Ostoni

Le indagini archeologiche condotte nell'area del Capitolium (2009) hanno messo in luce un'area cimiteriale, composta da 23 tombe per 43 scheletri, sepolture per lo più a deposizione multipla, prive di corredi, di complementi di abbigliamento e di monili, ad eccezione di pettini in osso a più lamelle connessi da perni in ferro, molto semplici e del tipo comune, in parte conservati in frammenti isolati 1 . Questo nucleo necropolare sommato alle 10 sepolture restituite dall'area della cella del santuario repubblicano poco distante (1988)(1989)(1990)(1991)(1992)(1993)(1994)(1995)(1996)(1997)(1998)(1999)(2000)(2001)(2002)(2003)(2004)(2005)(2006) 2 , conferma per la seconda metà del VI secolo l'insediamento in questa porzione di città, segnata in età imperiale da edifici pubblici monumentali in rovina, di un gruppo umano di condizioni sociali non abbienti. Oltre alla vicinanza delle tombe alle capanne, già sottolineata in passato, si verifica -come a Santa Giulia -la presenza di manufatti e attività produttive 3 . Un paesaggio urbano che si precisa per il carattere "operaio". Una sola sepoltura femminile delle 10 scavate all'interno della IV cella del santuario, ricavata nello spessore del perimetrale occidentale, ha restituito un pettine a dentatura unica, diverso dagli altri non solo per questo particolare, ma anche per l'eleganza formale e le maggiori dimensioni: l'impugnatura è a timpano ribassato con lamella mediana a terminazioni teriomorfe, riccamente ornato in ogni sua parte (tav. 1/f, 2/c) 4 .

Il Monastero restituito. Astino: storia, arte, architettura e paesaggio, 2023

Ricostruzione della storia del monastero bergamasco del Santo Sepolcro di Astino, legato all'ordine benedettino vallombrosano, con particolare attenzione ai rapporti fra la comunità religiosa e il comune cittadino e alla formazione e gestione del patrimonio fondiario

Roma Universalis. L'impero e la dinastia venuta dall'Africa, 2018

The paper deals with the politics of the Severan dynasty about the colony of Ostia. The principal issues are the main new public and religious buildings promoted by the Severan emperors, as the great Round Temple near to the Forum; the restorations and enlargements of the stockage premises; the creation of new roads (as the Via Severiana) and the measures towards the collegia and corpora involved in the Roman annona.

Carlo Ragaglini, 2022

il quartiere giardino dell'architetto Rodolfo Morigi.

Massoni, 2018

Book about masonic lodges - the most important ones and main players.

Le passioni del diritto A proposito del volume di Francois Ost, Il diritto, oggetto di passioni? I crawe the law, traduzione italiana di Serena Minnella, Collana Centro di Ricerca per l'Estetica del Diritto, Giappichelli, Torino, 2019 La lettura del volume di Francois Ost, Il diritto, oggetto di passioni? I crawe the law, nella edizione italiana tradotta dalla dott.sa Serena Minnella ed inserito nella prestigiosa Collana Centro di Ricerca per l'Estetica del Diritto, diretta dai professori Daniele M. Cananzi ed Ettore Rocca, mi ha particolarmente colpito per la chiarezza con la quale si determina a risolvere situazioni di per sé complesse, come quelle che ruotano intorno al 'mondo' del diritto associato, però, alle passioni per come vissute dagli uomini. Sono concetti, quelli del prof. Ost, di una profondità disarmante resi, invece, in modo così chiaro da permettere, anche ai non 'addetti ai lavori', di impossessarsene ed elaborarne concettualmente la valenza, in una dimensione più larga. Vero è che le 'passioni', applicate al diritto assumono, volta per volta, una identità 'personalissima' che l'Autore, da par suo, non manca di sottolineare. Il carattere 'scientifico' del volume, caratterizzato dallo stile dotto ed elegante, non tradisce lo scopo di colpire al cuore il lettore, il quale si rende partecipe delle considerazioni che sottendono i ragionamenti, non solo filosofici, sviluppati e proposti da Ost. Certo, c'è da fare i conti, poi, con la realtà, e questa è un'altra storia, come magistralmente mette in luce, nel testo, l'Autore, allorquando associa il diritto applicato alle distinte situazioni, alle diverse fattispecie, le quali assumono valore in considerazione del trasporto passionale che l'interprete del momento manifesta ed elabora secondo un personalissimo convincimento.

Scacchiere Storico - Rivista Online di Ricerca e Divulgazione Storica, 2023

Le osterie sono state, durante l’Età Moderna, luoghi di fondamentale importanza per le società dell’epoca. Analogamente alle sale da caffè, infatti, anch’esse hanno svolto un ruolo fondamentale nell’economia e nello sviluppo della sfera pubblica europea, fattori questi, uniti all’eterogenea clientela che visitava le osterie, che hanno portato alla volontà degli Stati d’Antico regime di aumentare il controllo, spesso non riuscendoci, su tali luoghi.

Nel febbraio del 1743 ci fu una grande scossa, probabilmente con epicentro in mare nel basso Salento, che investì una vasta porzione di territorio. Questo paper vuole soffermarsi sui danni che tale sisma ha provocato sulla città di Ostuni, leggendo quelle tracce a volte quasi nascoste, ma che ci raccontano una storia.

La quarta raccolta poetica di Corrado Govoni, Gli aborti, pubblicata nel 1907, è divisa in due sezioni, le quali figurano come sottotitoli nel frontespizio: Le poesie d'Arlecchino e I cenci dell'anima. Nel progetto originario dell'autore, probabilmente, queste due sezioni dovevano costituire due raccolte distinte, poi accorpate nel-Io stesso volume. Il libro è aperto da una lunga composizione, posta in limine e intitolata Alla musa, la quale non solo è facilmente riconoscibile come incipit, ma assume, anche a causa di questa sua particolare posizione, la funzione di una vera e propria dichiarazione di poetica, quasi di un 'manifesto' in versi. Per di più essa, a nostro giudizio, oltre a chiarire le ragioni di quel volume, serve anche a illuminare retrospettivamente l'itinerario compiuto dal poeta ferrarese fino ad allora e a indicare la direzione principale, quella più autenticamente innovatrice, della sua prima importante stagione. Alla musa rappresenta infatti il punto d'arrivo, l'approdo di una concezione poetica, tipicamente 'crepuscolare', che caratterizza, pur in mezzo a oscillazioni e incertezze di vario genere, i primi quattro libri di Govoni e costituisce il contributo più originale da lui offerto alla poesia italiana protonovecentesca.