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2023, Convegno annuale della MOD
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Il primo romanzo di Anna Maria Ortese, L’iguana (Vallecchi, 1965), si presta (e si è prestato nel tempo) a letture disparate. Assieme fiaba fantastica, satira sociale, racconto di viaggio e d’amore, il romanzo può essere letto in chiave di nostos del protagonista, il conte di Milano Adelardo (detto Daddo). A partire da questa considerazione, l’intervento mira a dipanare due questioni complementari: la prima si propone di rileggere la vicenda narrata - dell’approdo all’isola sconosciuta di Ocaña e dell’incontro con l’alterità incarnata dalla “bestiola verdissima” - nei termini di un ritorno all’umano. Obiettivo di questa prima parte del lavoro sarà dunque quello di decodificare i meccanismi di inversione, gli indizi velati ai quali Ortese affida la satira sui due massimi sistemi (quello economico e quello religioso), responsabili della disumanizzazione, proponendo un modello umano alternativo nell’iguana come fattore di discontinuità, abnorme che redime. La seconda questione prende invece le mosse dalla riflessione di Monica Venturini (Venturini, 2008), circa l’iguana come metafora della donna-intellettuale della fine degli anni ’50 e inizio ’60, per allargare il campo di indagine alla critica mossa dalla scrittrice al decadimento del mandato intellettuale. Per fare ciò guarderà con particolare attenzione all’aspirante scrittore Ilario, rappresentante di un modello di letterato abbarbicato alla tradizione e isolato nella sua turris eburnea (qui isola).
Sud Est. Vagabondaggi estivi di un settentrionale in Puglia, 2006
La prefazione scritta dal sociologo Franco Cassano per il libro di Marco Brando "Sud Est. Vagabondaggi estivi di un settentrionale in Puglia" (Palomar, Bari 2006). Il libro completo è qui: https://www.academia.edu/36662436/SUD_EST._Vagabondaggi_estivi_di_un_settentrionale_in_Puglia
Versione più estesa del testo pubblicato in: CRUL Una cultura per la società dell’informazione, a cura di M. Morcellini, Roma Sapienza 2016, pp. 57-60. In the field of communication, sustainibility means, above all, readability: this is the central idea of the article, that is divided in three parts. In the first part, the term sustainibility is analysed in the light of its history and of some interlinguistic aspects. The second point is centered on the parameters of sustainable communication and the specific competences related to the reading and comprehension of messages texts. The last section outlines the project "LEGLab (Legibility and Eyetracker Glass Laboratory)" in orderto discuss the necessity of observing the new readers and studying the changes related to the effects of new technologies and the heterogenous environment of the cities and their human landscapes, different in terms of clothing, language, identity and conceptualizing processes. The risks of the inaccessibility and of a New Tower of Babel are very high. Fortunately, one of the consequences of the horrible terroristic attacks to Europe is the birth of an unusual sense of responsibility, maybe of an renewed humanism and a deep passion for the culture. So, the new technologies-that on one hand are stealing something to the readers-on the other will help them, at least until we will be able to construct original paths between the ancient and modern ideas, words and "ethnoknowledges". Prendendo l'abbrivio da una parafrasi di contrappunto del titolo del famoso romanzo di Milan Kundera sulla nesnesitelná lehkost bytí sembra più facile comprendere l'articolato iter semantico della parola sostenibilità. Si sa bene che l'origine del termine si ascrive a un ambiente molto diverso da quello letterario e che il suo impiego fu connesso soprattutto al concetto di 'inesauribile' e 'incessante'. Così lo utilizzò nel '700 Hans Carl von Carlowitz nel suo trattato sulla Silvicultura oeconomica accennando alla importanza di un uso sostenibile (nachhaltende Nutzung) delle risorse e con questo stesso senso apparve poi agli inizi del '900 la parola Nachhaltigkeit 'sostenibiltà', in riferimento sia alla quantità di combustibile necessario per riscaldare un ambiente, sia per tradurre il latino perpetuitas. Completamente distinto dall'italiano sostenibile-adottato già da Lorenzo Magalotti nel '700 con il significato di 'difendibile' (e riferito al «ripiego di levar ogn'anima agl' irrazionali, riducendoli a semplici macchine semoventi»)-, il termine inglese sustainibility, invece, tra il 1960 e il 1990, acquisisce una notevole importanza e una rinnovata valenza culturale. Per merito dei movimenti ecologisti passa, infatti, dalla semplice delimitazione di una generica idea di «ability to avoid the depletion of natural resources in order to maintain an ecological balance», alla inclusione ed espansione di un dominio concettuale sempre più complesso e diventa programma anche socio-economico, per trasformarsi addirittura in «a requirement of our generation to manage the resource base such that the average quality of life that we ensure ourselves can potentially be shared by all futur generations» (Asheim1994).
SALVIS JURIBUS: INAMMISSIBILE LA REVISIONE NON FINALIZZATA AL PROSCIOGLIMENTO , 2022
“In tema di revisione, è inammissibile la richiesta fondata sulla prospettazione di elementi tali da dar luogo, se accertati, non al proscioglimento, ma alla dichiarazione di responsabilità per un diverso e meno grave reato”
2008
Dogville. Della mancata redenzione. 1 12 Cfr. Brecht, "Teatro di divertimento o d'insegnamento?" in op. cit., pagg. 97-98. 13 Cfr. Brecht, "Breviario di estetica teatrale" in op. cit., pag. 148.
Neuróptica
Reseña de: BINDI, V. E RAFFAELLI, L., Che cos'è un fumetto, Roma, Carocci editore, 2021.
Clinica delle organizzazioni. Prospettive teoriche e pratiche tra Lacan, Deleuze e Foucault, 2021
La nostra prospettiva è quella di considerare l'istituzione e l'organizzazione come un soggetto. Il che signifi ca supporre che vi sia qualcosa come un inconscio istituzionale, un inconscio organizzativo. Ovvero che i processi collettivi non siano solo l'esito di una programmazione o di calcoli cognitivi pre-determinati. Dire che un'istituzione è un soggetto signifi ca anche supporre che in ogni istituzione e in ogni organizzazione sia in gioco un desiderio fondamentale." Massimo Recalcati L'obiettivo del libro è quello di proporre una serie di strumenti orientati all'analisi teorica e all'intervento pratico nelle istituzioni e nelle organizzazioni. Il presupposto di questa vera e propria clinica del legame collettivo è che le istituzioni e le organizzazioni siano profondamente abitate dalla dimensione del desiderio. Come ogni desiderio soggettivo, tuttavia, anche il desiderio delle istituzioni e delle organizzazioni può conoscere annodamenti sintomatici e momenti di impasse. Questo volume costruisce la sua proposta operativa ponendosi al crocevia tra la teoria strutturalista del legame sociale elaborata da Jacques Lacan sul fi nire degli anni Sessanta sotto le specie della sua celebre dottrina dei quattro discorsi, e l'analisi dei processi di soggettivazione proposta nello stesso periodo e nello stesso contesto teorico-pratico da Gilles Deleuze e Michel Foucault.
This paper tries to understand with a semiotic methodology, the ineffability of mysticism and to relate the personal experience in this field with the narrations about it. The notions of vision and intuition, as well as the opposition between discursive and narrative speach are used in order to understand the cultural dependance of the mystical experience.
Solo mettendo insieme "cocci" raccolti su libri, giornali d'epoca e documenti depositati presso l'Archivio di Stato di Foggia [da ora ASF], è possibile avere un'idea di quello che è stato prima della Camera del Lavoro di Foggia e che della stessa ne è diventato l'approdo.
Studi Urbinati, B - Scienze umane e sociali, 2021
Nell'ambito delle recenti discussioni relative alla trasformazione del rapporto medico-paziente nelle nostre società si possono a grandi linee configurare tre modelli: a) un modello che mira a sviluppare una nuova dottrina delle virtù, che sono pretese sia dal medico che dal paziente e che corrisponde in sostanza ad una riattualizzazione del modello ippocratico; b) un modello contrattualistica che considera il medico alla stregua di un avvocato, che agisce in forza, e nel rispetto dei limiti, del mandato conferitogli dal suo cliente-paziente; c) un modello di Partnerschaft, fondato su un'autentica cooperazione in cui il medico è più di un consigliere per le scelte del paziente e ne diventa in certo senso corresponsabile 1
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AAVV, Poetica & Cristianesimo, EDUSC, Roma 2005, pp.87-108., 2005
La scelta della nostalgia, 2024
Maison Balzac, 2019
Studi Storici Rivista Trimestrale Dell Istituto Gramsci, 2012
Uguaglianza e disuguaglianza nella società complessa. Civitas et humanitas. Annali di cultura etico - politica., 2018
Alpha Omega (Roma, Italia), 2011
Rivista Trimestrale di Diritto e Procedura Civile, 2020
XIV, 2020/3 (luglio-settembre), 2020