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Ucraina per voci, capitolo due

2023, Poli Logo

Abstract

Nell'intimità della lingua, la poesia ucraina come bunker, asilo, rifugio, speranza? di ariel rosé “Che cosa resterà?”, chiese ad Hannah Arendt il giornalista tedesco Günter Gaus in un programma televisivo del 1964. La trascrizione della loro conversazione (a 36:41) è nota in inglese e in questa lingua viene più comunemente citata la famosa risposta della Arendt: “What remains? Language remains”. In realtà, la Arendt affermò: “Was bleibt? Es bleibt die Muttersprache”. Muttersprache, ossia mother tongue, oppure, secondo la patriarcale versione polacca, lingua patria. Lingua madre, dicono gli italiani. In ucraino si dice рідна мова, letteralmente lingua nativa. Una lingua che non scegliamo.