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Economia e gestione delle imprese/Fontana-Caroli 1 CAPITOLO I/prima parte L' impresa è un sistema costituito da un insieme di elementi, risorse, attori legati tra di loro da relazioni orientate alla realizzazione di determinate attività. Esso tende alla stabilità. Fonda la sua esistenza e il suo processo evolutivo su due elementi: 1) Il patrimonio genetico; Formato dalla spinta imprenditoriale,le risorse disponibili, e le relazioni che l' impresa crea nel suo ambiente. 2) Il progetto strategico;Costituito dalla vision e missione dell' impresa, strategia competitiva,modello di sviluppo e utilizzazione delle risorse. Le proprietà del sistema sono:
La nostra Costituzione riconosce la proprietà privata e la libertà d'iniziativa economica (Art. 41 e 42 Cost.) e perciò il nostro paese è tra quelli che hanno scelto un modello di sviluppo economico basato sull'economia di mercato. Modello che presuppone la libertà dei privati di dedicarsi alla produzione e distribuzione di quanto necessario per il soddisfacimento dei bisogni materiali della collettività; la libertà di competizione economica fra quanti operano sul mercato e la coesistenza di una pluralità di operatori economici. Nel nostro paese ad economia libera come negli altri e nell'epoca della civiltà industriale, assume un ruolo centrale l'attività dell'impresa.
Il sublime è un concetto complesso e stratificato e, ben lungi dall'essere circoscritto all'ambito retorico-poetico, nel quale fece il suo debutto nella modernità, può essere considerato, nella sua antitesi con il bello, quale fu chiaramente sostenuta da Burke, uno dei fondamentali poli dialettici, se non addirittura la matrice, delle contrapposizioni estetiche (classico / romantico, rinascimento / barocco, astrazione / empatia…) teorizzate nell'Ottocento. Quindi, in quanto radicato nella sensibilità estetica moderna, "il sublime giunse in Inghilterra -afferma la Nicolson -ben prima che le teorie retoriche di Longino interessassero gli Inglesi" 1 ; e non solo gli Inglesi. Infatti, per quanto la loro inclinazione poetica fosse particolarmente predisposta all'estetica dell'infinito, con tutto quello che essa comporta (irrazionalismo, irregolarità, anticlassicismo, predilezione per scenari vasti e selvaggi), questa nuova sensibilità va inquadrato in un fenomeno di più ampia entità che coinvolse tutto il mondo occidentale: il mutamento nella percezione dell'universo operato dalla rivoluzione copernicana e dalla rivoluzione scientifica. All'universo chiuso, compiuto, ordinato e popolato di creature teleologicamete predeterminate subentrava lo spazio infinito: il sublime, nelle due facce (intensificazione e impedimento vitale) che caratterizzeranno tutta la discussione settecentesca, ne diviene la cifra estetica. L'impatto con il primo Seicento fu non poco traumatico: emblematico il discorso di Ulisse nel Troilus and Cressida shakespeariano: "ma quando pianeti in maligna mescolanza si sviano dal loro ordine, quali pestilenze e quali portenti, quale tenzone, quale infuriar del mare, quale sussultar della terra, commozione d venti, paure, mutamenti. Orrori, stornano e spaccano, lacerano e sradicano l'unità e il calmo connubio dei ceti […]. Sol togliete la gerarchia, mettete fuori tono quella corda e udite che discordo segue; ogni cosa si scontra in puro antagonismo" 2 . In quegli stessi anni Donne metteva a nudo in The Anatomy of the World (1611) la malattia del mondo irrimediabilmente detronizzato: "e liberamente gli uomini affermano che questo 1 M. Hope Nicolson, 64 all'alba del diciottesimo secolo, anche sotto l'impulso delle avventure degli esploratori, nasce la cosiddetta excursion poetry. "La terra del diciottesimo secolo -afferma la Nicolson -era divenuta davvero un ampio spazio con panorami straordinariamente estesi e vedute nelle quali montagne, pianure, fiumi e mari assumono dimensioni maestose e le caverne sembrano smisurate" 19 . Sotto lo sguardo del poeta che tutto può abbracciare, si succedono, da un polo all'altro, oceani, catene, montuose, deserti di sabbia e di ghiaccio e i più svariati paesaggi che la geografia di allora potesse concepire. La Terra del resto, non più relegata, una volta abbattuta la distinzione tra sfere celesti e mondo sublunare, all'ultimo rango nella gerarchia cosmica, poteva fornire spettacoli stupefacenti.
La ricchezza delle società nelle quali predomina il modo di produzione capitalistico si presenta come una "immane raccolta di merci" 1 e la merce singola si presenta come sua forma elementare. Perciò la nostra indagine comincia con l'analisi della merce.
Tra l'inizio del procedimento penale e l'esecuzione della sentenza passa 1 periodo di tempo molto ampio, durante il quale possono sorgere PERICOLI X LO SVOLGIMENTO DEL PROCEDIEMNTO PENALE.
Il modello francese è il modello dell'ordinamento unitario centralizzato, il quale trova espressione nel principio dell'unità ed indivisibilità dello Stato. Esso si ritrova nella Costituzione della Repubblica italiana, la quale, all'art.5, da un lato afferma il principio dell'unità ed indivisibilità della Repubblica, dall'altro enuncia il contrapposto principio del riconoscimento e della promozione delle autonomie locali.
The chapter exposes and discusses the basic notions of formal semantics for second order classical logic.
Con la nascita delle metropoli nel XIX secolo si spezza un equilibrio filosofico e scientifico che era stabile ( esistenza meno problematica). Libertà e reclusione-> due delle opposizioni all'interno della vita metropolitana. BENESSERE VS CATASTROFE (trasforma l'illusione nella capacità di elargire ricchezza->disincanto) Fondamentale: i soggetti in procinto di fare esperienza del mondo metropolitano devono essere coscienti che si tratta di un mondo da leggere con disincanto Marshall Bermam -> Essere moderni-> trovarsi in un ambiente che ci promette avventura, gioia e benessere, crescita, trasformazione di noi stessi e del mondo che minaccia di struggere tutto ciò che abbiamo, conosciamo e siamo.
Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 -Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado (s.o. G.U. n.115 del 19/5/1994) PARTE I -NORME GENERALI Art. 1 -Formazione della personalità degli alunni e libertà di insegnamento 1. Nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dal presente testo unico, ai docenti è garantita la libertà di insegnamento intesa come autonomia didattica e come libera espressione culturale del docente. 2. L'esercizio di tale libertà è diretto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni. 3. E' garantita l'autonomia professionale nello svolgimento dell'attività didattica, scientifica e di ricerca.
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L'abitato protostorico di Poggiomarino Località Longola Campagne di scavo 2000-2004
CAPITOLO I, PARTE II: CASATA ZUROLO. ORIGINI E SVILUPPO DI UNA FAMIGLIA FEUDALE DEL MERIDIONE D'ITALIA