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2000, Cahiers «Accademia»
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272 pages
1 file
Il volume raccoglie le osservazioni sul lessico tecnico della musica e del teatro del Cinquecento, attestato dalle traduzioni manoscritte di alcuni trattati greci: «Onomasticon» di Polluce, i «Problemi musicali» («Probl. XIX»), attribuiti ad Aristotele e altri testi più brevi. Le traduzioni, eseguite dal fonetista fiorentino Giorgio Bartoli (1534-1583), forniscono materiali per l'allestimento di un glossario ragionato che costituisce il nucleo centrale del volume.
«Ecdotica» 19, 2022
L’analisi dei teatrali di primo ‘500 - in una fase storica in cui il teatro riscoperto dall’antico sta elaborando i propri codici espressivi e l’idea stessa di drammaturgia- deve coniugare la filologia con la concreta storia dello spettacolo, prestando una specifica attenzione ai contesti materiali della loro produzione e circolazione. Solo una prospettiva olistica consapevole dell’apporto decisivo dei destinatari, che stanno imparando a ‘riconoscere’ e condividere l’esperienza inedita di essere spettatori (a corte, in accademia o all’interno di brigate e compagnie di piacere), consente di decifrare la specifica destinazione recitativa e musicale di scritture ancora molto vicine all’oralità, che spesso diventano “commedie” nel loro farsi scenico grazie soprattutto all’apporto dei primi stampatori volgari che traducono in “libretti da bisaccia” la memoria delle rappresentazioni per un nascente e remunerativo mercato dell’intrattenimento.
2017
Estratto da Musiche nella storia, Roma, Carocci, 2017 (Capitolo 3, pp.
Tra ragione e pazzia. Saggi di esegesi, storiografia e drammaturgia musicale in onore di Fabrizio Della Seta, a cura di Federica Rovelli, Claudio Vellutini e Cecilia Panti, 2021
Il saggio analizza la tecnica leitmotivica di Wagner – e in particolare la 'musica del cambio di scena' nel "Rheingold" – dalla prospettiva delle scienze cognitive. Dopo un esame della teoria wagneriana esposta in "Opera e dramma" e dei possibili influssi dell'esegesi di Liszt, vengono evidenziati i punti di contatto con le tesi di Douglas Hofstadter riguardanti il pensiero analogico e i processi di categorizzazione.
Italiano LinguaDue, 2015
Il presente lavoro approfondisce, nelle sue pagine iniziali, il tema dell’italiano dei libretti d’opera inteso come vera e propria varieta linguistica e «ipercordice» del quale vengono esaminati in forma sintetica i tratti caratterizzanti di natura lessicale e morfosintattica. Ci si sofferma soprattutto su forme e stilemi piu ricorrenti che costituiscono, in un certo qual modo, le peculiarita piu riconoscibili della lingua del melodramma: arcaismi, aulicismi, alterazioni dell’ordine delle parole e delle frasi, adattamenti alla forma metrica mediante ellissi e pleonasmi etc. Si passa, poi, a descrivere la natura del cantante d’opera intesa come tipologia di apprendente, in termini di bisogni linguistici, motivazioni, attitudini e predisposizione all’apprendimento. Vengono poi presi in considerazione alcuni aspetti piu propriamente glottodidattici, attraverso una breve carrellata di strumenti e tecniche atte a sviluppare le competenze e le abilita piu richieste a chi si approccia al m...
Drammaturgia, 2020
Il progetto «Ridurre li drammi all'esigenza» intende inquadrare i processi di disseminazione del modello performativo dell'opera in musica in epoca ba-rocca, per definire i diversi modi di ricezione, e quindi di adattamento, della prassi allestitoria e dell'impianto drammaturgico. La ricostruzione analitica dell'evento spettacolare, dal prodotto iniziale alle sue ricadute particolari, rende necessaria una ricognizione strategica delle esigenze e delle evenienze della messa in scena, collegate alla committenza, agli spazi, alla disponibilità dei performers, all'ambito della fruizione: contesti produttivi diversi-circuito di corte, circuito accademico, circuito commerciale-determinano 'varianti' significative dello spettacolo originario, e del testo corrispondente, teorica-mente stabile in virtù della propria letterarietà ma praticamente e congenita-mente fluido in ragione della propria destinazione performativa. Riteniamo che una delle fonti cruciali, testimone di questi 'assestamenti', debba perciò essere identificata nel libretto dello spettacolo; fondamentale, a questo proposito, sarà la collazione, a livello testuale e paratestuale, di testimo-ni riconducibili a diverse occasioni rappresentative e, dove possibile, il raffron-to fra l'originale manoscritto e le edizioni a stampa. Il campione, riccamente rappresentativo, su cui condurre la ricerca è stato individuato nel patrimonio documentale del Fondo Bonamici conservato alla Biblioteca Marucelliana di Firenze, una collezione di libretti per musica tra le più importanti a livello in-ternazionale ma a oggi scientificamente poco indagata. Il presente contributo rappresenta la sintesi della stesura di un progetto di ricerca interdipartimentale che ha ottenuto il finanziamento nell'ambito della call Bando per il finanziamento di progetti competitivi per ricercatori a tempo determinato dell'Università degli studi di Firenze, 2019-2020. L'assetto multidisciplinare della ricerca vede Caterina Pagnini come coordinatore (Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo-SAGAS) e Luca Degl'Innocenti come partner (Dipartimento di Lettere e Filosofia-DILEF).
1983
TEATRO DEL CINQUENCENTO: RECENSIONE DI FILIPPO GRAZZINI IL Premessa La recensione che segue intende onorare autori del libro, Ludovico Zorzi, la memoria di uno degli prematuramente scomparso a Firenze nel marzo 1983. Zorzi, nato a Venezia nel 1928, dopo aver studiato a Padova diresse per vent'anni i servizi culturali della Olivetti, a Ivrea, vivendo in tal modo un' originale esperienza di promotore culturale impegnato nell'analisi dei rapporti tra mondo umanistico e societa in- dustriale. Libero docente di storia del teatro, pubblicava contem- di testi e saggi relativi a questioni e poraneamente edizioni momenti della tradizione teatrale italiana tra Medioevo e ventesimo secolo. Negli anni, mentre giungeva all'insegnamento universitario (a Torino, poi a Firenze, e ultimamente anche le alla Sorbonne come professore ospite) Zorzi ha integrato sue basi filologiche e storicistiche con suggestioni critiche di carattere antropologico, sociologico e soprattutto storico- fig...
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Montepulciano in Toscana. Catalogo della mostra bibliografica 23-24 settembre 2023, 2023
Prima e dopo Cavour La musica tra Stato Sabaudo e Italia Unita (1848-1870) Atti del Convegno Internazionale Napoli, 11-12 novembre 2011 a cura di Enrico Careri ed Enrica Donisi, 2015
Ludovico Balbi magister musicae nel Veneto del secondo Cinquecento, Lucca, LIM, 2011, 2011
Italique. Poésie italienne de la Renaissance, 2021
“Sinestesieonline”, a. XIII, 41, 2024
Estudios de Traducción, 2014
Musiques en liberté. Entre la cour et les provinces au temps des Bourbons. Volume publié en hommage à Jean Duron, textes réunis par Bernard Dompnier, Catherine Massip et Solveig Serre, Paris, École nationale des chartes, 2018, pp. 295-309 (Études et rencontres de l’École des chartes, 50), 2018
«Studi (e testi) italiani», [ISSN: 1724-3653], XL, pp. 73-85, 2017
Teatro di avanguardia e composizione sperimentale per la scena in Italia: 1950-1975 (ed. by Gianmario Borio, Giordano Ferrari, Daniela Tortora), 2017
Italiano LinguaDue, 2010
in “Las huellas del pasado en la cultura italiana contemporánea” edited by L. Ladron de Guevara, Belén Hernandez and Zosi Zografidou (Murcia: Universidad de Murcia, 2013), pp. 463-472.
Strumenti critici, 135, 2014
G. Tocchini, Piano, con le parole…! Opera, politica, storia: trecento anni in tredici esempi e una coda discografica, Opera. Il palcoscenico della società, PARMA, Comune di Parma, pp. 35-58, 2021
in L'editoria popolare in Italia tra XVI e XVII secolo. Testi, collezioni, mestieri, a cura di G. Bucchi, P. Cosentino, G. Crimi, Roma, Vecchiarelli, pp. 275-296, 2019
Critica Letteraria, 2014