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2015, Memorie della Società Entomologica Italiana
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Umberto Parenti (a destra) insieme a Carlo Moscardini verso la fine degli anni '50 del secolo scorso.
LE TRIBÙ ROMANE Atti della XVI e Rencontre sur l’épigraphie(Bari 8-10 ottobre 2009), 2010
2010
Bari 2010 LE TRIBÙ ROMANE Atti della XVI e Rencontre sur l'épigraphie (Bari 8-10 ottobre 2009) a cura di Marina Silvestrini Scavi e ricerche 19 brought to you by CORE View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk provided by UnissResearch LE TRIBÙ ROMANE. Atti della XVI e Rencontre sur lʼépigraphie (Bari 8-10 ottobre 2009)-© 2010 • Edipuglia s.r.l.-www.edipuglia.it 9 Cari amici, come ormai sapete ieri notte, 9 ottobre 2009, assistito da Silvia, nell'ospedale della Facoltà di Medicina dell'Università di Roma Tor Vergata, è scomparso all'età di 77 anni il nostro carissimo Lidio Gasperini, nella giornata in cui avrebbe dovuto parlare qui a Bari alla 'XVI e Rencontre sur l'épigraphie', presentando una comunicazione sulle tribù della Regio VII. Intervenendo oggi davanti alla platea degli amici e dei colleghi sbigottiti per la notizia, voglio ripercorrere idealmente i luoghi, le situazioni, gli ambienti che ci avevano visto al suo fianco: le
In: Dizionario biografico degli italiani, LXXXI . - Roma : Istituto della Enciclopedia Italiana, 2014
Biography of Marco di Parente Parenti (Florence, 1421-1427) Online version: http://www.treccani.it/enciclopedia/marco-parenti_(Dizionario-Biografico)/
2020
The essay deals with the study of an unpublished dramatic text by Giovanni Testori, Elettra, of which there is a manuscript and two different typed versions, but which the playwright himself let fall into oblivion. Alongside the illustration of the text and its placement in the broad context of contemporary rewritings of the classical myth, the essay proposes a hypothesis of dating to the spring-summer 1970 and widens the perspective to theatrical Italy (in Europe) of the period. This, for the purpose to enlighten the author's creative work and its development, also made up of breaks, turning points and second thoughts, but consistent in its path towards a theatre that is both popular and 'visceral', centred on the concreteness of an actor's body (as always for the great playwrights of history). A creative itinerary that, perhaps a bit surprisingly, is very much in tune with the theatrical and more widely cultural context of the period, with echoes, intersections and...
Italian Review of Legal History
Il Comitato di direzione della Rivista si unisce al professor Antonio Schioppa nel ricordo del professor Paolo Grossi.La scomparsa, alle soglie dei novant’anni, dello storico del diritto che forse più di ogni altro ha contribuito negli scorsi decenni ad accreditare la nostra disciplina anche al di fuori della cerchia dei suoi specifici cultori ci induce a dedicare alla sua memoria un breve ricordo che si affianchi a quelli ben più approfonditi che si stanno predisponendo non solo in Italia.Le ragioni della rinomanza nazionale e internazionale di Paolo Grossi sono molteplici. Ci limitiamo qui a rammentare alcune tra quelle che ci sembrano più rilevanti.
"Il cantonetto", LXIII, 5/6, novembre 2016
Materia Giudaica 27 (2022), pp. 5-8.
A biographical and intellectual profile of Italian-Slovenian Hebraist Angelo Vivian (1942-1991).
La Cultura, 2011
segnamento ginevrino, di cui due passati a fare il vice-preside (1986-88), era rientrato in Italia, chiamato sulla cattedra di Filologia della Letteratura italiana all'Università La Sapienza di Roma. Ricordando la sua presenza scientifica in Svizzera, e la collaborazione che con lui ho avuto sull'arco di venti anni, non posso che iniziare da una nota personale. In comune, seppure in tempi diversi, avevamo gli studi alla facoltà di Lettere di Pavia e anche il direttore di laurea in Filologia italiana, Cesare Bozzetti. Il quale, informato del progetto che avevo di un dottorato svizzero e sentito il nome di Gorni, aveva annuito e, con la sigaretta tra le labbra, aveva pensosamente aggiunto: 'Posso scrivergli io'. Non lo fece mai; se ne scordò presto o fu vinto dalla pigrizia, che per simili cose provava irrimediabilmente. Intuendolo, telefonai a Gorni qualche tempo dopo, illustrandogli il progetto. Si disse interessato e mi chiese di vedere la tesi, che gli inviai. Era la fine di ottobre del 1981. Il giorno dei Morti, ricevetti una sua telefonata. Mia madre, passandomi il telefono, mi disse calma: 'È il professor Gorni da Ginevra'. Guglielmo aveva letto il lavoro e si diceva pronto a dirigere un eventuale dottorato. Fu molto generoso nei confronti del mio lavoro e mi chiese di vederci. Venendo dalla scuola di Cesare Bozzetti, non ero abituato ai complimenti. Lo raggiunsi a Ginevra qualche giorno dopo, nel suo studio al pian terreno in rue Daubin. Ricordo l'inizio del colloquio. Mi chiese: 'Che cosa fai per vivere?'. Non mi aspettavo una domanda tanto diretta. Risposi, dopo un attimo, che non lavoravo veramente; qualche supplenza, quando
2019
Ricordare la carriera di un accademico di tale levatura in poche righe è operazione ardua, se non impossibile. A partire dai primissimi lavori, pubblicati alla fine degli anni '50, Giuseppe Tavani (o meglio, Beppe, come tutti coloro che lo conoscevano erano soliti chiamarlo) è infatti divenuto un punto di riferimento ineludibile nel campo degli studi romanzi, grazie a un imponente numero di pubblicazioni capaci di coprire diversi ambiti, fra cui spiccano le letterature e lingue galego-portoghese, provenzale e catalana. Fra i numerosissimi titoli che hanno contribuito, talora in maniera decisiva, ad arricchire-e, nella maggior parte dei casi, ad aprire-il panorama degli studi galego-portoghesi non si possono non citare il Repertorio metrico pubblicato nel 1967 per le Edizioni dell'Ateneo e il volume Poesia del Duecento nella Penisola Iberica, uscito due anni dopo per gli stessi tipi; le edizioni critiche dei poeti Lourenço (1962) e Airas Nunez (1964); l'opera collettiva, coordinata assieme all'inseparabile compagna di una vita Giulia Lanciani, del Dicionário da Literatura Medieval Galega e Portuguesa (1993); e poi gli innumerevoli contributi usciti su rivista o in volumi miscellanei, fra cui spiccano gli interventi sulla tradizione manoscritta dei trobadores pubblicati nel 1967, 1979, 1980 e 1999, i quali inaugurarono un fecondo dibattito che ancora oggi appassiona gli specialisti. Come catalanista e lusitanista Tavani ha prodotto una mole di lavori di grande spessore e diffusione, fra cui si ricordano il volume Per una història de la Cultura Catalana medieval (1996) e i lavori sul Llibre de consolat de mar (1968-1970), sui giullari catalani (1995) o sulla narrativa breve (2007). Spicca in questo campo la sua importantissima attività di traduttore, che ha riguardato sia autori portoghesi di assoluto prestigio come Gil Vicente (1965) o Fernando Pessoa (1988), sia scrittori catalani moderni come Mercè Rodoreda o Blanca Busquets, resi accessibili al pubblico italiano grazie alle fini e attente traduzioni di Tavani. Non meno I
Francesco Orlando, testimonianze e ricordi, a cura di D. Ragone, Pisa, ETS, 2012, p. 204-209, 2012
A proteggere l'autore di queste righe dalla tentazione incongrua di emulare l'autore del Ricordo di Lampedusa non c'è solo la vicinanza bruciante di un lutto che impedisce ancora il dipanarsi ordinato della memoria. C'è anche la consapevolezza che, a differenza di quello evocato in quello splendido libro, il rapporto di chi scrive con Francesco Orlando è stato sì soggettivamente eccezionale, e decisivo da ogni punto di vista, ma oggettivamente simile a quello delle molte altre persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. La sua intelligenza, la sua generosità, la sua capacità incredibile di trasformare il magistero pubblico in complicità privata, e spesso in amicizia, hanno avuto un tal numero di testimoni che questi ricordi non possono che essere squisitamente individuali e insieme virtualmente collettivi. Mi chiedo anzi se non sia stato anche questo sentimento condiviso di un privilegio individuale a costruire attorno a Francesco una vera e propria comunità intellettuale, una comunità unica nel suo genere, spontanea, totalmente disinteressata, geograficamente dispersa, trasversale rispetto a età, classi, discipline.
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Lo Stato costituzionale. Radici e prospettive, 2023
Bollettino del Centro Studi Vichiani, 2021
"Bollettino della Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della Provincia di Cuneo" n. 170, I semestre, 2024
P. Cappellari, Terni repubblicana 1943-1944. La RSI sull'Appennino Umbro-Laziale, Herald Editore, Roma, 2020
Materiali di Estetica. Terza serie, 2022
Oriente Moderno, 2017
Cattolici inquieti, San Gimignano, CISRECO Edizioni, 2020
Bollettino Storico Piacentino, CXVIII, fasc.2, luglio-dicembre 2023, 2023
Sinergie Italian Journal of Management, 2018
Vincenzo Cassì, L’estimo di Niccolò Borromei (Bologna, 1296-97), «Bollettino dell’Opera del Vocabolario Italiano», 2014-2015, pp. 225-44
Bullettino Storico Pistoiese, 2021