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mercoledì 10 gennaio 2024 O' TEMPU DI' CANONICI 'I LIGNU (Vita smarrita di paese) (II PARTE) di Rocco Liberti Una seconda parte di ricordi davvero impetuosa. Una carrellata inedita di personaggi oppidesi rimasti proverbiali, tutti accomunati in vario modo dalla disabilità soprattutto mentale inevitabilmente associata alla povertà. Intorno a loro una società in buona parte malata che non li aiutava ieri e che non li aiuta nemmeno oggi, se è vero che, cambiati i tempi e le piazze-teatri delle esibizioni e della persecuzione di questa gente, si continua ancora ad additare in qualche modo sui social i veri disperati di ogni situazione paesana posta fuori dai canoni del perbenismo o di una presunta " normalità". Rocco Liberti in questo pezzo supera se stesso, non solo riportando in vita persone sconosciute ai più, sebbene scolpite nella memoria antropologica locale, ma dipingendo in maniera effervescente e affettuosa una serie di categorie sociali e di situazioni. Tra esse, appunto, la Piazza, quale vetrina privilegiata di tutto il Male e di tutto il Bene imperanti nel paese, e "i piazzaioli", gli irriducibili curiosi di tutto e di tutti, gli arbitri spasmodici della vita di ognuno. Un affresco davvero imponente della nostra civiltà perduta che solo attraverso questi freschissimi ricordi di prima mano potevamo recuperare. (Bruno Demasi
analisi del fenomeno del cohousing dal punto di vista storico e sociale; le conseguenze possibili dall'adozione del cohousing come forma alternativa diffusa rispetto al tradizionale appartamento nel condominio. Caso di studio a Lisbona
[A stampa in Il confine appenninico: percezione e realtà dall'Età antica ad oggi. Atti della giornata di studio (9 settembre 2000), a cura di P. Foschi e R. Zagnoni, Porretta Terme-Pistoia 2001, Gruppo di studi alta valle del Reno, Società pistoiese di storia patria, pp. 157-161(Storia e ricerca sul campo fra Emilia e Toscana 11)© dell'autore] Capugnano, Castelluccio, Porretta Terme, Lizzano in Belvedere, il Ponte della Venturina, il torrente Silla, il monte Tre Croci e tanti altri di questi rilievi appenninici sono nomi di una geografia reale che per me valgono quali altrettanti richiami di una geografia dell'anima; motori di profonde risonanze interiori assai simili -lo dico, sia ben chiaro, solo per farmi meglio capire da voi e senza alcuna presunzione, in questo caso veramente fuori luogo-assai simili, dicevo, alle cosiddette «intermittenze di cuore» proustiane, originate da un sapore, da un odore, da un'impercettibile vibrazione; capaci, cioè, di farmi, in un attimo, riappropriare di un frammento di quella vita che fu riattualizzandola e sottraendola così definitivamente all'oblio senza rimedio del tempo.
«Quaderni Culturali delle Venezie» dell’Accademia Adriatica di Filosofia “Nuova Italia”, 2019
Il problema vero che si pone a colui che vuole scrivere di Storia è quello dell'oggettività. Non è possibile eliminare la soggettività di colui che si mette a fare delle analisi di natura storica: la soggettività è sempre presente di Roberto Bonuglia
Aa. vv., Temi|Rifrazioni (2022) a cura di Cosimo Abbate e Lorenzo Pone.
L' articolo è apparso nel febbraio del 2016 sul numero attuale della rivista on line "Noema", del Dipartimento di filosofia dell'Università Statale di Milano, al seguente link: http://riviste.unimi.it/index.php/noema/article/view/6779/6714. Al centro della riflessione è l’idea di un’educazione fondata sui principi della tradizione socratica ed illuministica, che costituisca anche l’orizzonte di senso e la regola pratica entro cui inquadrare il sapere specialistico. La condivisione di tale idea chiama all’impegno fattivo tutti i docenti che si riconoscano nei valori della scuola pubblica, laica e costituzionale.
This paper begins to examine the topic of the measuring of the "near-unmeasurable objects", which is one of the most important treated particularly in outcome and process empirical research. According to this, in order to study accurately the outcomes of specific treatments, we must breakdown these "general outcomes" into single elements and one of these elements could significantly be the Reflective Function. In the wake of this, we then present the Reflective-Functioning Manual, version 5, stressing that its roots are in different theories, on this theme partially overlapped. Questo scritto prende inizialmente in esame l'argomento della misurazione degli "oggetti pressoché non-misurabili", che è uno dei più importanti per l'effettuazione di ricerche empiriche sull'esito e sul processo. Data questa situazione, al fine di studiare accuratamente gli esiti di specifici trattamenti, è opportuno scomporre ogni riscontro "in toto" di un esito in singoli elementi, uno dei quali potrebbe significativamente essere la Funzione Riflessiva. Viene quindi presentata la versione 5 del Manuale della Funzione Riflessiva, sottoli-neando come le sue origini siano da rintracciare in differenti teorie, su questo tema parzialmente sovrapponibili. Premessa Recensendo un lavoro di John Bowlby (1951), Cure materne e igiene men-tale del bambino, così scriveva Winnicott (1953, p. 447): "[…] è qui che biso-gna cercare il contributo specifico di Bowlby. Secondo lui, ci si deve sforzare di presentare gli argomenti psicologici in forma statistica, perché chi si è abi-tuato alle pubblicazioni scientifiche possa apprezzare le affermazioni di quelli di noi che hanno una mentalità clinica" e pertanto "... sarebbe lui il primo ad ammettere che le statistiche non hanno alcun valore se non sono basate su dati indiscutibili [corsivi nostri, questo e i successivi], e in effetti proprio que-sti sono i dati più difficili da raccogliere nella nostra professione". Winnicott {ibidem, p. 448) prosegue osservando che per quasi tutti i disturbi psicologici "non vi è abbastanza accordo su ogni singola definizione dei fenomeni osservati perché il metodo statistico possa funzionare".
Mondoperaio, 2020
I n un paese normale ci si aspetterebbe dal governo in carica: un'interpretazione del presente che individui con chiarezza natura, dimensione e ordine di priorità delle questioni da affrontare; una visione del futuro che si ispiri a un qualche sistema di valori più o meno identificabile; un programma di azioni per realizzarla e una puntuale ricognizione delle esi-genze finanziarie implicate da tale programma. E soltanto a valle di questa sequenza una strategia per reperire le risorse attraverso la rimodulazione della spesa pubblica, decisioni fiscali, il ricorso al debito: o, più verosimilmente, un qualche mix di queste opzioni. Ma l'Italia ha smesso da tanto tempo di essere un paese normale: perciò abbiamo assistito negli ultimi quattro mesi a una febbrile attività in sede europea per ottenere risorse extra, e poi solo alla fine di questa negozia-zione abbiamo visto il governo iniziare un qualche ragiona-mento su come spenderle. Un ragionamento che peraltro non pare messo in moto né da una esplicita visione del futuro né da una puntuale quantifica-zione delle esigenze: ma che è stato prima affidato a una com-missione di esperti e poi tradotto nella mera raccolta delle istanze corporative di stakeholder di vario genere. È inutile sforzarsi di essere sofisticati: l'irrituale kermesse pacchiana-mente denominata "Stati generali" non è stata un momento di elaborazione intellettuale, ma solo la chiamata di tutti gli aventi causa alla spartizione consociativa di quelle risorse che il governo ritiene di aver strappato all'Europa.[...]
Sul riduzionismo. Dal riduzionismo teroretico al riduzionismo teorico, 2024
QUADERNI DELLA RIVISTA SEMESTRALE DI FILOSOFIA TEORETICA I Quaderni della Rivista semestrale di Filosofia teoretica sono uno strumento di approfondimento sui principali temi trattati nel periodico: lo scopo è quello di rilanciare la centralità della coscienza, valorizzandone l'atto, ossia quel sapere che accompagna, condizionandolo, ogni suo contenuto e che è il medesimo per ciascun soggetto. Le differenze costituiscono i punti di vista, mentre l'intenzione di verità si esprime nel dialogo, il quale, rivelando il limite di ogni opinione, consente di pervenire a quell'unità che emerge oltre le differenze stesse. Stante l'incapacità delle concezioni riduzionistiche e materialistiche, dominanti di fatto nella cultura contemporanea, di oltrepassare la conflittualità che caratterizza la doxa, si rende ineludibile il recupero della centralità della coscienza per intenzionale l'autentica episteme. This book series provides an in-depth analysis of the main topics covered in the Review: the aim is to revive the centrality of consciousness by revaluing its act, i.e., the knowledge that accompanies, by conditioning it, any of its contents and that is the same for any subject. Differences represent that which we call viewpoints, while the intention of truth cannot but express itself in the dialogue, which, by revealing the limit of any opinion, allows to attain the unity that emerges beyond the very same differences. Given the inability of materialistic and reductionist conceptions, currently prevailing in contemporary culture, to overcome the conflict that characterises the doxa, it becomes inescapable to recover the centrality of consciousness to tend towards the authentic episteme.
Molte reazioni e molti processi di rilevante importanza nel trattamento dei materiali si basano sul trasporto di massa. Questo trasporto può avvenire o all'interno di un determinato solido (in generale a livello microscopico) o di un liquido, o in un gas. Ciò necessariamente avviene per diffusione. Con questo termine si designa il fenomeno di trasporto di materia mediante movimento di atomi. In questo capitolo si discutono meccanismi atomici mediante i quali avviene la diffusione, la matematica della diffusione, l' influenza della temperatura e delle sostanze (o "specie") diffondenti.
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J. Dewey, La ricostruzione della filosofia , 2023
Rossinismo, in Ecfrasi musicali – Parola e suono nel Romanticismo europeo, a cura di Raul Calzoni e Marco Sirtori, Bergamo, Bergamo University Press, 2013, pp. 123-139