la nascita del quotidiano The Spectator nel 1711 fondato da Joseph Addison, che in poco tempo raggiunse la tiratura di 3/4000 copie. Questo si rivolgeva tendenzialmente ad un pubblico colto e intellettuale, infatti ogni numero veniva ambientato in un club nel quale differenti esponenti sociali si confrontavano su di un argomento di interesse comune riservando al giornalista un ruolo di spettatore imparziale. Divenne ben presto molto imitato in tutta Europa. Nel 1785 John Walter diede vita al The Universal Daily Register poi divenuto 3 anni dopo The Times. La testata si differenziò dal passato soprattutto per l'impostazione grafica a colonne spezzate in brevi paragrafi separati da linee continue e lo stile di scrittura divenne meno ricercato e l'informazione più precisa.
EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA SUL DIPORTO E CONTRATTI, 2015
Editore Aracne editrice int.le S.r.l. via Quarto Negroni, 15 00040 Ariccia (RM) 06 93781065 www.aracneeditrice.it [email protected] I diritti di traduzione, di memorizzazione e let tronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Skype: aracneeditrice Modalità di pagamento 1. Bonifico intestato ad Aracne editrice int.le S.r.l. IBAN: IT87X0569639130000002222X33 Causale: Comenale Pinto -Rosafio (a cura di), Il diporto come fenomeno diffuso. Problemi e prospettive del diritto della navigazione 2. Paypal 3. Carta di credito (acquisto on line) ArAcne 2015 IL DIPORTO COME FENOMENO DIFFUSO PROBLEMI E PROSPETTIVE DEL DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE a cura di Michele M. Comenale Pinto e Elisabetta G. Rosafio con il coordinamento di Marco Badagliacca e Giovanni Pruneddu Scritto sottoposto a doppio referaggio anonimo -This writing has been submitted to double blind peer review EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA SUL DIPORTO E CONTRATTI ( * ) SOMMARIO: 1. Evoluzione della disciplina sul diporto. -2. Le infrastrutture dedicate al diporto. -3. Caratteri propri rispetto alla navigazione mercantile: diporto e attività turistica. -4. Eterogeneità nel diporto. -5. I contratti di utilizzazione: inquadramento generale. -6. I contratti della nautica da diporto. Premessa. -7. Il problema della configurabilità dei contratti della nautica da diporto nel quadro normativo precedente all'emanazione del d. lgs. 18 luglio 2005 n.171. -8. La l. 8 luglio 2003 n. 172, recante «Disposizioni per il riordino e il rilancio della nautica da diporto e del turismo nautico». -9. I contratti del diporto nel d. lgs. 18 luglio 2005, n. 171.
Per inquadrare il concetto di comunicazione, bisogna partire dalla sua definizione e in particolare dall'etimologia del termine. Comunicare è storicamente collegato alla parola comune, che deriva dal verbo latino communicare ("condividere", "rendere comune"), a sua volta correlato alla parola latina communis ("comune", "che appartiene a parecchi", e sostantivato "comunità, nazione, bene comune").
L'informazione giornalistica è un settore dell'informazione volto alla diffusione di notizie (resoconti,commenti e opinioni).Le notizie sono caratterizzate da alcuni elementi come l'avere varietà di contenuti,essere rivolte ad un pubblico,essere di pubb interesse e essere di attualità,e possono essere diffuse mediante giornali,radio ,TV,internet...
L'ETA DI ALFONSO IL MAGNANIMO- percorso didattico disciplinre, 2014
"L'ETÀ DI ALFONSO IL MAGNANIMO" L'obiettivo principale del percorso didattico-disciplinare che si intende sviluppare è quello di portare gli allievi ad avere una conoscenza quanto più possibile complessiva dell'attività politica (interna ed estera) di Alfonso d'Aragona detto il Magnanimo. Alfonso di Trastamara fu una delle personalità politiche di maggiore rilievo del Qattrocento: dopo essere divenuto re di Sicilia per via ereditaria, grazie alla sua personalità forte e intraprendente, riuscì a strappare Napoli agli angioni restaurando l'unità politica del Regnum Siciliae, che era stata spezzata dalla rivolta del Vespro (1282). Consolidato il suo potere, da precursore del rinascimento, rese Napoli una vera capitale europea, ricca di arte e di cultura. Il percorso avrà come finalità, inoltre, di mettere in evidenza la situazione economico-politica che caratterizzava la Sicilia e il Mezzogiorno d'Italia nella prima metà del XV secolo, in concomitanza con il regno di Alfonso. Il modulo svolto presuppone che gli allievi abbiano delle basi contenutistiche che consentano di procedere con facilità: 1. che conoscano, innazitutto, gli eventi che hanno preceduto la salita al trono di Alfonso sia in Sicilia che nell'Italia meridionale e cioè: • la rivolta del Vespro e la divisione del regno tra Angioni (Mezzogiorno) e Aragonesi (Sicilia); • il consolidamento dei due regni dai Martini, da una parte, e dalla casata d'Angio, soprattutto con Roberto, dall'altra. 2. la conoscenza della situazione politica del resto d'Italia e del processo che portò alla trasformazione dei comuni prima in Signorie e poi in Principati fino ad arrivare alla formazione degli Stati regionali. Dal punto di vista metodologico il modulo sarà organizzato in unità didattiche e svolto attraverso lezioni frontali coadiuvate da mappe concettuali e cartine storico-tematiche; si ricorrerà, inoltre, quando possibile e opportuno alla visione di documentari che facilitino l'apprendimento degli argomenti esposti. Ogni unità didattica prevederà una parte laboratoriale in modo da consentire agli allievi di entrare nell'officina dello storico e di seguire, seppur in forma guidata, il processo di costruzione storica. Si procederà, quindi alla lettura e all'analisi critica di documenti dell'epoca che consentano di
The Shannon concept of information is applied to statistical inference
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Il diritto d'autore nella società dell'information technology: software, database, multimedia, 2005
http://www.endasravenna.it/wp/pagine-darte/tulipani-e-speculazioni/, 2022
Restauri al Museo Diocesano di Palermo. Schedatura e raccolta dei dati tecnico-conservativi volume 2 (2013-2018) , 2018