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An important discovery is presented in this paper, found during the excavations at Piazza d’Armi, Veii carried out by the Etruscology and Italic Archaeology teaching board (Rome University “La Sapienza”). In Area VII, one of the excavation areas on the plateau, a remarkable dump of ceramic material and architectural terracottas has been found. On the evidence of the Etrusco-Corinthian pottery, the bucchero ware and some sherds of Attic black figured pottery we can date the context around the second quarter of 6th century BC. Among the architectural terracottas, some fragments are attributable to two figures: a dog (with an appreciable part of its head and body preserved) and a standing man, with only a few parts of his body and drapery preserved. We hypothesize attribution of these fragments to an acroterial group, originally located on the roof of a building interpreted as a high status residence.
S trutture spesso nobili ed affascinanti, i ponti costellano con la loro presenza città, strade e sentieri. Utilizzati sovente come semplice strumento per l'attraversamento di un corso d'acqua o di un avvallamento, secondo la loro precipua funzione, i ponti offrono però spunti interessanti per altre riflessioni, se analizzati un poco più attentamente. Nell'ideazione e nella realizzazione di un ponte si sono sempre affiancate diverse motivazioni ed istanze, sia razionali che irrazionali, che ne hanno fatto una figura strutturale tra le più interessanti e nello stesso ambigue, tanto che a volte il progettista si è trovato e si trova, ancor oggi, a dover conciliare aspetti di natura strategica, tecnica ed economica, senza tener conto poi della concezione simbolica del ponte, talvolta inconscia ma presente in ogni cultura, come tramite verso l'ultraterreno ed il soprannaturale. L'ottica di vedere un semplice e puro ponte su un guado, specialmente per la Basilicata, terra ricca di strutture sconosciute e ancora degne di restauri, può aiutare a comprendere, anche in un'epoca che spinge verso finalità ben precise come l'attuale, come possa essere possibile la valorizzazione di queste opere, specialmente se con risultati contrastanti, producendo talvolta opere deformi in assoluto contrasto con l'ambiente circostante, ed in altri casi invece opere eleganti e raffinate, tappe importanti dell'evoluzione dell'architettura e dell'ingegneria. Con il presente lavoro si è inteso osservare più da vicino
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Foran di Landri. Il Landri svelato: ricerche e approfondimenti su una grotta tra storia e folklore, 2019
Hypogean habitat has characteristic features: lack of sunlight, stable climate, limited food sources. Cave-dwelling species evolved morphological and physiological adaptations. They are categorized by adaptability in: trogloxenes (occasional cavernicoles), troglophiles (living in both hypogean and epigean habitats), troglobionts (true cavernicoles). The presence of freshwaters and subaerial areas allows Foran di Landri cave to host several subterranean species, mostly arthropods. Freshwater hosts crustaceans (the copepod Megacyclops viridis, the amphipods Niphargus julius and Niphargus sp. prope stygius, and the isopod Monolistra julia) and snails. Terrestrial fauna includes the spiders Meta menardi, Metellina merianae and Troglohyphantes fagei, a Julid millipede, several springtails, the cave cricket Troglophilus neglectus, the crane fly Limonia nubeculosa, the round fungus beetle Aphaobius cfr. forojulensis, and the ground beetles Laemostenus schreibersi and Anophthalmus fab-brii chiappai, as well as some bats. Moreover, trogloxenes are sometimes found in the entry hall. The features of taxa living in Foran di Landri cave are hereby described. L'ambiente ipogeo ha caratteristiche peculiari: assenza di luce, clima stabile, scarsità di risorse. Le specie cavernicole hanno evoluto adattamenti morfologici e fisiologici specifici. In base al loro grado di adattamento, esse sono suddivise in: troglosseni (cavernicoli occasionali), troglofili (vivono sia in ambiente ipogeo che epigeo), troglobi (cavernicoli obbligati). Il Foran di Landri, grazie alla presenza di zone subaeree e zone sommerse, ospita un discreto numero di specie cavernicole, soprattutto artropodi. Nelle acque vivono crostacei (il copepode Megacyclops viridis, gli anfipodi Niphargus julius e Niphargus sp. prope stygius, l'isopode Monolistra julia) e gasteropodi. La fauna terrestre include i ragni Meta menardi, Metellina merianae e Troglohyphantes fagei, un millepiedi julide, diversi collemboli, l'ortottero Troglophilus neglectus, il dittero Limonia nubeculosa, il coleottero colevide Aphaobius cfr. forojulensis e i coleotteri carabidi Laemostenus schreibersi e Anophthalmus fabbrii chiappai, oltre ad alcuni chirotteri. La sala iniziale è frequentata anche da troglosseni. Sono qui descritte le caratteristiche dei taxa presenti nel Foran di Landri.
Diaries of restoration work, from 1984 to 2006. The canal of Prato della Valle. Diary n. 1. Studies and works from 1983 to 1997 on the canal and the islet of the "Prato della Valle" of Padua.
BeLeaf, 2019
Ci sono tracce dell'uso della canapa come sostanza ricreativa, già nel XVII secolo, quando veniva usata per rilassarsi nei Paesi Bassi. All'epoca il tabacco era molto costoso e la gente lo miscelava con la cannabis, essendo più economica e reperibile presso i tabaccai. Questa abitudine era diffusa fra marinai, soldati, artisti e divenne un passatempo popolare tra i diversi strati della società nord-europea. Nei musei di Amsterdam e Barcellona è possibile vedere, ancora oggi, numerosi dipinti di pittori, che si sono specializzati nella raffigurazione dei fumatori, nelle cosiddette "case dei fumatori".
IL FENOMENO CARSICO NELLA VALLE DELL'ESINO, 2006
An old work on unknown caves of Mount Grigna in North part of Italy close to Como city.
2022
equilibrato, dando l'impressione di una mano esperta nella progettazione. Cerchiamo di raccontarne la storia, attraverso le notizie finora reperite.
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La bottega veneziana, 2004