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La Sicilia e il MEGALITISMO Capitolo I 1. Il Megalitismo atlantico origini ed evoluzione 1.1 Il processo cultuale/culturale megalitico: l'Architettura megalitica 1.2 La percezione dello spazio paesaggistico/archeoastronomico nella architettura della costruzione megalitica 1.3 Approccio tecnico-formale alle costruzioni megalitiche 1.4 Le tipologie megalitiche dell'architettura per l'Eternità: dolmen-tumulo-cromlech/circoli megalitici-menhir Occhiello 1 Paesaggi litici Le risorse minerarie. Propulsori economico-sociale del III-II Millennio Capitolo II 2. Areale di influenza delle architetture megalitiche nel Mediterraneo 2.1 Le rotte marinare nel Mediterraneo occidentale 2.2 Le architetture megalitiche nelle isole del Mediterraneo occidentale (Mar Tirreno) 2.2.a Baleari 2.2.b Corsica 2.2.c Sardegna 2.2.d Egadi 2.2.e Ustica 2.2.f Eolie 2.3 Le architetture megalitiche nelle isole del Mediterraneo occidentale (Canale di Sicilia) 2.3.a Pantelleria 2.3.b Arcipelago Maltese 2.3.c Lampedusa Occhiello 2 La architettura rurale. Archetipo e preesistenza~
Questo libro si deve, anche, alla insistenza di Antonella Enea al continuo sprone affinchè fossero ignorate, sottili voci di sibille ... consapevole che l'acqua pulita, scorre tra le mani, limpida.
Poi, una speciazione dei settori, ha determinato compartimenti stagni fra discipline, soprattutto nel settore archeologico e ha cassato la conoscenza olistica del passato. Oggi fortunatamente si ritorna a metodi di studio interdisciplinari, dove necessita per la comprensione completa del vissuto etnoantropologico, la applicazione scientifica di tutte le discipline conosciute. Così l'Archeologia necessita della Geologia per comprendere in quale ambiente, quale clima, caldo, freddo, temperato, piovoso, secco, vivesse l'uomo del sito che analizza, ha necessita della botanica, della anatomia animale, per comprendere di quali sostentamenti materiali si avvalesse per vivere, ha bisogno della astronomia per capire quali erano i suoi riferimenti temporali, e ha bisogno di chi studia i comportamenti dell'anima, il senso del Sacro, punti di riferimento forse maggiori dei reperti materiali della ceramica. È questo lo spirito delle Giornate di Studio e del Convegno sul Megalitismo Mediterraneo, non soggetto ad accademicismi o inclusioni localistiche, aperto a comprendere globalmente tipologie adattamenti e correlazioni della Architettura megalitica nelle Isole e nei territori del Mediterraneo. Un Convegno aperto a tutti quelli che hanno voluto dare il loro contributo, grande o piccolo che fosse, necessario e per la segnalazione di nuovi contributi, che per ascoltare chi ha già decenni di esperienze, senza diaclasi e liberi ricercatori e professionisti. Due giornate di dense relazioni, consapevoli che si è all'anno zero, per quanto riguarda gli studi sul megalitismo in Sicilia, con l'augurio che si possa continuare in altre sedi che vogliono accogliere la proposta di confronto e studi.
Agorà Rivista di cultura siciliana, 2016
La poetica insulare di queste opere ripudia un immaginario fondato su un sentimento di immutabilità e isolamento, convocando la speranza di trasformare una condizione di immobilità e sofferenza esistenziale in un panorama interiore sostenuto da un nuovo sentimento di adesione e partecipazione alla vita. Orazio Maria Valastro, La Sicilia come mito paradigmatico dell’insularità postmoderna, Agorà Rivista di cultura siciliana, n.56, 2016, 43-47 pp.
All'epoca del ritorno delle città siceliote al regime democratico sotto la guida illuminata di Timoleonte viene datata comunemente la redazione finale di un periplo greco, che la critica filologica indica come Pseudo-Scilace. Anche se nella forma pervenutaci si deve ritenere a ragione compendiato ed interpolato, si tratta pur sempre di un documento prezioso per la sua antichità.
J. A. Cámara Serrano, J. A. Afonso Marrero, L. Spanedda (a cura di) Links between Megalithism and Hypogeism in Western Mediterranean Europe , EAA Annual Meeting, Malta, 16-21 settembre 2008. Archaeopress, Oxford, BAR IS 2151: 107-119 , 2010
In La Maddalena island we have identified 26 megalithic chambers, most of which concentrated in a very little valley at Vena Longa. These structures are not real dolmens, because at least one side is formed by a natural rock outcrop; in three cases the chambers are partially or almost entirely underground. The stones that form these 'pseudodolmens' not only have not been squared, but they are not even cut or worked in any way with tools. Two other structures are different: they are little trenches 45-50 cm wide and 50-60 cm deep, dug longitudinally on the hill following the slope downwards; so the builders had to level the two sides of the trench with additional stones, constructing in this way a horizontal plane on which they could depose the covering stones transversally; the façade recalls a very small tumulus with tunnel. Other probable burials are in rock shelters or simple cleavings somehow covered by stones.
"La Città invisibile", n. 101, ISSN 2498-9517 , 2019
Seconda parte della nostra critica al gigantismo, quale carattere precipuo delle città neocapitaliste.
Borghi rurali 201 1. Il ruolo dell'acqua nella ruralizzazione della società All'alba del Ventennio, in Sicilia la popolazione era concentrata per lo più in grossi borghi a domi-nante agricola afflitti da vistose carenze in materia di igiene e infrastrutture 1. Per contro le campagne erano pressoché disabitate. Nell'isola, inoltre, convivevano due realtà pro-duttive apparentemente contrastanti: al perimetro costiero di città che, oltre alle opportunità di un'eco-nomia marinara, potevano permettersi colture irri-gue grazie alla disponibilità di sorgenti, si contrapponeva un entroterra marcato dalla presenza di latifondi privi di alberi, senza acqua, regno di monotone estensioni di grano, maggese e leguminose. La penuria d'acqua per le colture, specialmente nella porzione centrale dell'Isola era il prodotto di un forte squilibrio idrologico, dovuto solo parzial-mente al clima. Pure la composizione chimico-fisica dei suoli e l'esaurimento dei manti boschivi 2...
"La Città invisibile", n. 100, ISSN 2498-9517 , 2019
Prima parte della critica all'ideologia gigantista e delle sue ripercussioni sull'assetto del territorio urbano ed extraurbano.
Un'analisi architettonica delle antiche civiltà che costruirono le forme piramidali, porta a trovarsi dinanzi ad elementi e prove che sembrano testimoniare stretti rapporti di parentela culturale fra i popoli divisi, non solo da confini terrestri ma anche da confini marini, persino oltre gli oceani.
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in "Jacobin Italia", n. 12, pp. 95-99, 2021
Terrelibere.org, 2006
Antonio Pio Di Cosmo, 2018
Ricerche storiche ed archeologiche nel Val Demone Atti del II convegno Barcellona Pozzo di Gotto (ME) Parco Jalari 1 e 2 aprile 2017, 2017
Le mythe repensé dans l'oeuvre de Giacomo Leopardi, 2016
Identità ed integrazione. …, 2007