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Il letterato e lo storico (estratti)

La letteratura creativa come storia a cura di Paolo Favilli FRANCOANGELI IL LETTERATO E LO STORICO Storia e letteratura, due campi conoscitivi separati, ma, a guardar bene, in reciproco sconfinamento, due sfere e due linguaggi complementari strettamente intrecciati. Questa indicazione che Alberto Asor Rosa ha posto all'inizio delle riflessioni di cui è composto questo libro, non configura alcuna delimitazione di spazio, ma apre ad un territorio ampio e analiticamente fecondo. La letteratura è in grado di dirci il vero sulla realtà in una costruzione policromatica che tramite il gioco delle linee e dei colori mette in evidenza le diverse prospettive (in particolare quella della profondità) del quadro. La verità della storia non può prescindere dal tempo e dal luogo della realtà oggetto di studio. Le sue verità non possono essere altro che «storicamente determinate». Le verità della letteratura e della storia non sono in contraddizione, anzi, insieme sono in grado di rendere più illuminato il nostro panorama conoscitivo. Sappiamo bene che se apparenza fenomenica e realtà coincidessero non ci sarebbe bisogno di scienza. Non ci sarebbe, però, bisogno neppure di letteratura.