Il Mediterraneo offre importanti opportunità rappresentate dalle prospettive di sviluppo connesse alle relazioni intra-mediterranee. Infatti, oltre ad essere un punto di passaggio e di sbarco, il bacino svolge un ruolo di “cerniera” tra i paesi dell’Unione Europea ed i paesi dell’area MEDA, nei quali sono localizzati rilevanti fattori produttivi e dove è in corso una rapida evoluzione del mercato. In questo contesto, l’obiettivo del rilancio dell’Italia (e di conseguenza del Mezzogiorno), quale asse strategico dei traffici all’interno del Mediterraneo, appare possibile, in quanto sono presenti i presupposti, non solo geografici ma anche economici (soprattutto commerciali). L’Italia, infatti, si conferma il primo partner commerciale dell’area, superando sia la Germania che la Francia quanto a valore degli scambi nel 2011, e riaffermando la propria leadership anche nelle proiezioni al 2014, che dovrebbero veder crescere gli scambi commerciali italiani di un ulteriore 28% (sul 2011). Si tratta di cifre importanti che indicano chiaramente il “valore” attuale e soprattutto le potenzialità dell’area in termini di opportunità di affari per il nostro sistema di imprese. È questa, infatti, la dimensione geoeconomica in cui l’Italia, ma soprattutto il Mezzogiorno, possono ritrovare un percorso di crescita e sviluppo. Il Nord a cui guardare è l’Europa. Il Sud verso cui volgersi è la sponda meridionale e orientale del Mediterraneo. Queste due dimensioni rappresentano un unicum, anche perché d’altra parte rappresentano la dimensione storicamente naturale dell’economia italiana (in generale) e delle regioni meridionali (in particolare). La posizione geografica del Mezzogiorno ha, da sempre, infatti, alimentato la vocazione di essere un “ponte” tra le due sponde del Mediterraneo. Vocazione che potrebbe essere ulteriormente valorizzata investendo sulla competitività delle sue maggiori aree urbane e metropolitane, alle quali viene riconosciuto, oggi più che nel passato e soprattutto secondo modalità diverse, il privilegio di essere luoghi deputati a fare da volano nei processi di crescita e di sviluppo economico. La stessa Unione Europea ha, peraltro, portato progressivamente l’attenzione sulla questione urbana, fino a riconoscere nelle città il motore di sviluppo regionale, nazionale e, quindi, europeo. Per il Mezzogiorno urbano si profila, dunque, una straordinaria opportunità per dare corpo e sostanza al proprio vantaggio di posizione, al centro dell’Europa mediterranea, lungo le rotte di transito di importanti flussi commerciali.