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SUMMARY - The activity of Filippo Favale for the promotion of plaeethnological research on the territory of Polignano a Mare - The interest for the ancient origins of populations who frequented and modified the territory of the attracting small town of Puglia (Polignano a Mare), has developed since the end of sixty years of the last century, expecially in the seventy and the eighty years. This interest allowed Filippo Favale, free lancer and news correspondent for “La Gazzetta del Mezzogiorno”, to acquire numberless data and discoveries on the territory which , at the light of what is now known, remains of current importance. Thanks to the task of Honorary Inspector, received by the local Archaeological Superintendency and kept for several years, Favale supported the scientific research, particularly in the palaeethnological field, with perseverance and enthusiasm. His numerous writings were concluded despite a painful disease which cause his premature death. Among his finals works there is a volume dedicated to the knowledge of karstic caverns (expecially those of palaeethnological interest) present in the territory. Rocco Sanseverino* L’attività di Filippo Franco Favale per la promozione delle ricerche paletnologiche nel territorio di Polignano a Mare (Bari) XLVI Riunione Scientifica - 150 anni di Preistoria e Protostoria in Italia *Preistoria
Lo Stato costituzionale. Radici e prospettive, 2023
This short essay aims to remember the figure and the work of Maurizio Fioravanti
Figure - Rivista della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell'Università di Bologna, 2019
"Con questo testo la dottoressa Valentina Elvira Tebala si propone di approfondire alcune delle questioni sollevate dall'arte pubblica attraverso la disamina di un intervento artistico, realizzato nel 2015 da Flavio Favelli nel centro di Cosenza, che ha suscitato un lungo e articolato dibattito. Il saggio ripercorre, quindi, sia le tappe della vera e propria costruzione del murale di Favelli, dedicato al calciatore e allenatore della squadra locale Luigi Marulla, sia le varie vicissitudini che ne sono seguite e che culminano in un successivo intervento dello street artist Lucamaleonte, che si affiancherà al precedente, realizzato per venire incontro ai desideri di una parte della cittadinanza. L' esempio qui descritto si dimostra particolarmente efficace per riconoscere i contributi, i limiti e, più in generale, il ruolo che assume l'arte in un contesto pubblico e, conseguentemente, per capire il grado di compromesso necessario per intervenire in un contesto condiviso in cui la maggior parte del pubblico si aspetta da essa il semplice atto di esplicitare in modo "tradizionale" i simboli condivisi, dunque, senza esercitare la sua funzione di critica e di commento che è ormai abituale in ogni inter-vento artistico." Roberto Pinto
ARTE VENETA, 2022
Un nuovo foglio miniato da una perduta mariegola per la Scuola di San Giovanni Evangelista a Venezia / Chiara Ponchia / I grandi progetti di digitalizzazione del patrimonio librario che ormai da decenni vengono sviluppati e tenacemente portati avanti dal lavoro congiunto di esperti di diversi settori-dal bibliotecario, all'ingegnere informatico, allo storico della miniatura e a tutte le altre figure che a vario titolo sono coinvolte nello studio del libro manoscritto e a stampa-costituiscono una risorsa di valore incommensurabile per la comunità scientifica, che vede incrementare di giorno in giorno la mole dei dati accessibili online. Considerazioni sull'attività e nuove proposte per Bartolomeo Giolfino / Luca Fabbri / La fisionomia di una delle più note dinastie di scultori veronesi tra Quattro e Cinquecento, ovvero quella dei Giolfino, è stata sinora indagata con più soddisfazioni dal punto di vista documentario, nel tentativo di ricostruirne la complessa genealogia familiare, che da quello artistico. "Un detto con Astrologo di mano del Palma il Vecchio". Nei depositi della Gemäldegalerie di Dresda l'Oroscopo giorgionesco creduto distrutto / Sergio Alcamo / In diverse monografie, cataloghi ragionati, saggi e articoli pubblicati tra la seconda metà del XX secolo fino al primo decennio del successivo e dedicati a Giorgio (Zorzi) da Castelfranco, detto "Giorgione" capita spesso di leggere a proposito di un dipinto della Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda (un'opera dal soggetto alquanto enigmatico e con spiccate caratteristiche stilistiche e iconologiche che rimandano alla produzione artistica di questo maestro) che tale composizione fu distrutta durante il secondo conflitto mondiale nel 1945. Una vicenda frammentata: la pala per la cappella maggiore di Santa Corona a Vicenza, da Francesco Giolfino a Jacopo Tintoretto / Michele Guida Conte / Il presbiterio della chiesa domenicana di Santa Corona ospita il tabernacolo (1669-1686 ca.) eseguito da Francesco e Domenico Corberelli, un mirabile esempio del ritorno in auge della tecnica del commesso marmoreo "iuxta artificium quod vocant florentinum". L'opera è la tappa finale di un processo di rinnovamento avviato nel 1479, quando grazie alla munificenza della corporazione notarile si decise di rimuovere il coro dalla navata centrale, una soluzione in anticipo rispetto al medesimo tipo di operazione fatto a Santa Anastasia a Verona, e poi ai Santi Giovanni e Paolo a Venezia. La valenza e la portata storica di siffatte riforme spaziali furono fissate da Giorgio Vasari, che in un passo autobiografico delle Vite ricorda l'incarico affidatogli da Cosimo I de' Medici. «Petrus venetus 1547». La Crocifissione della parrocchiale di Bodzentyn e alcune note sul manierismo veneziano in Polonia e Lituania nel Cinquecento / Federico Maria Giani / La chiesa parrocchiale di Bodzentyn, piccolo villaggio di campagna a circa 150 km da Cracovia, conserva una monumentale ancona manierista, di circa 600×1.200 cm, proveniente dall'altare maggiore della cattedrale del Wawel. Segnalata per la prima volta all'attenzione della comunità accademica polacca da Marian Sokołowski nel 1913, all'inizio degli anni 2000 l'ancona è stata oggetto di uno studio approfondito da parte di Paweł Pencakowski, che ne ha ricostruito le tappe essenziali della vicenda storica. Nonostante ciò, ma certo anche a causa dell'assenza di un inquadramento critico appropriato, la sua esistenza è rimasta finora ignota al di fuori dei confini polacchi. Novità su Jacopo Apollonio, nipote dei Bassano / Claudia Caramanna / Dopo quasi cinquant'anni dal pioneristico articolo di Marisa Pivato De Paoli del 1964, che giustamente lo definiva un "epigono dei Bassano", una decina d'anni fa si è registrata una ripresa di interesse per la figura di Jacopo Apollonio, nipote di Jacopo Bassano per parte materna e ultimo pittore della prolifica famiglia Dal Ponte. Intorno a Nicolò Roccatagliata e Sebastiano Nicolini e un caso di trasmissione di modelli a Venezia nel XVII secolo / Francesca Stopper / Negli ultimi decenni la scultura bronzea veneziana è salita alla ribalta: le sono stati dedicati numerosi studi, sia di carattere generale-come Vulcan's forge in Venus' city: the story of bronze in Venice di Victoria Avery-, sia volti ad approfondire singole personalità dall'età rinascimentale a quella barocca. Tra gli artisti riscoperti si annoverano Nicolò Roccatagliata e suo figlio Sebastiano Nicolini, nei cui profili perdurano tuttora delle lacune. Questo contributo, attingendo ai contratti legali di apprendistato e ad altri documenti d'archivio, vuole precisare alcuni aspetti della loro vita e attività professionale. Altre scritture riguardano un episodio di eredità culturale e trasmissione di modelli, che li vede protagonisti, insieme al bronzista Cesare Groppo e agli orefici Andrea e Giovanni Balbi. "… le merende sono andate in cielo". Johann Liss (e Nicolas Regnier) a Venezia / Vincenzo Mancini / La clamorosa acquisizione della Tentazione di santa Maria Maddalena di Johann Liss qualche tempo fa messa a segno dal Metropolitan Museum of Art di New York ha avuto l'effetto di riaccendere i riflettori su un pittore geniale quanto defilato-o come si dice oggi di nicchia-del Seicento, un artista ignoto o quasi alla platea dei turisti culturali unidirezionati dei nostri tempi. Il tedesco Johann Liss era stato oggetto di una meditata monografia apparsa nel 1999 a firma dello storico specialista Rudolph Klessman: il che ci esime dal richiamare con sistematicità i radi dati biografici finora raccolti. Iconografia e propaganda a Venezia nel Settecento: Jacopo Guarana a Palazzo Ducale / Sara Grinzato / Gli studi specialistici hanno ricorrentemente manifestato interesse iconologico riguardo ai cicli pittorici cinquecenteschi del Palazzo Ducale di Venezia, interpretandoli come forma di esaltazione degli ideali politici e quali pubblica imago configurata a giustificazione dello splendore della città. Scopo del presente scritto è offrire una descrizione delle composizioni allegoriche dipinte nella sede del governo veneziano nel secolo XVIII, e in fattispecie degli ambienti decorati nel settimo e ottavo decennio da Jacopo Guarana.
2014
Notiziario dell'Associazione Nobiliare Regionale Veneta
Aggiornamento al mese di febbraio 2021
Introduzione dell'opera e dell'autore.
Michele Trivolis alias Massimo il Greco, Girolamo Savonarola e i domeniI Domenicani e la Russia, a cura di V.Š. Dóci OP, H. Destivelle OP, in Dissertationes Historicae XXXVII (2019), pp.41-74., 2019
Starting from the Italian version of some writings by Maximus the Grek the essay aims to reconstruct his relations with Savonarola and the Dominican Order, particularly with the convent of S. Marco. There the young humanist, who later became a monk on the mountain Athos, received his education as a Dominican novice. Even during his mission in Russia (from 1518), where he suffered long detention and a forced stay until his death, the memory of Savonarola and his work as a reformer remained alive helping to shape his activity as a writer and polemist.
Ricordo del prof. Francesco Sanvitale
Studi e ricerche del Liceo Torricelli Faenza, 2003
Paolo Luotto (Villafranca D'Asti, 1855-1897), fu allievo di Carlo Cipolla. E' ricordato soprattutto come autore di una monumentale monografia su Girolamo Savonarola. Il ritorno di interesse intorno alla sua figura coincide con le celebrazioni del quinto centenario dalla morte di Savonarola. Comunicazione letta in occasione della giornata di studi su «Paolo Luotto e il "Vero Savonarola". L'uomo e lo studioso», Villafranca D'Asti, 15 marzo 1998.
n. 11, 2007
Viviamo in periodi di grandi rievocazioni storiche: fra poco più di un anno partirà una serie d'importanti mostre celebrative della nascita del Futurismo che, come ormai universalmente noto, prese avvio nel 1909, grazie alla pubblicazione del manifesto Le Futurisme firmato da Filippo Tommaso Marinetti sulla prima pagina del quotidiano parigino "Le Figaro" del 20 febbraio. Quest'anno, inoltre, è il sessantesimo anniversario dalla morte di Luigi Russolo, uno dei maggiori protagonisti di quella prima, eroica stagione del movimento che, ben presto, da esclusivamente letterario, abbracciò anche la forma visiva della pittura, della scultura e dell'architettura per poi divenire un'arte totale, comprendente diverse espressioni della creatività umana, dalla musica, al teatro, al cinema. Giungono, a proposito di Russolo, assai opportune le celebrazioni a lui dedicate, tuttavia solo prevalentemente musicali, dal Comune di Portograuro, città che lo vide nascere nel 1885. È anche poco meno di un anno che si è conclusa la prima rassegna veramente completa sull'artista veneto (al Mart di Rovereto e all'Estorick Collection di Londra) che ha visto esaminate le sue diverse sfaccettature di artista figurativo, di teorico, di inventore di strumenti rumoristi e di pensatore, grazie ai contributi scientifici di studiosi (gli stessi che scrivono in questo numero di "Finnegans") che, in un catalogo da più parti indicato come esemplare per scientificità 1 , hanno approfondito la sua straordinaria e poliedrica cultura. A chi scrive fu assegnato il compito di approfondire gli aspetti storico-artistici, dalle sue origini, sviluppatesi nell'incisione, alla preferita pittura che l'artista praticò da tutti gli anni dieci fino alla morte avvenuta, appunto, nel 1947. La pittura fu per Russolo come un fiume carsico che in molti periodi della sua vita riemerse prepotentemente in superficie con interessantissimi risultati, spesso trascurati dalla critica più avveduta. Gli esordi figurativi di Russolo non furono, tuttavia, propriamente pittorici: egli, proveniente da una famiglia di musicisti e dovendo seguire in giovane età i fratelli iscritti al Conservatorio di Milano, iniziò l'attività artistica con una serie di interessanti incisioni che presero avvio nel 1906 con una produzione paesaggistica e ritrattistica influenzata dai corsi che irregolarmente il giovane seguiva a Brera, per spostarsi subito dopo su soggetti che facevano uso della sinuosa linea liberty. Questo stile fu sicuramente appreso dal giovane artista nel noto studio di réclame Taddio, dove egli era impiegato nell'ideazione di bozzetti di moda femminile, attività che gli valse un premio e la realizzazione degli stessi bozzetti per una compagnia teatrale parigina, da cui il suo primo viaggio a Parigi. Questo repentino transito attraverso il liberty e il simbolismo è certificato da un'incisione fino a quattro anni fa inedita, Donna
Elenco aggiornato con gli ultimi volumi e saggi editi
Stampato per conto della casa editrice dell'Università degli Studi di Padova-Padova University Press nel mese di giugno 2013 da Cleup sc. (Padova). Tutti i diritti di traduzione, riproduzione e adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo (comprese le copie fotostatiche e i microfilm) sono riservati.
1. Alessandro Verri e l'antichità dissotterrata, Ravenna, Longo, 1998 [codice ISBN 88-8063-181-0]; 2. Nel segno di Ovidio. Giovanni Boccaccio, Luca Pulci e Lorenzo il Magnifico autori di metamorfosi, Bari, Ladisa, 1999 [codice ISBN 88-7290-114-6]; 3. Le rose còlte in Elicona. Studi sul classicismo di Vincenzo Monti, Ravenna, Longo, 2004 [codice ISBN 88-8063-451-8]; 4. Canti e cantori bucolici. Esempi di poesia a soggetto pastorale fra Seicento e Ottocento, Cosenza, Pellegrini editore, 2007 [codice ISBN 978-88-8101-384-5] 5. Studi e sogni di letteratura, Empoli, Ibiskos Editrice Risolo, 2010 [codice ISBN 978-88-546-0618-0] 6. Costanza Monti, Perugia, Ali&no editrice, 2012 [codice ISBN 978-88-6254-095-7] 7. Vincenzo Monti, Feroniade, edizione commentata a cura di Francesca Favaro, Padova, Padova University Press, 2013, Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari (DISLL) Collana di Italianistica, [codice ISBN 978-88-97385-61-5] (già tesi di dottorato); 8. "Una scrittura celeste": avvicinamenti ad Anna Maria Ortese, Edizioni Tracce, Pescara, 2014 [codice ISBN: 978-88-7433-963-1] 9. Anacreonte Leopardi e gli altri, con Premessa di Guido Baldassarri, Roma, «L'ERMA» di Bretschneider, 2016 [codice ISBN: 978-88-913-1157-3] 10. Poesia fra terra e cielo, Borgomanero (NO), Giuliano Ladolfi editore, 2017[codice ISBN: 978-88-664-4320-9] 11. Sui sentieri di Foscolo e Petrarca, Le Veglie Tauriliane dell'abate Giuseppe Barbieri, con prefazione di Fabio Finotti, postfazione di Giulio Osto, Roma, l'«Erma» di Bretschneider, 2018 [ISBN: 978-88-913-1664-6] Curatele 1. Favaro Francesca (a cura di), Rolando Damiani Approssimazioni e distanze. Un decennio di letteratura, Bari, Ladisa, 2000 [codice ISBN 88-7290-116-2] 2. Francesca Favaro -Salvatore Puggioni (a cura di), L'altra Musa. Storia (e storie) di Saffo tra Sette e Ottocento, prefazione di Lorenzo Braccesi, Padova, Cleup, 2015 [codice ISBN: 978-88-6787-371-5]; sezioni del volume a cura di Francesca Favaro: Traduzioni, parafrasi, rielaborazioni e biografie, pp. 31-122; Giovanni Pindemonte, Il salto di Leucade, pp. 157-259; Stanislao Marchisio, Saffo, Tragedia, pp. 367-433 3. Francesca Favaro (a cura di), Angelica Palli, Elsa, con un saggio di Patrizia Zambon, Padova, Padova University Press, 2017 [codice ISBN: 978-88-6938-107-2] Saggi in volume 1. La Morte di Ettore dall'epica al dramma, in Aspetti dell'opera e della fortuna di Melchiorre Cesarotti, a cura di
Nouvelles flâneries, 2019
Saggio all'interno del catalogo "Ettore Favini. Nouvelles flâneries", a cura di Valentina Rossi. Il libro raccoglie una serie d’interventi volti a indagare alcuni nodi critici che il progetto Nouvelles flâneries, realizzato a Parma dall’artista Ettore Favini e curato da Valentina Rossi, ha fatto emergere, quali una rigenerata idea di monumento e di arte pubblica, una rilettura dell’oggetto scultoreo, la pratica del camminare e del viaggio come progettualità artistica, la mappatura come esito della ricerca e della necessità di definire gli spazi, il tema dell’archivio e della memoria. Gli autori inclusi nel libro volume sono, oltre a Ettore Favini e Valentina Rossi, Cristina Casero, Luca Cerizza, Fabiola Naldi, Enrico Rotelli, Carlo Gandolfi, Davide Papotti, Anna Zinelli, Marco Scotti, Anna Musini, Franca Zuccoli, Alessandra Scarazzato, Alessandra De Nicola. Il volume presenta un progetto fotografico inedito realizzato da Antonio Rovaldi.
A. Libri -2013, Franco M., De Simone S., Il comportamento organizzativo nelle strutture sanitarie: relazioni interpersonali e valorizzazione delle persone, McGraw-Hill, Milano. -2012, Franco M., Gregori G.L., Marcone M.R. (a cura di), Le opportunità oltre la crisi. Prospettive manageriali e strategie pubbliche dei Paesi dell'Europa del Sud, Società Editrice Esculapio, Bologna. -2011, Franco M., De Simone S., Organizzazioni sanitarie: dal design al management, McGraw-Hill, Milano. -2008, Franco M., Di Virgilio F., D'Angelo N., The Role of the Climate for the Improvement of Team Creativity Processes, Quaderni di Ricerca del Dipartimento SEGS, Serie Aziendale n.15, Università degli Studi del Molise, Campobasso. -2008, Franco M. (a cura di), Il governo delle risorse locali, Università degli Studi del Molise, Campobasso. -2006, Franco M., Reitano A., (a cura di), Il territorio: da risorsa a prodotto, Franco Angeli, Milano. -2005, Franco M., Davino C., Gherghi M., Napoli è… Qualità della vita e vivibilità nelle circoscrizioni della città, Franco Angeli, Milano. -2004, Franco M., Minguzzi A., Testa F., Governo d'impresa e organizzazione del sistema agroalimentare in Molise, Franco Angeli, Milano. -2002, Franco M., (a cura di), La flessibilità nell'Europa del Sud, Franco Angeli, Milano. -2001, Franco M., Organizzazione. Letture, casi ed esercizi, Collana di pubblicazioni del Dipartimento Seges dell'Università degli Studi del Molise, Quaderni di studi aziendali, n.9, Campobasso. -2001, Franco M., Competenze e sviluppo professionale nelle imprese del terziario avanzato in Molise , CUEN, Napoli. -1996, Franco M., Modelli organizzativi e di gestione delle risorse umane nelle imprese industriali minori, Collana di pubblicazioni del Dipartimento Seges dell'Università degli Studi del Molise, Quaderni di studi aziendali, n.1, Campobasso. -1991, Franco M., I piccoli gruppi strutturati. Impatto sui modelli organizzativi aziendali, Giappichelli, Torino. B. Articoli -
The paper concerns the reception of the Barberini Faun in the XVIII Century and discusses the meaning of the engraving by Volpato which has to be considered a selection of the best in accord with Winckelmann criticism , not a de restauration
Il Calcio Fiorentino dell’era moderna, 2023
Come si è originato il gioco del Calcio Fiorentino? Chi sono stati i personaggi che hanno avuto la lungimiranza di recuperare la più antica tradizione fiorentina? Chi erano Pietro Gori ed Alfredo Lensi? Quali sono stati i loro meriti nella ricostruzione del Calcio Storico Fiorentino degli anni '30 del Novecento? Un escursus storico sulla tradizione più amata di Firenze.
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