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2003, Microbiologia Medica
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INTRODUZIONE Le Infezioni Ospedaliere (I.O.) costituiscono tuttora una sfida importante per le molteplici implicazioni che comportano sia in campo etico e clinico, sia per i costi che esse determinano per l'aumento dei giorni di degenza e dei costi assistenziali, legati ad un maggiore impiego di farmaci e presidi diagnostici.(3) Particolare considerazione deve essere rivolta alle unità di Terapia Intensiva, dove tali patologie si presentano con maggiore frequenza e gravità ma anche altri reparti ospedalieri possono presentare le stesse problematiche, che necessitano d'interventi immediati ed il più possibile mirati per evitare esiti infausti.(7) Per la diagnosi delle Infezioni Ospedaliere, oltre alla valutazione del quadro clinico, sono utilizzati diversi parametri di laboratorio che consentono d'inquadrare e quantificare lo stato infiammatorio specifico ma pochi sono i test in grado di monitorarne l'evoluzione e i risultati della terapia antibiotica in soggetti con infezioni batteriche sistemiche gravi. Nel 1996 è stato introdotto, a scopo diagnostico, un nuovo indicatore biochimico, la procalcitonina (PCT) che è un propeptide ormonale della calcitonina, normalmente prodotto dalle cellule C della tiroide. In condizioni normali non è rilasciato in circolo mentre in corso d'infezioni batteriche gravi ne è stato evidenziato un marcato incremento ematico, che permane fino al superamento dell'evento infettivo. Molti studi hanno dimostrato che questo marcatore non è rilevabile nei casi in cui l'infezione rimane confinata ad un tessuto o ad un organo senza manifestazioni generalizzate, mentre aumenta in maniera significativa nel caso di sepsi, shock settico e in severe reazioni infiam-matorie sistemiche, fornendo quindi un mezzo per il follow-up del loro decorso clinico.
La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio - Italian Journal of Laboratory Medicine, 2016
Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi, 2013
La Sindrome Cardio-Renale (SCR) di Tipo 5 si configura come una sindrome clinica di recente classificazione e viene diagnosticata in un'ampia serie di patologie sistemiche, allorché si assiste a un contemporaneo interessamento secondario di rene e apparato cardiovascolare. I meccanismi fisiopatologici dipendono, sostanzialmente, dalla tempistica con la quale si manifesta una SCR di Tipo 5; ben diverso è il quadro di una forma acuta (sepsi, connettiviti, malattia di Wegener), che si manifesta rapidamente rispetto all'insorgenza della patologia primitiva, in contrasto con quello di una forma cronica (cirrosi epatica e sindrome epato-renale), che esordisce e si sviluppa subdolamente. La diagnosi si basa sul dosaggio dei livelli plasmatici di bio-marcatori di danno cardiaco e renale e sulle tecniche di diagnostica per immagini (ecocardiografia, ecografia addominale). La terapia deve mirare al trattamento della patologia di base e a quello delle complicanze cardio-renali. (Cardi...
sismografiche. In particolare sono stati individuati 160 eventi sismici, compresi nel periodo 1988-2005, per i quali sono state riletti integralmente i tempi d'arrivo P ed S. Le registrazioni provengono dalle stazioni permanenti dalla Rete Sismica Nazionale Centralizzata dell'INGV e dalle stazioni temporanee della rete del progetto CAT/SCAN. Questo progetto, realizzato da ricercatori del Lamont-Doherty Earth Observatory in collaborazione con l'INGV e con l'Università della Calabria, ha comportato l'installazione di 39 stazioni sismiche digitali nel periodo 2004-2005 in un'area compresa fra la Campania centro-meridionale e la Calabria settentrionale. Per la localizzazione si è utilizzato il programma LME97 sviluppato presso l'Università della Calabria che consiste in un metodo iterativo che utilizza un approccio pseudo-3D. Le localizzazioni sono state eseguite utilizzando stazioni rientranti in un raggio di 80 km dall'epicentro e sono state tenute in considerazione solo le soluzioni con gap inferiore a 180°ed rms minore di 0.3s. Lo studio è ancora ad uno stato preliminare in quanto gli eventi localizzati sinora coprono solo alcune finestre temporali nel periodo compreso fra il 1988 ed il 2005.
Within the affective neuroscience several hormones have been studied for their function in activating emotions, interpersonal and social behavior. Among these, oxytocin, apeptide hormone that has long been known to induce contractions of childbirth and otherphysiological functions, whose effects have been studied in inducing trust and attachment in intimate relationships, reducing anxiety separation and therefore facilitating the stability of affective relations. Synthetic oxytocin allows therapeutic uses for eating disorders, substance addiction, even in autistic syndromes. In the review some experimental evidences of these uses are reported, but also some possible side effects and contraindications, which suggest the need of further study related to specific applicative contexts. (ARTICLE IN ITALIAN)
Le caratteristiche della sismicità della Puglia settentrionale, che costituisce localmente l'area di avanfossa-avampaese dell'Appennino meridionale, sono state oggetto di un recente studio (Del Gaudio et al., 2007). Sulla base dell'integrazione di dati storici, strumentali e di informazioni geo-logico-strutturali, questo studio ha fornito indicazioni e vincoli per l'individuazione delle strutture sismogenetiche responsabili dei principali terremoti avvenuti nella parte settentrionale della Puglia. A tal riguardo un ruolo importante sembra essere svolto dalla eterogeneità strutturale che attra-versa la placca adriatica in direzione SE-NW, individuata dalla analisi tomografica (Venisti et al., 2004): essa può rappresentare un elemento di debolezza strutturale che spiegherebbe la focalizza-zione del rilascio di energia sismica lungo una fascia che attraversa l'Adriatico centro-meridionale, passando per le Tremiti ed estendentesi nell'entroterra fino al basso cor...
Riflessioni sullo specchio Neuroscienze, Arte e Filosofia NICOLA SIMONETTI 21/05/2018 Lo scorso 17 aprile 2018, presso la Sala Consiliare del Castello Visconteo-Sforzesco di Galliate, si è svolta la conferenza interdisciplinare dal titolo “Riflessioni sullo Specchio. Neuroscienze, Arte e Filosofia”. Un evento interdisciplinare ideato da Nicola Simonetti, Docente di Filosofia e Storia presso il Liceo delle Arti Felice Casorati di Novara e membro della SFI, Società Filosofica Italiana, con l’avallo Salvatore Palvetti Dirigente Scolastico del suddetto Liceo. Michelangelo Pistoletto, artista internazionale e fondatore a Biella di “Cittadellarte”, insieme Aldo Biolcati, Geriatra, mèntore dell’ AMA, Associazione Malati di Alzheimer, di Novara, di cui fa parte anche Simonetti, sono stati gli ospiti speciali di questa iniziativa moderata dal critico Fortunato D’Amico. L’incontro, ha rappresentato un momento significativo del percorso formativo degli alunni delle classi quarte e quinte del Liceo presenti in sala, un prezioso evento di aggiornamento e di confronto anche con i relatori e gli auditori che hanno assistito alla simposio. Oggetto del dibatto è stato lo “specchio”, inteso sia come metafora dell’identità personale frammentata e distorta nel paziente malato di Alzheimer (nota demenza neurodegenerativa), sia come modalità pittorica e artistica in senso lato, alla ricerca di una oggettività rappresentativa della propria identità soggettiva, che come “meccanismo psicologico”, operante a livello inconscio neurobiologico, di interpretazione dei comportamenti altrui. Aldo Biolcati, ha sottolineando che una persona demente ha molti volti, molti modi di mostrare la faccia della perdita di memoria, ciascuno la sua specifica condizione patologica. Anche se in generale il tipo di demenza più conosciuto è l’Alzheimer, non è l’unico esistente, ma è solo il più comune (50%) . Tale patologia può anche manifestarsi attraverso la difficoltà a capire le immagini visive e i rapporti spaziali . Alcuni malati di Alzheimer possono avere invece solo difficoltà a leggere, a giudicare la distanza e a stabilire il colore o il contrasto. In termini di percezione, essi possono passare davanti a uno specchio e pensare che qualcun altro sia presente nella stanza. Addirittura, in uno stadio neurodegenerativo estremo potrebbero non capire di essere loro la persona nello specchio (agnosia). Lo stadio dello specchio nella vecchiaia rappresenta in qualche modo l’inverso di quello dell’infanzia: l’unità e l’integrità sono percepite come ciò che risiede all’interno, e non all’esterno, del soggetto; così, in questa dinamica, l’immagine che si dipinge nello specchio viene a simbolizzare il rovescio di quella superpotenza che rappresentava per il bambino, riflettendo per il soggetto anziano solo la perturbante ed estrema dipendenza della vecchiaia. Nicola Simonetti ha presentato una sintesi del suo saggio edito da Diogene Multimedia e una prefazione curata dal Genetista Edoardo Boncinelli, dal titolo “Lo specchio della mente. Il problema mente-corpo e i neuroni specchio 2016”. L’autore ha raccontato brevemente la storia della scoperta dei cosiddetti “neuroni specchio” negli Anni ’80-’90 del secolo scorso, ad opera del team parmense di neuroscienziati capeggiati da Giacomo Rizzolatti. I neuroni specchio sono stati chiamati così in quanto si attivano, come esemplificato dai moltissimi esperimenti compiuti e in fieri, sia quando svolgiamo un’azione motoria indirizzata a uno scopo (neuroni motori) sia quando osserviamo qualcuno che sta agendo o intende agire, manifestando uno scopo, per esempio con una espressione facciale, in modo del tutto involontario e inconsapevole, attraverso un “meccanismo” di “risonanza” e simulazione a livello neurale. Questi neuroni specchio, quindi, si attivano nel cervello dell’osservatore in modo almeno duplice, ovvero per eseguire un movimento con uno scopo, ma anche per interpretare il comportamento o l’espressione altrui, in modo pre-concettuale e pre-linguistico, fondando anche il fenomeno dell’empatia, così diffuso nella specie umana e in molte specie animali. Tale scoperta ha aperto un ampio dibattito interdisciplinare tuttora in corso in quanto è controversa la sua portata nella spiegazione dei comportamenti cognitivi. L’intervento di Michelangelo Pistoletto ha messo in evidenza il tema indagando come nella storia dell’arte la scoperta dello specchio coincida con quella dell’autoritratto e quindi come quella di uno strumento utile per rappresentare la propria identità personale. Questo naturalmente sino all’invenzione della fotografia nell’ ‘800, che ha costretto l’arte a modificare il proprio ruolo non più legato alla rappresentazione dell’apparenza, ma alla ricerca dell’essenza psicologica più profonda. I movimenti artistici, Cubismo, Surrealismo, Espressionismo, Astrattismo, e in generale le avanguardie artistiche del novecento, sono una conseguenza della rivoluzione tecnologica che per tutto il secolo scorso ha travolto la produzione delle immagini tradizionali e ha portato i suoi protagonisti ad indagare nuove strade di ricerca e di interrogarsi sulla condizione e sulla funzione dell’arte contemporanea. E’ proprio lo specchio lo strumento fondamentale per la ricerca dell’oggettività, della propria identità personale, che ha consentito a Michelangelo Pistoletto di progredire nello studio delle relazioni che legano il mondo oggettivo e soggettivo, la permanenza e la precarietà dell’immagine, il rapporto tra passato e futuro e la loro continua sintesi nel presente ricerca ampia e interdisciplinare di cui oggi riusciamo a coglierne. Già agli inizi della sua attività ha incominciato a trasformare la tela in un elemento riflettente, utilizzando smalti, fondi in oro e argento e poi superfici metalliche che con il loro piano lucido a specchio hanno consentito al pubblico di diventare protagonista dentro un’opera d’arte mutevole. Il lavoro artistico di Michelangelo Pistoletto per la sua indole fenomenologica è di grande interesse scientifico, perché attiva intorno a sé relazioni e aperture interdisciplinari che ampliano il sapere in direzione di una condivisione della conoscenza e di orizzonti ideali. https://www.lastampa.it/2018/05/21/blogs/culturanatura/riflessioni-sullo-specchio-AJGJLThmix6iMI4kfWtp5L/pagina.html
Abstract. Il caso concernente il disastro della nave turistica Costa Concordia riveste particolare interesse penalistico nell’ottica dei confini concettuali della colpa con previsione dell’evento ex art. 61, n. 3, c.p., che la sentenza definitiva della Cassazione ha affrontato dal punto di vista del discrimine con la forma immediatamente “inferiore” di colpa, quella semplice o comune, anziché con l’ipotesi di elemento psicologico “superiore”, il dolo eventuale. L’analisi dell’arresto in discorso rappresenta, così, un’occasione propizia per recuperare una nozione più comprensiva della forma aggravata di colpa, non appiattita sui profili discretivi con il dolus eventualis, ed altresì per saggiare l’impatto del dictum delle Sezioni Unite in ThyssenKrupp sulla successiva elaborazione giurisprudenziale.
Cronicità e psicoanalisi, 2022
La cronicità è una condizione morbosa che si protrae indefinitamente nel tempo (dal latino chronĭcus, gr. χρονικός, derivati di χρόνος, «tempo»). Una condizione patologica non guaribile ma suscettibile della conquista di uno stato di equilibrio più o meno stabile compatibile con una relativa fruibilità di vita. In medicina organica esempi calzanti sono la malattia diabetica, le malattie metaboliche, molte cardiopatie, la malattia reumatica. Le malattie acute sono invece malattie che esitano in un sostanziale ristabilimento dello stato di salute pre-traumatico.
Questo studio è pubblicato in Convivium Assisiense. Ricerche dell'Istituto Teologico e dell'Istituto superiore di scienze religiose di Assisi, Anno XIV (2012) 1, PP. 99-132. In esso sono descritte minutamente le cause di beatificazione e canonizzazione trattate dall'arcivescovo di Perugia Vincenzo Gioacchino Pecci dal 1846 al 1878 quando fu eletto papa con il nome di Leone XIII. Prima c'è un'ampia introduzione sulla storia della procedura delle cause dei santi.
Metànoia è il momento della svolta radicale quando si sta uscendo da un abisso di sofferenza per iniziare un nuovo percorso di risalita. Momento difficile in quanto ci si deve liberare dalle scorie del passato, ma si è presi dallo sgomento per la paura del nuovo percorso, ancora ignoto. Il purgatorio dantesco è splendida metafora del processo di metànoia e della possibilità di utilizzare la strada dell’errore, della confusione e dell’angoscia per affacciarsi a un nuovo cammino.
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il Rievocatore, 2023
Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche, 1999
Office Advice, 2020
Archeologia delle Alpi 2016, 2017
RIVISTA ILLUMINAZIONI , 2019
Parola del Passato, 2024