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2022, Ricerche Di Pedagogia E Didattica. Journal of Theories and Research in Education, 17(1), pp. 23–36.
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Given the growing multireligious environment such as the Italian one, the article takes into consideration the concept of religious illiteracy, specifically in educational contexts, a phenomenon that can entail social costs in terms of (inter)-cultural incidents, if not conflicts in everyday places, and hinder coexistence and social integration. Moreover, starting from the course “The trans-Mediterranean space and the Islamic world: integration in the school context”, implemented by the Research Center on Intercultural Relations of the Catholic University of the Sacred Heart of Milan as part of the project PriMED, an initial analysis of several LU (Learning Units) of teachers participating in the course is reported. Specifically, they were asked to design didactic interventions for the class group that could counteract religious illiteracy and/or address the issue of religious diversity. The results that emerged can be enucleated in an obvious need for Interreligious education for dialogue, peace and social cohesion, as a necessary tool to train students in global citizenship.
Studi Storici, 2018
1. La questione dei rapporti tra alfabetismo, stampa e religione nell'Europa dell'età moderna, questione che-è bene ricordarlo-affonda le sue radici nei primi decenni dello scontro tra cattolici e protestanti, è stata per lungo tempo al centro di un dibattito dai toni vigorosi, e non di rado aggressivi. Negli ultimi anni del Novecento si è assistito però a un riposizionamento storiografico significativo, che ha sfumato le forti tinte di quell'immagine che aveva disegnato un continente nettamente diviso non solo sul fronte confessionale, ma anche su quello dei libri e dell'alfabetismo. E proprio sui termini di questa discussione, oggi apparentemente deideologizzata e caratterizzata da accenti quasi ecumenici, vale la pena di tornare a riflettere. Tra i fattori estrinseci che hanno pesato su questo mutamento di indirizzo possiamo ricordare, su un piano politico istituzionale, sia il raffreddarsi dello scontro tra Stato e Chiesa sulla scuola, che in molti paesi aveva ali-mentato una storiografia pugnace e programmaticamente schierata, sia il riemergere dell'integralismo islamico, che ha indotto ex post a ricomporre le fratture del quadro storico europeo, avallando nella memoria pubblica l'i-dea di una preesistente e fittizia unità dell'universo cristiano. Sul piano del-la ricerca storica, invece, bisogna tener conto di elementi come la crescente influenza degli studi socio-antropologici e del cultural turn e, piú recente-mente, l'impatto di una storia globale e connessa, focalizzata su scambi a largo raggio: sollecitazioni diverse e molteplici che hanno indotto anche gli studiosi dell'educazione e gli storici del libro a guardare e indagare in modo diverso vecchi problemi. Per cogliere il senso delle nuove proposte si consideri, ad esempio, l'invito di un ricercatore come Willem Frijhoff, molto sensibile ai temi educativi e radicato in un ambiente culturalmente e religiosamente misto quale l'O-landa. In un lavoro comparativo su L'expérience de la différence religieuse dans l'Europe moderne (2013), Frijhoff suggeriva l'opportunità di superare il
Euntes Docete, 2005
How did the need for a plural presentation of the Christian message in catechetical practice arise and how did it develop? In summary form it can be summarized as follows: the strong reaffirmation of the unity of Christian doctrine made by Vatican I fails to cancel in theologians and catechists the awareness of the difficulty of being able to affect the life of the recipients with the model of doctrine alone. Christian. **************************************************************************************** ¿Cómo surgió y cómo se desarrolló la necesidad de una presentación plural del mensaje cristiano en la práctica catequética? De forma resumida se puede resumir así: la fuerte reafirmación de la unidad de la doctrina cristiana hecha por el Concilio Vaticano I no logra anular en teólogos y catequistas la conciencia de la dificultad de poder incidir en la vida de los destinatarios con el modelo de doctrina solo, cristiano. **************************************************************************************** Comment est né le besoin d'une présentation plurielle du message chrétien dans la pratique catéchétique et comment s'est-il développé ? En résumé, il peut être résumé comme suit : la forte réaffirmation de l'unité de la doctrine chrétienne faite par Vatican I ne parvient pas à annuler chez les théologiens et les catéchistes la conscience de la difficulté de pouvoir affecter la vie des destinataires avec le modèle de doctrine chrétien. **************************************************************************************** Come è nata e come si è sviluppata l’istanza di una presentazione plurale del messaggio cristiano nella prassi catechistica? In forma sintetica si può riassumere così: la riaffermazione forte dell’unità della dottrina cristiana fatta dal Vaticano I, non riesce ad annullare nei teologi e nei catecheti la presa di coscienza della difficoltà di poter incidere nella vita dei destinatari con il solo modello della dottrina cristiana. L’istanza nasce quindi da una preoccupazione missionaria. In un primo momento si pose l’accento sulla pluralità dei metodi, successivamente si mise l’accento sulla pluralità delle fonti del messaggio e sul primato della scrittura. Ma progressivamente il cammino si concentrò sulla necessità di porre in relazione il messaggio (e le sue fonti) e le realtà differenti dei destinatari. In questo modo si viene a configurare una catechesi che “modella” i contenuti della fede in risposta agli interrogativi e le esigenze di senso degli uomini e delle donne dei diversi contesti antropologici. Tuttavia questo movimento plurale e centrifugo, non perde di vista la necessità di unità della fede. Se all’inizio questa istanza fu vissuta come esigenza didattica (ad esempio il cristocentrismo didattico del catecheta dell’Urbaniana G. Nosengo), progressivamente l’istanza fu affrontata in se stessa all’interno della questione dei modelli dei catechismi. Questa duplice istanza guida ancora oggi la discussione sul modello di catechismo più adatto ai nostri tempi. È importante notare, inoltre, che quando i diversi autori ed esperienze catechistiche hanno indicato un rinnovamento della catechesi e nella prospettiva di una via “plurale” al servizio catechistico, essi hanno spesso usato il termine missione. L. Meddi, Catechesi e pluralismo. La necessità di vie plurali nella comunicazione del messaggio, «Euntes Docete n.s.», 58 (2005) 58, 1, 165-212 I. pluralismo nella catechesi moderna II. Il rinnovamento catechetico e la “nuova catechesi” III. Il dibattito sul catechismo della chiesa cattolica IV. Indicazioni conclusive: una catechesi plurale
Coexistence and Cooperation in the middle ages. IV European Congress of Medieval Studies F.I.D.E.M. (Fédération Internationale des Istituts d’Études Médiévales) 23-27 june 2009, Palermo (Italy), a cura di A. Musco e G. Musotto, 2014
La battaglia illuministica contro l’intolleranza fa ricorso a due temi le cui radici risalgono al più profondo medioevo. Nell’arsenale argomentativo di cui si servirà il XVIII secolo alcune tra le armi più affilate sono state forgiate da uomini vissuti nel pieno di quella che è stata chiamata "l’età della fede".
2005
Le riflessioni qui esposte ruotano attorno ai due concetti che ne compongono il titolo. Va dunque chiarito in via preliminare che cosa si intenda con il termine 'educazione linguistica', in particolare nella sua veste plurilingue. Sarà in secondo luogo illustrato il concetto di plurilinguismo, attraverso le definizioni di linguisti e i principi ribaditi a più riprese dai documenti europei. Verranno quindi proposti alcuni percorsi operativi e individuati i presupposti di fattibilità perché l'educazione linguistica sia effettivamente ed efficacemente plurilingue.
Pluralismo confessionale e dinamiche interculturali LE 'BEST PRACTICES' PER UNA SOCIETÀ INCLUSIVA pluralismo confessionale e dinamiche interculturali LE 'BEST PRACTICES' PER UNA SOCIETÀ INCLUSIVA , 2022
Le religioni appaiono spesso come entità astratte, staccate dal mondo e distanti dalla realtà quotidiana. Esse sono invece sollecitate e chiamate a rispondere alle sfide della società contemporanea, come lo sviluppo sostenibile globale, l’emergenza climatica, sanitaria e alimentare, le povertà, le ingiustizie sociali, i conflitti. Sebbene questa loro risposta e la conseguente evoluzione che ne deriva si producano per reazione a sollecitazioni esterne, al tempo stesso gli attori religiosi sono descritti dagli organismi istituzionali come attori centrali e forze motrici dell’educazione al pluralismo e a una cittadinanza inclusiva. Essi infatti propongono, in Italia e in Europa, diversi progetti di formazione e sensibilizzazione sulle tematiche della diversità religiosa e del dialogo interreligioso.
Da circa 20 anni la ricerca sull'acquisizione della L2 ha isolato un costrutto molo utile per la didattica delle lingue: il focus on form. La formalizzazione di questa mossa del docente nasce dall'osservazione diretta dell'interazione in classe. Questo contributo, avvalendosi di dati raccolti tramite la registrazione di interazioni docente e allievi, analizza le potenzialità del focus on form nella didattica della L2 nella classe multilingue della scuola primaria.
Disinformazione, minoranze religiose e pluralismo religioso e possono ispirare misure politiche. Secondo Philip Jenkinsuno dei principali studiosi dei panici morali -, «la reazione di panico non avviene a causa di una valutazione razionale della scala di una particolare minaccia». È piuttosto «un risultato di timori non ben definiti che, alla fine, trovano un centro drammatico e semplificato in un singolo incidente o stereotipo, che quindi funge da simbolo visibile per la discussione e il dibattito» ( 3 ). Jenkins sottolinea pure il ruolo nella gestione dei panici morali di «imprenditori morali», che hanno qualche forma d'interesse al perpetuarsi di specifici timori.
2004
Con incessante inquietudine popoli del mondo continuano a muoversi da case ancestrali per prendere residenza in clima e culture diverse. Loro immigrano con le loro tradizioni e culture largamente intatta. Particolarmente nell'Occidente una mescolanza di culture e religioni sta occorrendo in una scala che nessuno poteva prevedere una generazione prima. Società occidentali che tradizionalmente sono state pensate e considerate di essere cristiane, con forse una presenza di minoranza di Ebrei, sono oggi diventati pluralistiche. Questo fatto ci influisce nel nostro modo di pensare, parlare e comunicare in pubblico, interpretare leggi, ed anche di insegnare religione e/o problemi religiosi e etici nelle scuole private e pubbliche.
2005
Le riflessioni qui esposte ruotano attorno ai due concetti che ne compongono il titolo. Va dunque chiarito in via preliminare che cosa si intenda con il termine 'educazione linguistica', in particolare nella sua veste plurilingue. Sarà in secondo luogo illustrato il concetto di plurilinguismo, attraverso le definizioni di linguisti e i principi ribaditi a più riprese dai documenti europei. Verranno quindi proposti alcuni percorsi operativi e individuati i presupposti di fattibilità perché l'educazione linguistica sia effettivamente ed efficacemente plurilingue.
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Palaeohispanica, 2018
Incorrupta monumenta Ecclesiam defendunt. Studi offerti a mons. Sergio Pagano prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2018,, 2018
Journal of Educational, Cultural and Psychological Studies, 20, 231-242, 2019
ILSA - Insegnanti Italiano Lingua Seconda Associati - Anno 2010 - Numero 1
Italiano LinguaDue, 2012
Greco, A., Badan, L., Crocco, C., Il plurilinguismo del docente di italiano L2/LS, in: Incontri. Rivista europea di Studi italiani , vol. 36, 2 (2021), Amsterdam, Netherlands: Werkgroep Italië Studies, 2021, 2021
Vetera Christianorum 48,2, 2011
Rationes Rerum 1, 2013, 17-38
Ricerche Storico Bibliche, 2019
Italiano Linguadue, 2023
Studi e Materiali di Storia delle Religioni, 2021
SeLM n. 4/6, 2019
FILOLOGIA ROMANZA E INTERDISCIPLINARIETÀ Atti del II convegno della Società italiana di Filologia romanza “La filologia romanza e i saperi umanisitici” . Bagatto Libri, Roma, 2021