Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2016, Il marxismo e le sue storie
…
69 pages
1 file
Filosofia italiana, 2022
Two books, published in recent months, offer a broad overview of the studies on Marx and Marxism in Italy, from Labriola and Gentile to the present day. It demonstrates the vitality and diversity of the Italian interpretations of the philosopher of Trier, which have often had an international echo. The perspectives of Marxism today, after a few decades of 'crisis' and fluctuating fortune, also depend on the struggle for hegemony in which interpreters and interpretations must be contextualized.
Tra marxismo e no? I lineamenti del programma di «Seminari di formazione politica» nell'ambito dei quali a Stefano Petrucciani ed a me è stato richiesto un contributo di riflessione sul «marxismo», si articolano, mi sembra, intorno al tentativo di definizione dei caratteri di una transizione. Mi rendo conto, proprio come studioso di storia, che il termine «transizione» ha capacità conoscitive molto deboli. In fondo la storia è un continuo processo di transizione. Contemporaneamente, però, un aspetto del tempo storico è leggibile solo attraverso griglie concettuali periodizzanti. Avrò modo di tornare su altri aspetti del tempo storico in relazione con la lettura marxiana dei meccanismi di trasformazione della realtà, intanto però è un fatto che nell'ambito dell'uso di concetti periodizzanti il termine transizione diventa meno evanescente. La periodizzazione, infatti, si prova ad individuare spazi temporali caratterizzati da un relativo equilibrio strutturale delle componenti. La transizione riguarda la fase di destrutturazione degli equilibri, il passaggio ad un periodo caratterizzato da diverso equilibrio strutturale. Dal punto di vista della dissoluzione di relazioni strutturali che apparivano consolidate non c'è dubbio che l'ultimo trentennio possa essere considerato un periodo di transizione. Molto più complicata, invece, una ragionata indicazione sul verso della transizione, sulla struttura dei possibili nuovi equilibri economico-sociali. «Transizione al niente», notava qualche anno fa Luigi Cortesi, lo storico direttore della rivista di «storia globale Giano», riflettendo amaramente sulle due o tre generazioni che in questo percorso stavano
1949
Adottare il metodo della lotta di classe e professare la teoria marxista significa porre tutte le tradizioni al di là della barricata, e con esse tutte le civiltà che di una tradizione dispongono. Per i marxisti se la civiltà ha un senso, essa è ancora da venire.
Come nacque e fiorì il marxismo terico in Italia, 2015
Come nacque e fiorì il marxismo teorico in Italia di Paolo Favilli «L'oggetto della lettura è una materia puntiforme e pulviscolare. (…) Ogni volta che m'imbatto in (…) grumi di significato devo continuare a scavare intorno per vedere se la pepita s'estende in un filone» 1. Così Italo Calvino nel romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore. Sempre Calvino, questa volta in una lettera a Lucio Lombardo Radice, indica le difficoltà ad individuare quel filone «in un'epoca dai tempi frantumati, senza respiro, senza possibilità di prevedere e di progettare». Proprio per questo, dice, «credo sempre di più che conta soltanto ciò che si muove con tempi lunghi (…) nella storia della società». Ecco anche il «marxismo teorico» si presenta quasi sempre come materia spezzettata, disposta su diversi livelli, con andamento carsico. Solo cercando non le pepite ma il filone dalle lunghe continuità sarà possibile dare un senso alle articolazioni interne del «marxismo teorico» come oggetto di studio. Tra le molte «forme» marxismo quella di «marxismo teorico» parrebbe avere una solida struttura di riferimento, e quindi caratteristiche di denotazione attraverso parametri certi. Dal punto di vista dell'analisi storica, invece, i parametri di definizione dell'oggetto di studio in questione non si delineano con nettezza. I loro confini sono sfumati sia in profondità che in ampiezza. Ci troviamo di fronte, infatti, a livelli diversi di «marxismo teorico». Diversi per capacità euristica, diversi per la scelta del punto ritenuto essenziale allo svolgimento della teoria, diversi infine per gli effetti su processi culturali di lunga durata. Proviamoci a ragionare su questa dimensione del «marxismo teorico» proprio a partire dal testo di cui ho parafrasato il titolo di questo intervento, un testo nel quale, invece, la nozione di «marxismo teorico» appare tracciata con nettezza, senza sfumatura alcuna. Estrema chiarezza innanzitutto sui problemi di periodizzazione. Croce puntualizza meticolosamente la cronologia. La «nascita del marxismo teorico» in Italia data il 27 aprile 1895. Poi il «marxismo teorico si esaurì[sce] intorno al 1900, in Italia e nel mondo intero» 2. Un'affermazione così assiomatica presuppone una concezione altrettanto assiomatica dell'oggetto di studio. La periodizzazione crociana risolve la questione del marxismo teorico «in Italia e nel mondo intero» nell'ambito della sua discussione-poi controversia-con Antonio Labriola. Una discussione iniziata,
1952
Poiché abbiamo chiesto a Carlo Marx di dimostrare la transitorietà delle forme mercantili, e di confermarci la connessa tesi: le forme mercantili apparvero ad una certa tappa della storia, e solo quando saranno scomparse saremo nella tappa comunista; egli con un solo colpo d'ala ci conduce da Robinson Crusoè alla società di domani. È il solito e classico nostro metodo: coi dati indiscussi del passato elaborare l'analisi dello sviluppo di domani
CONSECUTIO TEMPORUM HEGELIANA/MARXIANA/FREUDIANA Rivista critica della postmodernità, 2013
This paper aims at showing that Gramsci's "philosophy of praxis" is the most appropriate interpretation of the peculiarity of Marxism both as a philosophical position and a political movement. It is this imbrication that Gramsci allows us to think rigorously, when he shows that truth, ideology and hegemony are nothing but different degrees of the same political praxis; that politics is, on the other hand, a process of truth-constitution; that every philosophy must be conceived of as a form of "religion" (a conception of the world with a corresponding ethics); and, lastly, that this mechanism characterizes "traditional" philosophy as well as, auto-reflexively, Marxism itself. In this way, Gramsci leads us to formulate the question 'What is Marxism?' in a more adequate manner, putting aside the traditional and dominant disputes among concurrent orthodoxies. The peculiarity of Gramsci's approach to Marx and Marxism, therefore, needs not be interpreted as an evidence of his marginality in the Marxist debates. On the contrary, it shows how much mistaken and misleading these debates have been -and still are.
Annali Del Dipartimento Di Filosofia, 2002
Focusing on comparison with 19 th century Marxism results to be fundamental for approaching Croce's philosophy. He credited Marxism as political reality and practical action, even though he felt critic about it as philosophy of the history and social science. Croce's analysis of Marxist theories influenced his philosophical attempt to re-establish connection between thought and reality.
1949
Quando la cosiddetta stampa operaia sostiene oggi che ogni attentato al diritto di organizzazione sindacale e di sciopero è un attentato ai principii della democrazia e che lo si combatte difendendo la costituzionalità dei presenti regimi parlamentari, l'impostazione di questa vitale questione dell'azione di classe è semplicemente rovesciata, con la abituale conseguenza di disorientamento e disfattismo della preparazione proletaria.
2015
Nella postfazione a "La comunità prodiga", raccolta di testi fino ad allora inediti in Italia di Asger Jorn e Guy Debord, apparsa nel 2000 per i tipi di una piccola casa ligure (opera assai interessante ma destinata purtroppo a una circolazione stentata e sotterranea), il curatore Mario Lippolis, già traduttore dell'edizione italiana della rivista dell'IS, fa presente come sia "proprio il dialogo fra due individui preminenti come Debord e Jorn a contenere il programma genetico dell'Internazionale Situazionista"
1953
Una corrente obiezione che a sua volta non è originale ma ha già fiancheggiato i peggiori episodi di degenerazione del movimento, è quella che svaluta la chiarezza e continuità dei principii ed incita ad "essere politici" a immergersi nell'attività del movimento, che insegnerà lui le vie da prendere. Non fermarsi a decidere compulsando testi e vagliando precedenti esperienze, ma procedere oltre senza soste nel vivo dell'azione.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Per continuare il dialogo... gli amici ad Angelo Varni, 2014
Quodlibet eBooks, 2021
Critica Marxista Analisi E Contributi Per Ripensare La Sinistra, 2007
Il Mulino, 2022
Moderna Semestrale Di Teoria E Critica Della Letteratura, 2008
La mia esperienza nel fronte della gioventù comunista ovvero una polemica personale di altri tempi, 2020
Dall'operaismo a Marx, 2022
«Filosofia italiana», 2021
Archivi del movimento operaio, 2022