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2022, Don Giuseppe Preci, "Martire silenzioso e modesto"
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Don Giuseppe Preci era un tipico parroco dell'Appennino modenese, sempre in costante contatto con la propria comunità e con il desiderio di curarla in ogni suo aspetto. Anche durante le fasi terribili della Seconda Guerra Mondiale, don Preci si adoperò sempre per perseguire il bene in un mare di male e sofferenza. Le sue buone intenzioni, tuttavia, si scontrarono con qualcuno, che in una tipica notte di primavera del maggio 1945 pensò bene di ucciderlo a sangue freddo. Il fatto criminale scosse l'intera piccola comunità montana, anche perché gli assassini potevano benissimo essere compaesani. A distanza di settant'anni questa vicenda continua ad essere circondata da omertà, misteri e calunnie, che abbiamo cercato di smascherare ricostruendo le fasi processuali.
SOMMARIO: 1. La riparazione dei "danni da processo penale" in Germania: cenni storici. -2. La Gesetz über die Entschädigung für Strafverfolgungsmaßnahmen del 1971: l'impianto generale. -2.1. I danni derivanti da una sentenza di condanna. -2.2. I danni derivanti da altre misure di carattere penale. -2.3. Esclusione obbligatoria o facoltativa dell'indennizzo. -2.4. La tipologia del danno risarcibile: danno patrimoniale e danno non patrimoniale. -3. La diminuzione della pena come rimedio all'irragionevole durata del processo. -4. La responsabilità civile del magistrato. -5. Considerazioni conclusive.
Quaderno di storia del penale e della giustizia, 2019
La paura del processo. Spunti nella penalistica italiana (secoli XVIII-XX) 1. Scorie di teocrazia: forme che atterriscono L'ormai classica Storia della paura di Jean Delumeau riservava gli ultimi capitoli ai processi contro le streghe, tradizionalmente annoverate nell'Occidente moderno (al pari del musulmano, dell'ebreo, dell'eretico, della donna) tra i soggetti antagonisti e destabilizzanti 1 . La scelta editoriale attestava le biunivoche interferenze tra rito giudiziario 2 e paure: il primo catalizzava le seconde e nel contempo tracciava un formale percorso di catarsi individuale e pacificazione pubblica 3 .
SOCIETÀ INTERNAZIONALE DI STUD DI STORIA STORIA DELLA MINIATURA 2007- Atti delle Giornate di Studio sulla Storia della Miniatura "Iconografia e liturgia nella miniatura occidentale - IN Rivista di Storia della Miniatura 11, 2007 ed. CentroDi, 2007
Scrigni da sfogliare. L'arte antica delle legature, catalogo della mostra (Tagliacozzo, Museo del Convento di San Francesco, agosto-ottobre 2018), a cura di F. de Sanctis, Avezzano 2018, pp. 52-59
Updated and revised version of Il Graduale di San Cesidio. Dal testo al contesto in La collegiata dei Santi Cesidio e Rufino a Trasacco: un santuario nella Marsica, a cura di G. Curzi, Gangemi, Roma 2015, pp. 105-110, and Avezzano, Archivio Diocesano dei Marsi, Graduale di San Cesidio a Trasacco, in Illuminare l'Abruzzo. Codici miniati tra Medioevo e Rinascimento, a cura di G. Curzi, F. Manzari, F. Tentarelli, A. Tomei, Pescara 2012, pp. 229-230.
2013
Il caso Bolcini offre una generale panoramica sul reato di Sollecitazione in confessionale e sulla deriva del clero in età moderna nel contesto reggiano. http://www.quaderniestensi.beniculturali.it/QE5/index.html ISSN 2036-5101
1. La costruzione di uno spazio giuridico. -2. Genesi di un'idea: i primi ordines e la scienza civilistica (seconda metà del XII secolo). -3. La formalizzazione del ruolo: da Tancredi a Durante (XIII secolo).
La vita pubblica di Danilo Dolci cominciò con una scelta radicale che meritava di essere raccontata: fu quella ad essere offerta ai suoi primi sostenitori come garanzia e come programma d'azione. Man mano che cresceva la notorietà del personaggio, si intrecciarono attorno alla sua figura processi di affabulazione contrastanti. Ne emergeva inizialmente la figura di un santo irregolare, di un asceta laico, di un profeta moderno in terra siciliana, con tutto quel che di esotico quest'ultima espressione poteva evocare. Anche la stampa che gli era ostile finiva, talvolta, per risultare tributaria del filone agiografico entrando nel merito di quella singolare fama di santità, pur con l'intento di smascherarla. Sulla vita, sulle virtù e sulle opere di Danilo Dolci investirono i suoi sostenitori, aderendo alle ricostruzioni più enfatiche o prendendone rispettosamente le distanze; e se di un movimento «dolciano» si può parlare, le sue crisi e i suoi momenti di discontinuità implicarono spesso e volentieri una rivisitazione della sua leggenda fondativa. Non c'è solo una componente biografica originaria di cui tener conto. Dolci scelse per sé e i suoi collaboratori il compito di facilitare l'autoconsapevolezza degli esclusi: sulla possibilità che i «poveri cristi» prendessero la parola, riappropriandosi della propria storia nell'atto di raccontarla, egli scrisse alcune delle pagine più riuscite della propria vicenda di leader, osservatore partecipe e uomo di lettere. Ma anche in quelle pagine era difficile che la voce del maieuta restasse sullo sfondo. Autobiografico, in fin dei conti, fu per molti aspetti il percorso di riflessione, sperimentazione e disseminazione che egli portò avanti per anni con le sue intuizioni sulla struttura maieutica reciproca e sui rapporti fra educazione, comunicazione e potere. Ma attorno a
Hic requiescit in pace corpus Proculi episcopi -Hic cito consenui, iam me praecessit longior aetas vivamque diu melioribus annis. Queste due iscrizioni, secondo la testimonianza di Battista Peretti 1 , erano incise rispettivamente sopra una tavoletta e sopra una pietra del sepolcro che custodiva le spoglie di Procolo 2 , vescovo di Verona. Il Peretti narrò gli eventi che si verificarono durante i restauri della chiesa veronese a lui dedicata, quando furono ritrovate e aperte tre sepolture, contenenti i corpi di Procolo, Agapio, Euprepio e Circino 3 . L'apertura avvenne il 23 marzo 1492, sotto la supervisione del vescovo in carica, e l'8 aprile di quello stesso anno si tenne una solenne commemorazione in onore degli antichi vescovi ritrovati, che rimasero esposti per tre giorni alla venerazione di una * Nel licenziare questo lavoro, desidero ringraziare il prof. Chiesa per aver seguito e sostenuto questa mia ricerca, la dott.ssa Rossana Guglielmetti per la preziosa consulenza filologica e il prof. Paolo Tomea per le indicazioni bibliografiche.
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Revista Brasileira de Direito Processual Penal
Studi e Materiali di Storia delle Religioni 88/2, 2022
VII Ciclo di Studi Medievali - Atti del Convegno 7-10 giugno 2021, 2021
Cultura Neolatina, LXXXIi, 1-2 (2022), pp. 25-51, 2022
Greco antico nell'Occidente carolingio. Frammenti di autori attici nell'Ars di Prisciano, a cura di L. Martorelli, Hildesheim - Zürich - New York 2014 (Spudasmata, 159), pp. 393-419
Itinerari Di Ricerca Storica, 2014
Intorno a Boccaccio / Boccaccio e dintorni 2018 : atti del Seminario internazionale di studi (Certaldo Alta, Casa di Giovanni Boccaccio, 6-7 settembre 2018) / a cura di Stefano Zamponi. – Firenze : Firenze University Press, 2020. (Studi e saggi ; 205), 2020